Post di Sixeleven - what's next for your brand

“Il Piano strategico 2025-2030, in linea con il Piano di mandato, è stato costruito attraverso l’#ascolto e il #coinvolgimento attivo dei #Dipartimenti e dei portatori d’interesse, secondo principi di #partecipazione e #inclusività” 🤝 Il #Rettore ha sottolineato inoltre le 4 grandi missioni (#Ricerca; #Didattica e #Servizi alle #studentesse e agli #studenti; #Società; #Persone, #Patrimonio e #Risorse) e le 7 linee direttrici su cui intende muoversi l’#Ateneo: innovazione, interdisciplinarità, inclusione ed equità, internazionalizzazione, sostenibilità, responsabilità sociale 💯

Finalmente le prime lauree in Intelligenza Artificiale, un progetto sviluppato dal nostro ateneo insieme con l’Università di Pavia e Bicocca. Spiace solo constatare che di 7 laureati magistrali e di 8 laureati “triennalisti”solo 2 sono donne. Il digital gender divide e’ un problema molto serio, che, come si vede da questi dati, e’ tutt’altro che risolto. Solo il 20 % di tutti gli operatori nel mondo dell’ICT sono donne, sia a livello delle istituzioni che del privato. Un allarme lanciato da UNESCO già quasi 20 anni fa, ma senza risultati apprezzabili. Il digital divide fra bambini e bambine inizia molto presto, verso i 10 anni. E senz’altro e’ anche dovuto alla percezione (ovviamente errata) che l’informatica sia solo per maschi, e che chi fa l’informatico sia una persona un po’ “nerd” che vive in un mondo tutto suo avulso da quello reale. Un gap che ha conseguenze anche molto gravi, ad iniziare dal fatto che gli algoritmi per l’analisi dei dati sono scritti per la maggioranza da maschi, portando a discriminazioni “implicite”connesse al loro uso per definire nuove politiche sociali, sanitarie ed economiche.

Questa mattina siamo a Milano e stiamo guidando un gruppo di docenti attraverso un laboratorio di formazione, concentrandoci su un tema complesso e affascinante: l’identità culturale. Viviamo in un’epoca di cambiamenti continui, dove è facile sentirsi disorientati. L'identità, un concetto fluido e dinamico, è sempre più difficile da definire. Non è più un’entità statica, ma un insieme di sfaccettature che mutano in base alle esperienze personali e agli influssi sociali, culturali e politici. Al centro di questa riflessione si colloca l'identità culturale, che comprende valori, norme, usi, costumi e tradizioni che influenzano il nostro modo di vedere il mondo e di rapportarci agli altri. Nel laboratorio stiamo esplorando l'identità culturale come interconnessa, plurale e dinamica. Attraverso l'arte, uno strumento universale che va oltre le barriere, stiamo decostruendo le nozioni statiche di identità e creando un nuovo dialogo critico su chi siamo e come possiamo navigare questa complessità. L'arte, veicolo di emozione e riflessione, ci permette di esplorare queste tematiche e di stimolare domande non solo su noi stessi, ma anche sugli altri. La sfida per i docenti è la creazione collettiva di un’opera d’arte digitale, ispirata dalle emozioni e riflessioni che emergono durante la giornata. Con l’obiettivo che siano loro poi a portare questa esperienza laboratoriale nella comunità educante di appartenenza. Non vediamo l'ora di scoprire i risultati di questo viaggio creativo. Onde Alte ♥️

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Unict, incontro tra il Rettore e gli studenti 📌 Le prospettive future dell'Università di Catania al centro del dialogo tra il rettore Francesco Priolo e gli studenti del Collegio di merito Calmpus Catania 📌 Priolo ha rivendicato il risultato dell’Ateneo, classificato dall’Anvur, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario, in una posizione medio alta 📌 Nel corso dell’incontro si è discusso anche del rafforzamento del rapporto con le aziende, sfruttando anche le enormi opportunità che derivano dai bandi del Pnrr ✍ Secondo te l'Università di Catania sta sfruttando al meglio le risorse disponibili, a partire dal Pnrr? Scrivilo nei comenti Leggi su FocuSicilia 👇

