#16 Parola all’esperto: Intervista a Raffaele Mauro🏆
Si ritorna alle puntate speciali 🎉 Come promesso una volta al mese intervistiamo un’esperta o esperto sulla tematica affrontata nel periodo di riferimento, con l’obiettivo di fare un affondo ed unire i puntini riguardo a ciò su cui abbiamo lavorato insieme fin’ora!
Per questo numero abbiamo con noi Raffaele Mauro, General Partner di Primo Ventures nonché appassionato mentor di Hacking Talents.
Con lui riprendiamo il tema del benessere emotivo al lavoro, analizzando insieme i comportamenti che danneggiano il nostro benessere e focalizzandoci sulla gestione dello stress e sulla lettura dei primi sintomi da burnout. 🚨
Ascolta qui la registrazione dell’intervista!👇👇👇
Di seguito puoi leggere la nostra chiacchierata per trarne gli spunti più interessanti.
Let’s gooo! 🚀
Ciao Raffaele, raccontaci un pò di te!
Mi occupo di Venture Capital, ho lanciato due anni fa insieme a dei soci un nuovo fondo chiamato Primo Space che si occupa della nicchia che investe in imprese tecnologiche, nell’ambito dello spazio, ossia della cosiddetta Space Economy. In passato mi sono occupato di innovazione e policy, nel tempo libero mi piace scrivere, ho pubblicato di recente il mio terzo libro che si chiama “Ai cancelli del cielo” e che riguarda proprio economia e geopolitica dello spazio.
🧐 Che cosa significa per te benessere emotivo, in particolare sul lavoro?
Ci sono due dimensioni, una interna ed una esterna. La dimensione interna può essere definita con la parola giapponese IKIGAI, che potremmo tradurre con ragion d’essere. Si tratta di quello stato in cui il flusso di cose che fai e che pensi stanno nell'intersezione tra quattro quadranti:
Ovviamente è molto difficile far coincidere tutte queste cose, normalmente però risulta utile tendere verso questo tipo di stato, che rappresenta appunto il benessere sul lavoro. Dal punto di vista esterno invece la parola chiave è attenzione, ossia gli ambienti di lavoro in cui c’è benessere sono gli ambienti in cui c’è attenzione verso le persone.
📢 Perché secondo la tua esperienza è importante parlare di questo tema?
È molto importante parlarne oggi più che mai perché abbiamo vissuto gli ultimi anni colpiti in modo sequenziale da una serie di shock catastrofici. Shock su cui il singolo individuo non riesce ad avere nessun tipo di impatto diretto. Pertanto, c’è un ambiente poco controllabile che crea ansia, che porta, per sua natura, delle domande sulla ragione e motivo di ciò che si fa e su come orientare il proprio futuro (questo nel bene e nel male).
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🚫 Quali sono secondo te i comportamenti da riconoscere come dannosi?
Sul posto del lavoro ci sono almeno 3 categorie di comportamenti dannosi:
🌪️ Per la gestione dello stress, che tipo di consigli pratici daresti?
🚨 Riguardo al burnout, quali sono secondo te i primi segnali da riconoscere e come consiglieresti di agire?
🚩 Secondo me, il sintomo spia più importante è quando questo calo di energia danneggia o contagia anche la vita privata. In questo caso bisogna mettere bandierine rosse e stare molto attenti.
Cosa si può fare per intervenire? Ci sono almeno 2 casistiche:
Poi ci sono altri livelli in cui la parola chiave diventa chiedere aiuto. Questo aiuto può essere chiesto ad un mentor che può contribuire con consigli o punti di vista diversi dal tuo, può essere un coach, uno psicoterapeuta, una guida spirituale, ma anche familiari e tanti altri tipi di soggetti.
🥇 Quali sono i tuoi 3 consigli d’oro per essere un* migliore Human at work?
Grazie a Raffaele abbiamo approfondito e ricapitolato il nostro lavoro insieme dell’ultimo mese.
Tuttavia, prima di flaggare il macro-tema del benessere emotivo al lavoro come fatto e procedere con il prossimo, abbiamo un'ultima domanda a cui vogliamo rispondere. 👇👇👇
🛠️ Quali strumenti puoi usare per mettere in pratica tutto ciò nella vita di ogni giorno?
Per non perdere l’esercizio pratico relativo a questa puntata e per accedere anche a tutti quelli precedenti abbonati a MAG!