🆕 L’#intelligenzaartificiale sta modellando il nostro futuro, ma i bias di genere nei suoi algoritmi rimangono una sfida che impone la nostra attenzione. Quando i modelli di #AI imparano da dati che riflettono stereotipi di genere, rischiamo di perpetuare disuguaglianze. Iniziative come #GirlsTech riducono il divario di genere e promuovere un futuro digitale più equo. Scopriamo insieme il perché👇 https://bit.ly/3Vl37VY #AI #Diversità #StereotipiDiGenere #inclusione
Post di Synesthesia
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Leggo di disparità di genere sull’IA da due anni tramite Elisabetta Alicino (esperta di IA e generazioni di immagini) e mi sembra assurdo che solo ora ci si stia accorgendo di questo problema. La situazione attuale evidenzia una lenta reazione dell'industria e della società nel riconoscere e affrontare i problemi di pregiudizio e parità di genere nell'intelligenza artificiale. La questione sollevata da Elisabetta sottolinea da sempre l'importanza di un dialogo inclusivo e di un impegno concreto per garantire che le tecnologie emergenti, come l'IA, promuovano l'equità e riflettano la diversità della nostra società. Di fronte ai riconoscimenti tardivi sulle disparità di genere nell'intelligenza artificiale, come possiamo accelerare l'integrazione di pratiche inclusive ed etiche nello sviluppo dell'IA? La trasformazione deve essere sia strutturale che culturale, enfatizzando la necessità di un dialogo aperto tra sviluppatori, utenti, e gruppi sottorappresentati. #ia #intelligenzartificiale #guerradeivalori
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🔍❌💻 RIVOLUZIONE DIGITALE E DISUGUAGLIANZE: l’impatto del patriarcato e del capitalismo sui sistemi tecnologici La #rivoluzione digitale ha aperto nuove #opportunità, ma ha anche amplificato le #disuguaglianze di #genere: dagli #algoritmi che riproducono #pregiudizi e #stereotipi, alle piattaforme social che faticano a proteggere le donne che ogni giorno lavorano nella #moderazione dei contenuti, le sfide sono molteplici. Le #moderatrici di contenuti digitali, ad esempio, sono esposte quotidianamente a #violenze visive e #psicologiche senza adeguato supporto. Paradossalmente, chi lavora per rendere il web un luogo sicuro spesso rimane senza #protezione! Ma le #ingiustizie non si fermano qui: nei paesi come la #RepubblicaDemocraticadelCongo, le #donne impiegate nelle miniere estraggono i #minerali essenziali per i nostri dispositivi tecnologici in condizioni di #sfruttamento e #rischio. Questo lato nascosto del progresso digitale mette in luce come la tecnologia possa perpetuare antiche forme di #oppressione. La storia di #TizianaCantone, vittima di esposizione mediatica non consensuale, mette invece in luce il #paradosso della #visibilità: essere visibili non sempre significa essere #protetti, anzi, in molti casi amplifica le #vulnerabilità esistenti. È una lezione #dolorosa che ci ricorda l'urgenza di un #cambiamento nelle politiche di protezione online. È tempo di riflettere su come possiamo costruire un #futurodigitale più #equo, dove #tecnologia e #giustizia sociale vadano di pari passo. Siamo pronti a riformare i nostri sistemi per garantire un vero #progresso? #JEBO #JE #DigitalTransformation #GenderEquality #AI #TechForGood #InclusioneDigitale
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Nel 2024, la trasformazione digitale e l'innovazione tecnologica hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere, lavorare e comunicare. Siamo testimoni di un periodo straordinario in cui le barriere digitali vengono abbattute e le possibilità sembrano infinite. La comunicazione con forme di intelligenza artificiale avanzate è diventata la norma e le tecnologie emergenti stanno aprendo nuovi orizzonti in ogni settore, dall'industria alla ricerca scientifica. Tuttavia, nonostante i progressi senza precedenti nella tecnologia, persistono sfide sociali profonde che richiedono la nostra attenzione e azione. Una di queste sfide è la persistenza della discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sul genere. In un'epoca in cui la tecnologia ha il potere di connetterci come mai prima d'ora, è assurdo che alcune persone debbano ancora affrontare discriminazioni per chi sono o chi amano 🏳️🌈🏳️🌈 Come BTO, crediamo che la trasformazione digitale debba essere accompagnata da un impegno inequivocabile per la giustizia e l'inclusione. Vogliamo un futuro in cui ogni individuo possa vivere e lavorare senza paura di essere giudicato. #InternationalDayAgainsthOmophobia #BTO #WeAreBTO #Diversity #StopHomophobia
