PRENDERE ESEMPIO DA UNA PECORA NERA.
Uno dei motivi per cui voglio un sacco bene agli amici di DLYNR - Dolly Noire (e per cui credo siano da prendere a esempio) è il modo in cui trattano la #community e in cui l'hanno costruita negli anni.
Ok, voglio loro bene anche per come gestiscono le #partnership, ma di questo ne parlerò un’altra volta.
Passo indietro tipo il Riquelme dei bei tempi (momento nostalgia): se nel 2024 non lavori ancora alla costruzione di una community che si riconosce nei valori e nella vision del tuo brand, c’è qualcosa che stai sbagliando.
Ma torniamo alle pecorelle nere: Dolly Noire è attivo da tanti anni (ricordo ancora l’episodio di Shark Tank con Gianpietro Vigorelli), e da tanti anni è molto attenta alle persone che danno fiducia al marchio stesso, capendone da subito forza propulsiva e importanza. Il programma ambassador, volto a reclutare e premiare le persone più fedeli come veri e propri asset di brand, è diventato il progetto Dolly Noire Family: un’esclusività nell’accessibilità al marchio riscontrabile a tutti i livelli, dalle promo ai prodotti, dai gadget alle esperienze. Ciclicamente, i ragazzi del team lavorano a campagne pensate esclusivamente per i membri della Family, alimentandola e rafforzandola al tempo stesso. Come fosse uno scambio reciproco basato sulla parità: tu dai a noi, noi diamo a te.
Ed è così allora che per ogni acquisto si ottengono punti convertibili in codici sconto, o che esistono periodi di tempo in cui solo la Family ha accesso a determinati prodotti o experiences. Niente di nuovo, forse, ma se hai una community fedele e riconosciuta come quella di Dolly Noire, questi sono piccoli gesti che aiutano a farla sentire parte di un progetto condiviso.
Ed è sempre così che nascono non solo servizi dedicati (come quelli appena descritti), ma anche prodotti generati dall’incontro tra una forte brand identity e una conoscenza viscerale della propria community, come ad esempio il Tactical Tool (coltellino svizzero multiuso), o Big Brocca (in foto qui sotto insieme a Dario Ferracci) per non fermare le sessioni di #gaming nonostante la sete o, ancora, la sedia portatile da viaggio e tanti altri ancora (vatteli a vedere).
Insomma: in un mondo in cui le aziende vogliono allargare il proprio target trovando sempre persone nuove a cui vendere i propri prodotti e rincorrendo costantemente l'eldorado del prospect target, alimentare la narrativa sul proprio brand valorizzandola dall’interno e dando spazio a chi ti ama (magari anche da tempo), e farlo a tutti i livelli dell’attività di #marketing e #business, potrebbe non essere così stupido al fine di vendere i propri prodotti e farli scoprire a persone nuove.
Ascolta uno scemo (ed entra a far parte della Family).
PS: faccio questo post solo perché Daniele ha promesso che mi regala Big Brocca. No scherzo, hanno davvero una community fighissima.
#socialmedia #digitalstrategy #branding #formazione #comunicazione #advertising #pubblicità #influencermarketing