🌍 È stato presentato, in occasione della #GiornataInternazionaleDelMigrante, "Così lontani, così vicini", il rapporto di UNICEF Italia che esplora gli atteggiamenti della Generazione Z nei confronti della #migrazione, della #discriminazione e del razzismo in Italia. La ricerca, i cui risultati sono stati diffusi oggi nel corso di un evento aperto dai saluti istituzionali di Agnese Canevari, Dirigente di #Unar, offre uno spunto di riflessione fondamentale su come i giovani del nostro Paese vedano le diversità e come affrontino le sfide legate all'inclusione sociale. 📊 Nonostante una Generazione Z più aperta e sensibile ai temi sociali, una parte degli adolescenti e giovani ascoltati esprime significativi sentimenti di lontananza, isolamento e non appartenenza, da qui il titolo del report. A colpire particolarmente i dati sulla discriminazione: il 93% dei giovani italiani ha infatti dichiarato di aver assistito o subito atti discriminatori. Fenomeno particolarmente vissuto dai giovani con background migratorio, per i quali la discriminazione si manifesta soprattutto attraverso pregiudizi legati alla religione, al colore della pelle e alla condizione di migrante. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, l’85% dei giovani considera lo scambio interculturale come una risorsa fondamentale che arricchisce la società, dimostrando una volontà di abbracciare la diversità e valorizzarla come opportunità di crescita collettiva. 💬 Un evento che ci ha permesso di partecipare alla discussione su come trasformare questi dati in azioni concrete per promuovere l'inclusione e combattere le discriminazioni. Solo così si può costruire una società più coesa e giusta, dove le nuove generazioni possano sentirsi protagoniste del cambiamento. #NoRazzismi #CosiLontaniCosiVicini UNICEF Europe & Central Asia | Ipsos | Donata Columbro
Post di Unar - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
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Il termine "gender gap" si riferisce alla disparità e al divario tra uomini e donne in diversi contesti, con diverse opportunità, #diritti e trattamenti, che spesso evidenziano la radicalizzazione di forti disuguaglianze sociali e professionali. Negli ultimi anni, le discussioni e le analisi di questo ambito si sono ampliate includendo i temi dell'#identità di genere e dell'orientamento sessuale appartenenti alla comunità LGBTQIA+, traducendosi nel riconoscimento delle disuguaglianze e delle disparità esistenti anche verso questa comunità. I dati evidenziano un lentissimo avanzamento verso la parità di genere e l'inclusività: secondo il rapporto Global Gender Gap del 2023, i 146 Paesi inclusi in questa edizione hanno colmato il divario di genere al 68,4%, con un miglioramento dello 0,3% rispetto al 2022. Le proiezioni attuali indicano che, a questo ritmo, il divario di genere si chiuderà entro 131 anni e all'interno della classifica 2023 l'Italia occupa il 79° posto, registrando un decremento di 16 posizioni rispetto al 2022. La strada verso la #parità di diritti è lunga e complessa e si intreccia in ogni aspetto della vita sociale, politica e professionale. Questa sfida si estende anche al mondo dell'arte, dove storicamente numerosi artisti e professionisti si ergono a portavoce di ideali inclusivi, mirati a sensibilizzare le persone. Scopri nel post alcune importanti iniziative di sensibilizzazione del settore ⬇ #Art #Inclusivity #Gendergap