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Oggi è la giornata mondiale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Uno degli ambiti in cui si può intervenire a questo proposito è sicuramente quello dell'Intelligenza Artificiale: le sue applicazioni influiscono sempre più nella vita quotidiana di ognuno di noi, ma sono inevitabilmente condizionate da una serie di scelte prese da chi le sviluppa e distribuisce. La responsible AI è l’approccio volto a garantire il più possibile il rispetto dei principi di equità, trasparenza, responsabilità, affidabilità, sicurezza durante l’intero ciclo di vita delle applicazioni AI. Quindi come è possibile ridurre il rischio di bias e discriminazione nell’AI? Alcuni esempi: ➡️ In fase di analisi e valutazione dei dati: verificare che non venga offerta una rappresentazione parziale o falsata della realtà. ➡️In fase di costruzione dei modelli: controllare che commettano un errore paragonabile, qualunque sia il sottoinsieme della popolazione dei dati preso in considerazione. ➡️In fase di consegna: formare ed informare gli utenti finali di queste applicazioni sui rischi e le opportunità dell'AI, sulle potenzialità e i limiti, sulle implicazioni etiche e legali. #eliminazionediscriminazionerazziale #21marzo Gianmarco Ciarfaglia
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L'#IntelligenzaArtificiale è sicuramente una delle tecnologie più dirompenti del nostro tempo, ma è fondamentale riflettere su chi la sta creando e guidando. Al momento, lo sviluppo dell'AI è nelle mani di pochi attori dominanti, spesso aziende private con interessi economici e visioni quasi mai allineate con il bene comune. Oppure, stati totalitari che la utilizzano per rafforzare il proprio controllo e perpetuare il potere del regime. Questo rappresenta un rischio serio per le società. Una tecnologia con il potere di trasformare radicalmente il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo dovrebbe essere sviluppata in modo trasparente e con una governance inclusiva. Se lasciamo che il progresso dell'#AI sia determinato esclusivamente dalle forze di mercato e da pochi attori, rischiamo di aumentare ulteriormente le #disuguaglianze, dove il potere e la conoscenza sono concentrati nelle mani di pochissimi. Questo porta a una perdita di controllo da parte della società civile e a una mancanza di voce nelle decisioni cruciali sul futuro. L'assenza di una #regolamentazione equilibrata potrebbe creare divari ancora più grandi, con accesso limitato ai benefici dell'AI per la maggioranza della popolazione. È essenziale promuovere un modello di sviluppo inclusivo, che coinvolga istituzioni pubbliche, esperti indipendenti e la società nel suo complesso. Solo così possiamo garantire che questa tecnologia abbia un impatto positivo su tutti.
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Analizzare l'impatto dell’ #AI. Questo è il proposito di questo paper pone in evidenza come questo #abilitatore sia meritevole di attenzione sia sotto il profilo sociologico che informativo e quindi dei rischi e le opportunità legate alla sua diffusione, specialmente nelle comunità meno servite. Un aspetto centrale del rapporto è l'#inclusività dell'AI, che dovrebbe essere progettata in modo da non #esacerbare le #disuguaglianze #digitali già esistenti. L'AI può infatti fungere sia da #ponte che da #baratro: da una parte ha il potenziale di #colmare il #divario digitale, offrendo nuove opportunità di accesso a risorse educative e informazioni, dall'altra, se non adeguatamente implementata, rischia di #perpetuare forme di #colonizzazionedigitale. Dal punto di vista sociologico, l'introduzione dell'AI in contesti poco sviluppati presenta un rischio concreto di colonizzazione tecnologica. Le comunità con minori risorse rischiano di divenire #consumatricipassive di tecnologie sviluppate altrove, spesso non adatte ai loro bisogni culturali e linguistici. Questa "colonizzazione digitale" potrebbe #minare le #strutture #sociali e #culturali locali, favorendo l’imposizione di valori e sistemi esterni. La soluzione proposta è un quadro di AI inclusivo, che tenga conto delle diversità tecnologiche locali, promuovendo la co-creazione di soluzioni AI in collaborazione con le comunità locali. Dal punto di vista informativo, l'AI offre enormi potenzialità nella personalizzazione dei percorsi di apprendimento. La capacità dell'AI di adattarsi ai bisogni specifici degli studenti, soprattutto in aree poco servite, può rivoluzionare l'accesso all'istruzione, migliorando la qualità dell'apprendimento attraverso strumenti personalizzati. Tuttavia, l'accessibilità è una questione cruciale. In molte regioni del mondo, l'infrastruttura tecnologica è #insufficiente, e senza soluzioni adattabili a contesti a bassa tecnologia, gran parte della popolazione rischia di essere esclusa dai benefici dell'intelligenza artificiale. L'uso etico dell'AI è un altro aspetto centrale. È fondamentale che l'AI sia progettata in modo trasparente e privo di bias che potrebbero perpetuare o ampliare le disuguaglianze esistenti. Le preoccupazioni legate alla privacy dei dati e alla sorveglianza, soprattutto in regioni dove la regolamentazione è meno sviluppata, rappresentano un rischio importante. Infine, il documento suggerisce che l'implementazione di un'AI efficace e inclusiva richiede la collaborazione tra governi, ONG, e settore privato. Questa cooperazione dovrebbe mirare a rafforzare le capacità locali, evitando che le comunità rimangano dipendenti da tecnologie esterne. L'AI, se ben progettata, può trasformarsi in uno strumento di emancipazione e sviluppo locale, anziché in un mezzo di sfruttamento.
