Post di Robb Report Italia

Il futuro dell'artigianato artistico Imprese, il futuro dell'artigianato artistico e di alta gamma: se ne parla giovedì a Roma. Convegno alle ore 16 al Senato con il viceministro Valentini Continua a leggere su https://lnkd.in/dbWzanRT

📜Articolo 11🏛️ - Quando nasce la collezione? Quando abbiamo cominciato ad attribuire importanza all’esposizione delle cose? una panoramica sull’atto di esporre oggetti in Europa, dalle reliquie cristiane fino alle grandi collezioni rinascimentali, osservando come l’esposizione di oggetti diventa uno dei supporti con cui si struttura il metodo scientifico. Scritto da: Leonardo Vignolini 🔗Link per l'articolo: https://lnkd.in/djMv55_E

In questo post sul blog presentiamo una nostra edizione degli anni '80 : Natura Morta, serigrafia di Concetto Pozzati https://wix.to/Glg9LfH #nuovopostsulblog#artecontemporanea#interiordesign#artcollectors#serigrafia#

https://lnkd.in/dvm3r5wV #ceramica La percentuale di lastre ceramiche in #porcellanato, secondo una indagine interna di ASCER (Asociación Española de Fabricantes de Azulejos y Pavimentos Cerámicos), è davvero troppo bassa. Nemmeno un 6% in mq, forse 30 milioni di mq scarsi. Intanto sono definite 'lastre' tutti i prodotti con una superficie superiore ad 1 mq, e con un lato di misura superiore a 1200 mm. Se consideriamo il numero di linee produttive teoricamente in grado di realizzare queste dimensioni, che non sono poche, anche se molte meno di quelle installate in Italia, significa che la capacità installata è clamorosamente in eccesso ( anche in Italia, ma meno). In Italia la quantità assoluta e la percentuale è certamente più alta -noi produciamo molto meno-ma questo poi ha un rovescio della medaglia, cioè a Sassuolo e dintorni non POSSIAMO- o non RIUSCIAMO- più a vendere formati NORMALI. ....e' un SUCCESSO, o una CONDANNA? AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA Enrico Pini Luigi Corbelli Mauro Mazzi

USO SPESSO LA STORIA DI Sungai Watch in classe, quando c'è da parlare del rapporto tra design e ambente. Da un lato questa poltroncina fabbricata con la plastica riciclata proveniente dai fiumi di Bali, dall'altra la Utrecht di Gerrit Rietveld (1935), creazione che porta l'arredo nella modernità azzerando le forme del passato e puntando sull'essenzialità delle linee geometriche, alla maniera di Mondrian nell'arte. Ora la domanda è:  perché, fra tutte le forme possibili che Sungai poteva prendere, il brand ha deciso di pescare indietro, in un tempo lontanissimo, quelle forgiate (a mano) da un maestro come Rietveld? La prima risposta che mi viene in mente è che le forme geometriche alla Rietveld siano quelle più adatte a plasmare un materiale di recupero come la plastica di riciclo, a darle una forma che sia allo stesso tempo archetipica e realizzabile con le tecnologie a disposizione. Ma è la seconda risposta quella che trovo più affascinante: se è vero che, come dichiarano quelli di Sungai, "una nuova era è iniziata, quella del design sostenibile", allora quale occasione migliore di una poltroncina circolare per rinnovare, un secolo dopo, l'azzeramento del passato di cui lo stesso Rieveld si faceva promotore con le sue forme squadrate? Mi spiego meglio: per Rietveld, come nell'arte per Mondrian, la geometria è il modo per arrivare alla semplificazione conoscitiva del reale, sciolto nella sua complessità dall'incontro di linee orizzontali e verticali. È questa essenzialità - in realtà estremamente sofisticata - a contribuire alla nascita del design moderno, negli stessi anni in cui nasce e opera il Bauhaus. Se dunque Sungai forgia le sue poltroncine alla Rietveld, è per posizionarsi con forza in quell'immaginario di rinascita, di azzeramento del passato e di nuove albe che tutti inseguiamo quando parliamo di design circolare e di un nuovo patto tra i progettisti e la Terra. Il mio pezzo su CieloTerra

Attraverso pochi, semplici segni, il design essenziale della pantografatura Medea ci racconta echi di un classicismo contemporaneo. Scopri lo stile Pantografata: https://lnkd.in/dW9zRDmh

Quando parliamo di Cassina a tutti vengono in mente i "mostri sacri" del design del XX secolo, Le Corbusier, Magsistretti , Gio Ponti etc. Ma Cassina ha anche molta attenzione per i giovani talentuosi che si sono affacciati con prepotenza nel panorama del design degli ultimi 20 anni. Tra essi Linde Freya Tangelder . Meno che quarantenne è la fondatrice dello studio olandese Detroyers/Builders. Le sue creazioni sono dominate da un carattere scultoreo e architetturale, in perfetto equilibrio tra tradizione e contemporaneità. Fondendo arte, design e mestiere, Linde Freya Tangelder plasma forme e superfici che non solo incantano visivamente, ma evocano anche la pragmaticità dell'architettura. Ella riscala elementi strutturali alla misura umana, trasformandoli in gesti scultorei che emergono dalla valorizzazione di materiali modesti e nobili. Ogni pezzo rivela la sua storia attraverso l'artigianalità, dalla tessitura grezza al tocco delicato delle finiture a mano, che conferiscono un'autenticità tattile inconfondibile. Il metodo di Destroyers/Builders si svela nel gioco di contrasti: la durezza incontra la morbidezza, l'industriale si fonde con l'artigianale, e le tracce umane danzano sulle superfici. Queste opere non sono meri occupanti dello spazio; sono attivatori di conversazioni, connettendo il contesto architettonico con la loro presenza eloquente. Sia che si tratti di una scultura autonoma o di un elemento integrato nell'arredo, ogni creazione tessere un legame indissolubile con il suo ambiente, invitando a una riflessione continua tra le discipline. Destroyers/Builders va oltre la commissione e l'autoproduzione, esplorando le dimensioni del design d'interno e del mobilio architettonico, in un inno all'innovazione continua che ridefinisce i confini delle pratiche creative. AD Dal Pozzo

La Biennale e il Mercato sono davvero separati? Nella realtà non lo sono mai stati: in questo articolo ripercorro brevemente la storia dagli esordi fino ad oggi

Gioca con la luce… Intrecci che interpretano una personalità audace e sofisticata; una combinazione tra tradizione e innovazione, dal design senza tempo movimentata dalla purezza dei diamanti.

La collezione TRIO di #AZDesign basa il suo carattere sul piedistallo dei prodotti che la compongono, un disegno molto semplice ma che implementa funzionalità ed estetica di questi oggetti