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Quando dicono che non ti applichi, ma tu sei una vera pro 🙌 Quando dicono che non puoi stare da solo, ma tu da solo spacchi 💪 L’ageismo è un comportamento discriminatorio che colpisce soprattutto le/i più giovani e le/i più anzianǝ. Le persone che si ritrovano ai due poli opposti della scala anagrafica hanno poco spazio e ascolto per le loro idee e opinioni, perché sono vittime di convinzioni false e dannose che riguardano le loro capacità, competenze o valore sociale giudicato sulla base della loro età. Le nuove generazioni vengono criticate per indolenza e mancanza d’impegno, e sono spesso discriminate sul lavoro con paghe più basse e opportunità di carriera limitate. Le persone più anziane sono considerate un peso e spesso si trovano in situazioni di solitudine e isolamento sociale. I rumours sono quelle voci che alimentano la discriminazione, quelle dicerie prive di fondamento che si trovano alla base della piramide dell’odio. Le parole che usiamo cambiano il modo in cui vediamo il mondo. I rumours generano pregiudizi. L’unico modo per fermarli è smettere di diffonderli. Il progetto “DiversaMente - Giovani contro le discriminazioni” mette le nuove generazioni al centro del contrasto ai rumours e alle discriminazioni attraverso forum, workshop, azioni collettive che puntano sul protagonismo giovanile per cambiare le narrazioni. Scopri di più su icei.it/diversamente I nostri partner: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Rete delle Case del Quartiere, Giro del Cielo, Arci Valdera, Movimentazioni, Comune di Reggio Emilia, Comune di Montesilvano, Comune di Pontedera Finanziato da: Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo #DiversaMente #StopRumours #Discriminazioni #Diritti #Inclusione #StopDiscrimination #InclusionMatters #EqualityForAll #Ageismo #AgeEquality +4
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🗣️ Le 𝒄𝒂𝒓𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒄𝒓𝒂𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆 nei processi dell'UE sono state identificate anche come una delle ragioni dell'𝒂𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒆𝒖𝒓𝒐𝒔𝒄𝒆𝒕𝒕𝒊𝒄𝒊𝒔𝒎𝒐 𝒕𝒓𝒂 𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒊. Gli 11 𝒐𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒆𝒏𝒕𝒖̀ riassumono le questioni che interessano i giovani in Europa e le priorità politiche che sono importanti per loro. ❷ Questo secondo obiettivo si traduce in lavorare per 𝒆𝒍𝒊𝒎𝒊𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒓𝒆𝒐𝒕𝒊𝒑𝒊, 𝒗𝒊𝒐𝒍𝒆𝒏𝒛𝒂 𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒖𝒈𝒖𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒏𝒛𝒆 𝒔𝒕𝒓𝒖𝒕𝒕𝒖𝒓𝒂𝒍𝒊, promuovendo 𝒑𝒂𝒓𝒊𝒕𝒂̀ 𝒏𝒆𝒊 𝒅𝒊𝒓𝒊𝒕𝒕𝒊, 𝒏𝒆𝒍𝒍'𝒆𝒅𝒖𝒄𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝒏𝒆𝒍 𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒐 𝒆 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒒𝒖𝒐𝒕𝒊𝒅𝒊𝒂𝒏𝒂. . . . . . . . . #EuropeanyouthGoals #11obiettivieuropeiperlagioventu #secondobiettivo #democrazia #giovani #UE #obiettivi #euyouth4eugoals #progeu
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🔎 Violenza e integrazione: affrontare insieme sfide culturali e generazionali Concordo con il Presidente Fedriga nel riconoscere un serio problema di integrazione, specie per le seconde generazioni. Affrontare le criticità, inclusi i problemi culturali, è essenziale, ma serve anche un’azione concreta e costante. L’integrazione efficace non nasce dalla repressione: richiede progetti reali, costruiti insieme alle comunità migranti, con un’attenzione particolare verso le donne, figure centrali nella trasmissione di valori alle future generazioni. 🌱 Investire sulla prima infanzia L’integrazione comincia dai più piccoli. Introduciamo programmi educativi già negli asili nido e nelle scuole d'infanzia, dove i bambini possono apprendere relazioni sane e rispettose tra uomo e donna, superando insieme gli stereotipi culturali. 🔍 Il report di Openpolis sottolinea che la violenza di genere, se trasmessa come modello negativo, si perpetua. Come emerge dall’indagine Istat, una cultura di parità deve formarsi presto per abbattere modelli distorti, che purtroppo persistono tra i giovani. 🤝 Un approccio unito per il futuro Collaborare è la chiave: istituzioni, scuole, comunità e centri antiviolenza devono unire le forze per costruire una società più giusta e inclusiva, dove sicurezza e rispetto culturale crescono insieme, generazione dopo generazione. Ci vuole un pensiero lungimirante!
