L'INDIVIDUAZIONE DELLA POTESTA' IMPOSITIVA NELLA INFLUENCER ECONOMY Alessandra Magliaro su Tax News - supplemento alla Rivista Trimestrale di Diritto Tributario di G. Giappichelli Editore Srl affronta il tema dell’individuazione della potestà impositiva degli Stati relativamente ai nuovi fenomeni collegati all'economia digitale. In particolare, l'articolo si propone di analizzare le nuove ipotesi reddituali collegate alle attività dei "content creator" con peculiare attenzione all’individuazione del collegamento territoriale. Lo scritto, rivisto ed aggiornato, è la rielaborazione della relazione tenuta al Convegno "#Besocial. Profili e problemi giuridici delle nuove professioni sul web" organizzato il 23 novembre 2023 dall’Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza. In corso di pubblicazione sui Quaderni della Fondazione Brodolini. #TaxNews #RivistaTrimestralediDirittoTributario #Giappichelli #Territorialità #PotestaImpositiva #EconomiaDigitale #Influencer https://lnkd.in/dmvcB75G
Post di Tax News - supplemento alla Rivista Trimestrale di Diritto Tributario
Altri post rilevanti
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Un argomento di grande interesse per il diritto tributario da approfondire nei Convegni tematici.
PRIME NOTE SU FISCALITA' DEGLI INFLUENCER E RILEVANZA DELLE DIVERSE FORME DI ORGANIZZAZIONE DELLE LORO ATTIVITA' Valerio Ficari su Tax News - supplemento alla Rivista Trimestrale di Diritto Tributario affronta la tematica emergente della fiscalità degli influencer. Il fenomeno degli influencer in tutte le sue particolarità si collega a produzioni di ricchezza attraverso assetti organizzativi propri del lavoro autonomo in quanto solo eccezionalmente si può rinvenire un assetto imprenditoriale; la frequente abitualità dell’esercizio comporta l’applicazione delle regole del reddito di lavoro autonomo e dell’Iva. Restano ancora aperti i profili legati alla territorialità e ai rapporti economici/giuridici reciproci con le società che gestiscono le piattaforme. Testo (rivisto ed aggiornato) della relazione tenuta al Convegno “Besocial. Profili e problemi giuridici delle nuove professioni sul web” organizzato il 23 novembre 2023 dall’Università di Trento Facoltà di Giurisprudenza e da Inapp. #TaxNews #RivistaTrimestralediDirittoTributario #Giappichelli #Influencer #FiscalitàDigitale #Territorialità #NuoveFormeDiRicchezza https://lnkd.in/duShjhyH
30/11/2024 - Prime note su fiscalità degli influencer e rilevanza delle diverse forme di organizzazione delle loro attività
taxnews.it
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Nell’intervista citata dal prof Samuele Vorpe sottolineiamo entrambi l’importanza di un approccio ponderato nell’applicazione del moltiplicatore differenziato al rialzo per le aziende. Ritengo che sia il rischio di vanificare i benefici della riforma fiscale con decisioni frettolose. In se auspichiamo una maggiore attenzione all’impatto reale delle misure sui bilanci comunali e sulla competitività delle imprese. #Fiscalità #Ticino #Economia #RiformaFiscale #GestionePrudente #imprese #moltiplicatore #comuni Grazie Radiotelevisione svizzera (RSI)
Professore ordinario in diritto tributario presso la SUPSI | Responsabile del Centro competenze tributarie e giuridiche della SUPSI | of counsel at COLLEGAL Studio legale e notarile Attorneys at law
Trovate una mia intervista sull'introduzione dal 2025 del moltiplicatore comunale differenziato tra persone fisiche e giuridiche. https://lnkd.in/eWBCdXSw
Divide poco, ma impera il moltiplicatore in su alle aziende - RSI
rsi.ch
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Le spese sostenute dagli #influencer sono deducibili, queste le recenti conclusioni della Corte di Giustizia della Lombardia. Si aprono diversi e allettanti ipotesi di costi che, analizzati alla luce della particolare attività svolta nell’ottica del moderno concetto di inerenza, possono essere rilevanti
