Post di Stefano Bossi

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Professore, Scrittore, Geografo. Autore di "Otto Piccole Etnie"

“Nulla salus bello: pacem te poscimus omnes. Non c’è salvezza nella guerra: o pace, tutti ti invochiamo”. (Publio Virgilio Marone). Partendo da questa citazione del Libro XI dell’Eneide di Virgilio ho ripreso, dopo più di tre anni, a scrivere realizzando un saggio sulla delicata questione arabo-israeliana. Si tratta di una ricostruzione geo-territoriale ed etno-storica della regione fisica denominata, in epoca romana, come Palestina e delle differenti dominazioni succedutesi nonché delle innumerevoli migrazioni che l’hanno vista protagonista. La regione infatti è stata abitata da tantissime etnie e tribù dalle più disparate origini ed è stata terra di conquista di diversi imperi e popoli: è quindi realmente complesso determinare con assoluta certezza chi l’abbia abitata per prima. In epoca moderna la nascita del Sionismo ha dato vita al ritorno di molti coloni ebrei, sparpagliatasi dopo la Grande Diaspora tra Africa settentrionale, Europa ed America, nella loro “Terra promessa”, luogo abitato però da secoli da popolazioni convertitesi alla fede islamica. Il progetto dell’ONU, presentato alla fine della Seconda guerra mondiale, di suddividere il territorio della Palestina in due Stati (uno arabo-palestinese ed uno ebraico) è naufragato e la proclamazione della nascita di Israele nel 1948 ha determinato lo scoppio del conflitto arabo-israeliano prima e israelo-palestinese successivamente. La contesa, in verità, non si è mai spenta ma è ripresa con echi drammatici nell’ottobre 2023, portando conseguenze nefaste. La situazione oggi è terribile in particolare per i palestinesi nella Striscia di Gaza in quanto gli aiuti umanitari non riescono ad arrivare e la popolazione non ha dunque accesso a beni di prima necessità come acqua, cibo, medicine. Numerose agenzie internazionali hanno dichiarato che ci troviamo di fronte a una grave crisi umanitaria che peggiorerà a breve con lo scoppio di un’inevitabile carestia. Le conseguenze, qualora non venga imposto il cessate il fuoco, saranno incontrovertibili. Pertanto, a prescindere dagli interessi geo-politici internazionali in gioco, l’unica cosa da fare sarebbe ascoltare il nostro Virgilio ed auspicarsi ad ogni costo la pace. https://lnkd.in/dTfCPV3z

La questione arabo-israeliana, un tentativo di ricostruzione etno-storica - Etnie

La questione arabo-israeliana, un tentativo di ricostruzione etno-storica - Etnie

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Luisa Cesana

docente scuola primaria presso Istituto Comprensivo Statale - Ministero Istruzione

4 mesi

Stefano carissimo, è bello e positivo che tu abbia ripreso a scrivere. Leggerò con grandissimo interesse il tuo articolo, ogni contributo a una conoscenza meno confusa e "schierata" della questione araboisraeliana è preziosa.

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