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🗣️ Le 𝒄𝒂𝒓𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒄𝒓𝒂𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆 nei processi dell'UE sono state identificate anche come una delle ragioni dell'𝒂𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒆𝒖𝒓𝒐𝒔𝒄𝒆𝒕𝒕𝒊𝒄𝒊𝒔𝒎𝒐 𝒕𝒓𝒂 𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒊. Gli 11 𝒐𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒆𝒏𝒕𝒖̀ riassumono le questioni che interessano i giovani in Europa e le priorità politiche che sono importanti per loro. ❺ Questo quinto obiettivo si traduce in 𝒊𝒎𝒑𝒍𝒆𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒊 𝒔𝒆𝒓𝒗𝒊𝒛𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒔𝒂𝒍𝒖𝒕𝒆 𝒎𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒆𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒊 𝒊𝒏 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒂, favorendo e fornendo 𝒕𝒓𝒂𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒊𝒏𝒄𝒍𝒖𝒔𝒊𝒗𝒊, 𝒓𝒊𝒔𝒑𝒆𝒕𝒕𝒐𝒔𝒊 𝒆 𝒃𝒆𝒏 𝒇𝒊𝒏𝒂𝒏𝒛𝒊𝒂𝒕𝒊. . . . . . . . . #EuropeanyouthGoals #11obiettivieuropeiperlagioventu #quintoobiettivo #societàinclusive #giovani #UE #obiettivi #progeu #euyouth4eugoals
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🗣️ Le 𝒄𝒂𝒓𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒄𝒓𝒂𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆 nei processi dell'UE sono state identificate anche come una delle ragioni dell'𝒂𝒖𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒆𝒖𝒓𝒐𝒔𝒄𝒆𝒕𝒕𝒊𝒄𝒊𝒔𝒎𝒐 𝒕𝒓𝒂 𝒊 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒊. Gli 11 𝒐𝒃𝒊𝒆𝒕𝒕𝒊𝒗𝒊 𝒆𝒖𝒓𝒐𝒑𝒆𝒊 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒆𝒏𝒕𝒖̀ riassumono le questioni che interessano i giovani in Europa e le priorità politiche che sono importanti per loro. ❹ Questo quarto obiettivo mira a promuovere un 𝒅𝒊𝒂𝒍𝒐𝒈𝒐 tra i giovani su 𝒊𝒏𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒄𝒓𝒊𝒕𝒊𝒄𝒉𝒆, 𝒄𝒐𝒏 𝒍'𝒊𝒏𝒕𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒆𝒏𝒕𝒊𝒓𝒆 𝒍𝒐𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝒓𝒊𝒄𝒐𝒏𝒐𝒔𝒄𝒆𝒓𝒆 𝒆 𝒔𝒆𝒈𝒏𝒂𝒍𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒄𝒐𝒓𝒔𝒊 𝒅𝒊 𝒐𝒅𝒊𝒐 𝒆 𝒅𝒊𝒔𝒄𝒓𝒊𝒎𝒊𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒔𝒊𝒂 𝒐𝒏𝒍𝒊𝒏𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒐𝒇𝒇𝒍𝒊𝒏𝒆. . . . . . . . . #EuropeanyouthGoals #11obiettivieuropeiperlagioventu #quartobiettivo #societàinclusive #giovani #UE #obiettivi #progeu #euyouth4eugoals
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Il World Index 2024, pubblicato dalla ChildFund Alliance, dipinge un quadro eloquente sulle disuguaglianze e le violazioni dei diritti umani, con un focus specifico su donne e bambini in 157 nazioni. Questa classifica annuale rappresenta una delle analisi più dettagliate e autorevoli in materia di diritti umani e mette in evidenza sia i progressi che le criticità a livello globale. Un mondo diviso: dove i diritti sono un lusso I dati riportati sono preoccupanti: un bambino su tre e oltre una donna su quattro vivono in contesti dove i diritti umani sono sistematicamente trascurati. Tali numeri mettono in evidenza come, per milioni di persone, l’accesso a condizioni di vita dignitose e alla tutela legale resti un miraggio. Nelle nazioni in fondo alla classifica, la negazione dei diritti fondamentali è una realtà quotidiana, che aggrava ulteriormente le disuguaglianze sociali ed economiche. I Paesi in cui la situazione è più critica, come il Ciad, riflettono l’incapacità delle istituzioni di garantire protezione e uguaglianza. La combinazione di conflitti interni, instabilità politica e povertà estrema rende la lotta per i diritti umani un’impresa quasi impossibile. Questo drammatico scenario si traduce in alti tassi di mortalità infantile, violenza di genere endemica e mancanza di accesso a istruzione e servizi sanitari essenziali. I Paesi al vertice: un esempio di equità e progresso Sul fronte opposto, le nazioni scandinave continuano a distinguersi per il loro impegno verso l’uguaglianza e la protezione dei diritti umani. Svezia, Islanda e Norvegia occupano le prime tre posizioni nel World Index 2024, confermandosi come modelli di riferimento. Questi Paesi hanno implementato politiche avanzate per garantire l’accesso universale all’istruzione, alla sanità e al lavoro, offrendo allo stesso tempo un efficace sistema di protezione sociale. Un elemento chiave del loro successo è la forte parità di genere, sostenuta da leggi che favoriscono l’equilibrio tra vita professionale e familiare, la partecipazione politica delle donne e la lotta contro le discriminazioni. Non sorprende che i bambini in questi Paesi godano di alti livelli di benessere, con accesso a opportunità educative e servizi di supporto che li preparano a un futuro prospero. L’Italia e la sfida per migliorare L’Italia si posiziona al 34° posto, ben lontana dalle prime posizioni e dietro a nazioni come Spagna, Francia e Germania. Nonostante i progressi compiuti, il Paese presenta ancora criticità legate alle disuguaglianze di genere e alla protezione dei minori. Il divario retributivo tra uomini e donne, la scarsa rappresentanza femminile nei ruoli decisionali e l’insufficienza di servizi di sostegno alle famiglie sono tra i principali ostacoli al miglioramento della posizione dell’Italia in classifica. A questo si aggiungono le difficoltà nell’affrontare il fenomeno della violenza domestica, un problema ancora diffuso e spesso