Per i lavori sui social le spese sono detraibili - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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#RobertaSoldati Candidata #UDC a #Losone 14 Aprile 2024 Municipio e Consiglio Comunale ▪️Il testo intero della mia #opinione su Il Mattino della domenica del 17 marzo 2024 ▪️Nomina dei magistrati ❗️Sono assolutamente contraria all’elezione popolare dei magistrati. Sarebbe estremamente squalificante e svilente per dei professionisti lanciarsi in campagne elettorali con cartelloni, comizi, presenze sui media ed aperitivi per dimostrare di essere competenti nel diritto. Un magistrato deve avere delle precise competenze giuridiche, per cui mi chiedo quali siano i temi di diritto che il candidati dovranno affrontare nei comizi per far capire al popolo chi sia più competente nella materia. La vecchia costituzione ticinese prevedeva già questa possibilità e ben poche volte il popolo è andato a votare sulla nomina dei giudici, poiché era pressoché prassi che le elezioni fossero tacite. Infatti il numero dei candidati corrispondeva al numero dei posti vacanti. Anche sotto questo aspetto prevedere ancora l’elezione popolare, essa rischia poi non essere attuata. Nelle ultime settimane si sono sentite varie ricette, ma nessuna è esente da influenze politiche. Pensare il contrario è ingenuo e utopico. Credo che i magistrati, oltre che le competenze giuridiche debbano avere anche delle attitudini personali (es. empatia, capacità decisionale) che solo mediante una procedura di assestment possono essere stabilite. Il 13 dicembre 2020 ho depositato un’iniziativa parlamentare generica per chiedere l’attuazione di un asssestment nella procedura di valutazione dei candidati. Ad oggi nulla di fatto! Sempre dal 2020 sto portando avanti il discorso secondo cui non solo i candidati dei partiti di governo debbano poter accedere alle cariche in magistratura, ma anche i candidati degli altri partiti presenti in parlamento, così come avviene al livello federale, ma non solo: abbiamo il 25% degli elettori che non si riconoscono in nessun partito , per cui anche i professionisti di questa corrente devono poter essere presenti nell’apparato giudiziario. Anche qui, nulla di fatto! Da qui il deposito il 6 marzo 2024 di una petizione con il collega Marco Noi per chiedere per l’ennesima volta un cambiamento, in questo senso. Credo che nella procedura di nomina ci voglia maggiore etica e non cartelloni pubblicitari elettorali!
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Il motivo per cui per anni abbiamo creduto ci fosse una Politica Culturale nel nostro Paese è probabilmente l'assenza di dati sulla spesa aggregata in cultura. Quella dei Comuni, delle Regioni, dello Stato. Ora che si hanno i mezzi per poter analizzare la quantità di spesa, sarà necessario sviluppare uno sforzo in più. Capire come questa spesa è stata distribuita. Per cosa è stata erogata. Di base, i dati disponibili lasciano soltanto emergere differenze tra Comune e Comune, tra Regione e Regione. In termini di spesa nominale o in rapporto agli abitanti. Troppe differenze perché si possa parlare di Politica Culturale. Troppa disomogeneità. Probabilmente, la vera politica culturale del nostro Paese non emergerà mai dall'analisi degli atti del Governo. Emergerà piuttosto con il processo inverso, che analizzi tutte le decisioni delle giunte comunali, tutte le organizzazioni che sono state premiate. La logica dei big-data applicata alle erogazioni in cultura: estrarre dalla grande mole di dati un'intuizione che, a cercarla nelle visioni di governo, si commette probabilmente un errore di ottimismo.
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CONSUMELETTORI Siamo questo. Lo sappiamo? Tra pochi giorni siamo chiamati tutti alle urne, per le elezioni. Forse è meglio se capiamo meglio quanto marketing e quali studiatissime strategie ci siano nelle scelte di comunicazione dei nostri politici, che non paghi di quanto dovrebbero fare in Italia si sono candidati alle Europee. Ho trovato illuminante (e inquietante, perché mi fa riflettere sul vecchio appellativo “popolo bue”) la lettura di ‘Chi mi ama mi voti Storie, riflessioni e dialoghi su marketing e politica’ (Guerini, 2024), un libro scritto da Domenico Petrolo e Lorenzo Incantalupo, con prefazione di Tommaso Labate e postfazione di Paolo Iabichino. “Per i leader politici e i loro partiti, l’elettorato è il mercato di riferimento e l’elettore il consumatore da raggiungere, sedurre e portare alle urne” spiegano gli autori. Siamo un target, insomma, di cui bisogna conoscere preferenze, umori, paure e speranze, per farci leva e guadagnare consenso, rispetto agli avversari. Cosa resta dell’antico sogno di politica come “amministrazione della cosa comune per il bene di tutti”? La risposta degli autori su Prima Comunicazione Aprile-Maggio, in edicola. A pag. 27-28, la mia recensione del saggio. #comunicazione #politica #marketing #libri
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📉 Un tema centrale della prossima legislatura sarà quello della denatalità. ⁉️ Qual è la soluzione per una sfida così complessa? Quella di creare un contesto favorevole alle giovani coppie e alle famiglie! ⬇️ Provo a spiegarvi quali sono le mie idee in questo video.