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La scorsa settimana ho avuto il piacere di partecipare a #Intersections, dove ho potuto confrontarmi insieme ad Antonio Montesano, Sergio Amati 🏀 e altri #illimiters sulle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale e i suoi molteplici usi e implicazioni. Uno dei temi più stimolanti del confronto è stato il delicato equilibrio tra l’adozione dell’AI e la tutela dei diritti individuali e delle minoranze, inevitabilmente impattati da questa rivoluzione. 🇪🇺 L’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚 è sicuramente in prima linea nella regolamentazione della AI, impegnata a trovare un equilibrio tra innovazione e protezione dei diritti. L'AI Act è un esempio in questo senso. 🇺🇸 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐔𝐧𝐢𝐭𝐢: l’approccio appare più permissivo, con minori restrizioni sulle tecnologie emergenti. Tuttavia il dibattito sull’etica e la regolamentazione dell’AI, in particolare su privacy e discriminazione, si fa sempre più forte. 🇨🇳 In 𝐂𝐢𝐧𝐚 il panorama è molto diverso, l’AI è uno strumento di controllo sociale e di sorveglianza, con ciò che ne consegue dal punto di vista etico e di privacy. Il controllo del governo sulle scelte in campo di AI riflette fortemente le priorità politiche del paese. Questi approcci distinti creano scenari molto diversi in termini di investimenti, innovazione e vantaggio competitivo. Se una regolamentazione è necessaria per gestire uno strumento così potente, limitarne eccessivamente l’uso in Europa potrebbe però escluderci dalla centralità di questa rivoluzione, penalizzando investimenti e opportunità di crescita. Come possiamo assicurarci che l’Europa trovi il giusto equilibrio tra tutela dei diritti e incentivazione all’innovazione in un ambito così cruciale? Cosa ne pensate? Quali sono le vostre esperienze o riflessioni su questo tema? #intersections #AI #illimity #illimiters
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🚀 I nativi digitali sono sempre più attratti dall'intelligenza artificiale e ne fanno un ampio uso nella loro vita quotidiana. Ma a quali rischi vanno incontro? 🔍 Da una nostra ricerca presentata nell’ambito dell'evento "Algoritmi e pregiudizi: esplorando i bias nell'intelligenza artificiale", organizzato da Fondazione Giacomo Brodolini in collaborazione con Digital Innovation Days Italy, è emerso un dato sorprendente: un intervistato su due appartenente alla #GenZ non si è mai posto il dubbio sulla presenza di eventuali #bias nell’#AI. 💡 Scarsa consapevolezza delle distorsioni e una fiducia acritica nei confronti dei contenuti generati dagli algoritmi ci pongono di fronte ad un’importante sfida: fornire un’educazione adeguata ai giovani per poter navigare in modo consapevole nell'era digitale. Allo stesso tempo, è opportuno riconoscere la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni per contrastare la discriminazione algoritmica e promuovere lo sviluppo di algoritmi etici che non amplifichino i pregiudizi. 📣 Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti! Milano LUISS Hub #inclusività #discriminazione #pregiudizi #bias #genderbias #intelligenzaartificiale #IA #LLM #generazionez #osservatoriogenz #marketresearch #insights Ilaria Ingrosso Cinzia Paterlini Teresa Matrone Serena Ricci Lara Puglisi Laura Lico Daniele Marmo Margherita Farina Chiara Cresciani
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👉𝐓𝐞𝐜𝐧𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 𝐞 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐥𝐥𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐀𝐫𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞: 𝐮𝐧𝐚 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢? Con l’avanzata della tecnocrazia e il crescente impatto dell’intelligenza artificiale (IA), siamo di fronte a un cambiamento profondo nella gestione dei diritti. Ma come incide tutto questo sulla settorizzazione dei diritti civili e sociali? 👥 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐢𝐯𝐢𝐥𝐢: L’IA può migliorare la sicurezza e l’accesso alla giustizia, ma pone anche rischi per la privacy e la libertà individuale. Algoritmi e sorveglianza digitale possono infatti limitare la nostra autonomia e i diritti civili, aumentando il controllo sul singolo. 🏥 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢: Sebbene l’IA prometta di rendere più accessibili sanità, istruzione e servizi pubblici, esiste il rischio che accentui il divario digitale. Non tutti possono accedere a risorse avanzate, creando una disuguaglianza strutturale che separa chi ha accesso a queste tecnologie da chi ne è escluso. ⚖️ 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢: La tecnocrazia rischia di creare una “gerarchia” dei diritti, dando priorità ai diritti civili legati alla sicurezza e alla trasparenza rispetto ai diritti sociali, che richiedono maggiori investimenti inclusivi. Questo approccio può portare a considerare i diritti sociali come secondari, aumentando le disuguaglianze. 🌍 𝐕𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐮𝐧 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐨? Affinché l'IA e la tecnocrazia possano davvero migliorare la qualità della vita, è necessario promuovere un’integrazione tra diritti civili e sociali e garantire un accesso equo alla tecnologia per tutti. #Tecnocrazia #IntelligenzaArtificiale #DirittiUmani #GiustiziaSociale #Innovazione #Integrazione
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“Autumn is eternal improvement. It is maturation and it is color.” - Samuel Butler
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