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🌈 𝙂𝙞𝙤𝙧𝙣𝙖𝙩𝙖 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙡𝙚 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙡'𝙊𝙢𝙤𝙛𝙤𝙗𝙞𝙖, 𝙡𝙖 𝘽𝙞𝙛𝙤𝙗𝙞𝙖 𝙚 𝙡𝙖 𝙏𝙧𝙖𝙣𝙨𝙛𝙤𝙗𝙞𝙖: 𝙐𝙣 𝙄𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙡'𝙐𝙜𝙪𝙖𝙜𝙡𝙞𝙖𝙣𝙯𝙖 Oggi, 𝟭𝟳 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼, celebriamo la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, la Bifobia e la Transfobia, una data significativa che ci ricorda l'importanza di lottare contro ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Questa giornata è stata istituita nel 2004 per sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere azioni concrete a favore dei diritti delle persone LGBTQ+. La scelta del 17 maggio non è casuale: in questa data, nel 1990, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Questo atto storico ha segnato un passo fondamentale verso il riconoscimento della 𝗱𝗶𝗴𝗻𝗶𝘁𝗮̀ e dell'𝘂𝗴𝘂𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮 delle persone omosessuali, bisessuali e transgender. La strada verso una società realmente inclusiva è ancora lunga: troppe ancora le violenze, le discriminazioni e i pregiudizi a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere. La 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗜𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗹'𝗢𝗺𝗼𝗳𝗼𝗯𝗶𝗮, 𝗹𝗮 𝗕𝗶𝗳𝗼𝗯𝗶𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗧𝗿𝗮𝗻𝘀𝗳𝗼𝗯𝗶𝗮 è un'opportunità per riflettere sui progressi fatti e sulle sfide ancora da affrontare. Ma 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗼 è per noi il momento per lavorare tutte e tutti insieme a favore di un mondo in cui ogni persona possa vivere liberamente e senza paura. Educazione, consapevolezza e azioni concrete sono strumenti essenziali per sradicare l'odio e promuovere una cultura di rispetto e inclusività. 🏳️🌈 Ognunə di noi può fare la differenza. Sosteniamo l'amore, l'uguaglianza e la diversità, oggi e ogni giorno. Liberə di essere, sempre.
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Cosa pensano adolescenti e giovani in Italia dei loro coetanei con background migratorio? Quali percezioni, pregiudizi o barriere influenzano il dialogo tra pari? L’indagine “Così lontani, così vicini”, commissionata dall’UNICEF e realizzata dal consorzio IPSOS-Lattanzio-KIBS, analizza gli atteggiamenti di 1.000 giovani tra i 15 e i 24 anni, esplorando temi cruciali come migrazione, discriminazione e razzismo. Un lavoro prezioso, non solo per comprendere lo stato delle cose, ma per riflettere su come possiamo agire per costruire spazi di dialogo che aiutino i giovani a superare stereotipi e a riconoscersi come pari. Qui il rapporto: https://lnkd.in/dgRucpPP
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Il modo in cui una società guarda al lavoro e ai lavoratori risente di influenze culturali significative. Troppo spesso, ciò porta alla svalorizzazione di persone vulnerabili e marginalizzate, come migranti con titoli di studio extra-europei, donne con esigenze familiari complesse, e individui con disabilità. Per questo a Work Is Progress abbiamo l’obiettivo di facilitare la creazione di un contesto socio-culturale inclusivo, che sappia valorizzare le differenze e riconoscere le competenze di ciascuno e impegnarsi per potenziarle. È un lavoro che portiamo avanti da anni, nelle relazioni che instauriamo con le aziende, con le organizzazioni no profit e con le associazioni di categoria interessate a sviluppare partnership territoriali in una prospettiva di responsabilità sociale condivisa. Nel 2023 abbiamo organizzato 80 percorsi di capacity building, coinvolgendo 570 membri di associazioni e organizzazioni comunitarie. Abbiamo stretto nuovi accordi di partenariato, portando il totale a 188, e abbiamo collaborato con 292 organismi in tavoli di coordinamento territoriale. Il nostro impegno si traduce in azioni tangibili e impatto reale. Vuoi saperne di più sui nostri interventi? Scarica il nostro Report Annuale del 2023 e unisciti a noi nel promuovere il progresso culturale dei nostri beneficiari! ➡️ https://lnkd.in/dwemUMXk #WIP23 #Unannodilavoro23 #Inclusionelavorativa #Diversità #ProgressoCulturale 🌍✨ Soleterre
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