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Troppo spesso il marketing viene confuso con un processo di vendita oppure con la pubblicità ed i social ed il branding come una attività di “immagine” attraverso la scelta di colori e di un logo accattivante. L’obiettivo del marketing nel mercato politico è far sì che un cittadino si interessi alla campagna di un candidato e convertire quell’interesse in un voto per quello stesso politico. Per raggiungere tale obiettivo bisogna essere capaci di definire il valore per l’elettore, far conoscere il prodotto (o in questo caso il servizio promesso dal politico) che deve essere abbastanza attraente per conquistare l’elettore e farlo rimanere fedele non solo durante la campagna elettorale, ma anche durante la legislatura.
Una bussola per una nuova era
cacciotto.substack.com
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#Bandecchi #Lodobandecchi #legalità #elezionieuropee2024 #legalissues #incompatibilità #Tuel #absitiniuriaverbis Non posso che rallegrarmi per la notizia anche perché la #legalità non è un profumo che s'indossa per le grandi occasioni. Riguarda Tutti e quindi anche il Manager/Sindaco #Bandecchi. Del resto, dalla vicenda emergono tre considerazioni virtuose e meno. La Prima: la connotazione della Democrazia (#Montesquieu) fondata sul bilanciamento dei Poteri deve continuamente dare a luogo alle cd "prove di resistenza". In molti casi, ormai, di attualità quindi, quella di mettere il peggiore imbecille nelle condizioni di fare meno danni possibili! La Seconda: il riscontro della cassazione romana ci ricorda che la #Democrazia ha tempi certi ed alle istanze si risponde, circostanza che mette ulteriormente in mora il #Prefettoditerni ricordandogli che sulla vicenda #incompatibilità di Bandecchi, con riferimento al parere del dott #Sgaraglia del #Mint del 3 agosto 2023, oggi stimato #Prefettodimilano, si risponde se non altro per educazione istituzionale. La Terza: spiace la circostanza che le Istituzioni siano sollecite con Bandecchi quando è "soggetto" dei ricorsi e non "oggetto". Ad #AP ed al solo testimone del suo ceto politico non ci resta che augurare una buona campagna elettorale con l'augurio che l'ombra dei conflitti d'interesse che accompagnano la storia amministrativa di #Terni degli ultimi mesi trovi definitiva luce. https://lnkd.in/gicy8qzJ
La Cassazione riammette Alternativa Popolare nella circoscrizione Centro
rainews.it
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IL VIDEO MESSAGGIO DI #MaurizioLeo a #obiettivofuturo, Pisa 2024. "Sapete che sul versante delle imposte stiamo procedendo con molta celerità. Abbiamo già approvato 14 decreti legislativi, l'ultimo riguarda l'IRPF e l'IRES e presta particolare attenzione al mondo delle professioni. All'interno della normativa sul reddito di lavoro autonomo abbiamo dato molta enfasi alle aggregazioni tra professionisti per le quali è possibile fruire di un meccanismo di neutralità al pari di quello che oggi è previsto per le società. Nella cosiddetta delega fiscale sono contenute tutta una serie di altre misure e il nostro obiettivo è quello di portare avanti anche i testi unici, già ne abbiamo approvato tre che sono in gazzetta ufficiale, nel corso del 2025 daremo corso agli ulteriori testi unici per poi approdare al codice tributario. Questa è un'opera molto molto importante perché uno dei capisaldi della nostra riforma, come voi sapete, è sia la certezza del diritto e anche la semplificazione. Ringrazio ancora tutti quanti e spero di essere presente per un prossimo evento." #fisco #riformafiscale #GiorgiaMeloni #GovernoMeloni #ministerodelleconomia #imposte #commercialisti #commercialistiitaliani #sindacato #sindacatocommercialisti #agenziadelleentrate #marcocuchel #ancnazionale
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