Il mio programma futuro de La Statale in una intervista multipla di tutti i candidati Rettore a Il corriere. Diritto allo studio, intelligenza artificiale, la città di Milano, la visione di cambiamento dell’ateneo e nuove forme di didattica per gli studenti. C’è bisogno di empatia e preparazione per essere alla guida del più grande ateneo milanese. Non è più il tempo degli stereotipi e dei sorrisi compiacenti. E il 3 e 4 aprile, al voto, possiamo fare la scelta della differenza. https://lnkd.in/dei4XACB

L'Università degli Studi di Padova anche quest'anno si conferma al 3° posto tra gli atenei italiani per il #5x1000. Grazie alle 7.561 persone che nel 2023 hanno scelto il nostro Ateneo nella loro #dichiarazionedeiredditi è stato possibile raggiungere la cifra complessiva di 404.866 mila euro a favore della #ricercascientifica. Record assoluto dal 2006 ad oggi per numero di scelte a favore del nostro Ateneo che supera anche il 2020, anno caratterizzato dalla pandemia. Un segnale importante di grande fiducia nei confronti dell’Ateneo, a sostegno del costante lavoro di innovazione e sviluppo a opera di tante #ricercatrici e #ricercatori. In queste settimane di dichiarazione dei redditi, è possibile continuare a sostenere l’Ateneo firmando nella sezione “Finanziamento agli enti di ricerca scientifica e all’Università” e inserendo il #codicefiscale dell’Università di Padova: 80006480281

Tante interessanti domande per mettere a confronto tre prospettive diverse. Ecco la mia posizione su Mind e su Città Studi Solari: “L’insieme delle operazioni ci dà una grande occasione, non tanto per essere multicentrici o policentrici, ma per migliorarci. Stiamo alterando il modo in cui diverse parti dell’organizzazione entrano in collegamento. Creiamo un’università più diffusa e aperta, co-progettando con comunità locali ed enti di zona: sarà centrale per Città Studi. Servirà uno sforzo di project management per spostare un numero enorme di studenti, docenti, personale, in modo che tutti si sentano accompagnati in spazi per la didattica, la ricerca e le relazioni adeguati. È uno dei rischi di questa operazione”. https://lnkd.in/d8RchRgv

Asset class: Studentati. Oggi EOS Consulting S.p.A. Presente al convegno di approfondimento sul futuro degli studentati, una asset class tanto strategica quanto carente su tutto il territorio nazionale. Le grandi città sedi delle più prestigiose Università Italiane, perdono in attrattivita’ per la mancanza di posti letti a costi accessibili per tutti gli studenti. La residenza universitaria diventa un obiettivo pubblico ed è una priorità per CDP Cassa Depositi e Prestiti , quanto una opportunità per gli investitori istituzionali e privati. Deliberati da CDP, investimenti per oltre 200 milioni in un ottica di collaborazione tra pubblico e privato. Lo studentato è un asset sociale, capace di rigenerare il tessuto urbano e asset necessario per stimolare e incrementare il numero dei laureati . Milano è in grande fermento con una prospettiva di crescita degli studentati per intercettare una crescente domanda e arrivare a raddoppiare l’offerta a breve con un target di 40.000 posti attesi . Lo studio del singolo si trasforma in patrimonio di tutti. Il sapere è la prima forma di patrimonio collettivo su cui investire.

L'apprendimento delle materie STEM è più semplice da simulare computazionalmente. Da un punto di vista pedagogico, ciò significa che un impiego massivo delle tecnologie di Intelligenza Artificiale a scuola comporterebbe, nel tempo, un peso maggiore per le discipline scientifico-matematiche etc. a scapito di quelle umanistiche e artistiche. Privilegiare un ambito disciplinare rispetto a un altro dovrebbe essere una scelta pedagogica basata sul tipo di società che si vuole costruire e non il risultato dell'adattamento alle esigenze tecnologiche. E attenzione: qui nessuno sta difendendo l'ambito umanistico! #Tecnocrazia portami via. Per il resto, ci vediamo a Milano al Magna Pars Event Space in Via Tortona 15, il 16 maggio 2024. #comunicazione #tecnologia #society