365 giorni di visualizzazioni

365 giorni di visualizzazioni

Mettendo mano agli strumenti di statistica della modalità Creator di LinkedIn ho avuto modo di tirare le somme di un anno di visualizzazioni.

Naturalmente il mio caso non è quello di un fuoriclasse della categoria: il numero di follower che ho attualmente è il risultato di connessione a vecchi amici incontrati in lungo e largo per la rete, persone incontrate "nel mondo reale", contatti che sono arrivati fisiologicamente dall'utilizzo del sistema.

Insomma: sì c'è un po' di gente ma non ho una folla oceanica.

Partiamo dai numeri per fare le proporzioni

Quindi il primo numero da prendere in considerazione è quello del seguito totale che è di circa 5500 persone, In base a quello possiamo ragionare sui numeri delle due classifiche che LinkedIn ci mette a disposizione.

Guardando il numero delle visualizzazioni, grosso modo possiamo individuare tre segmenti: 

  1. over 9000: campioni d’incassi
  2. 9000 - 3000: benissimo / benino
  3. 3000 - 900: normale / bassino

Queste 3 fasce le ho determinate in base alla frequenza dei numeri, quindi su un totale di 5500 amicietti, fare sopra il 3X di view mi sembra un ottimo, 2X è molto buono, ecc...

Guarda caso the winner is...

La cosa interessante è che il piccolo esperimento di #Caterpillar_di_Motivazionali Ha funzionato perfettamente, e infatti li troviamo i contenuti campioni di incassi con decine di migliaia di visualizzazioni (fra le 20.000 e le 45.000)

Per chi se lo fosse perso, questo esperimento consisteva nel prendere dei post imbarazzanti e farne una decostruzione/presa in giro.

In sostanza ho preso un paio di post motivazionali e li ho utilizzati per portare visualizzazioni al profilo.

I numeri spaventosi di questi post portano alla luce una serie di riflessioni:

  • Molte persone probabilmente si sono fermate a guardare l'immagine che era la medesima del post originario, suppongo che queste foto, avendo un fascino tutto loro, abbiano sortito l'effetto di "stop the scroll”
  • guardando i commenti c'è la possibilità che molte persone l'abbiano scambiato per il contenuto originario e non abbiano ricollegato il fatto che fosse tutta una presa per i fondelli.
  • Presumo che molti invece abbiano capito l'ironia e si siano soffermati a leggere questo momento ludico.

Lasciando stare le eccezioni, guardiamo la normalità.

Nella seconda fascia di risultati ci sono le cose più interessanti: contenuti che hanno riscosso un buon favore di pubblico e nel contempo avevano un’utilità effettiva.

Com'era prevedibile il post che ho fatto sulla libreria del copywriter, ha ottenuto un ottimo riscontro per via del fatto che c'erano taggate molte persone, ovvero tutte le decine di copywriter che hanno dato il loro contributo a quella listona.

Un altro posto che è andato particolarmente bene è stato quello su chat GPT, la spiegazione non va molto distante da quanto abbiamo già visto con i Caterpillar di motivazionali: in questo periodo vedere lo screenshot di ChatGPT è un qualcosa che fa scattare automaticamente curiosità nei confronti del trend del momento.

Una sorpresa che mi ha fatto piacere è il post sul mio Future Canvas che immagino sia stato galvanizzato da un buon tasso di commenti (quindi grazie a tutti, soprattutto a coloro che hanno portato critiche costruttive che sono continuate davanti alla birra). Un'ipotesi sulle view, oltre a varie contingenze non visibili dall'esterno, potrebbe essere l'immagine di anteprima ritraeva uno strumento familiare a molte delle persone all'interno del mio network.

Sì tutto bello, ma alla fine cosa ci portiamo a casa?

Questi sono i punti essenziali che possiamo trarre da questa analisi fatta con i conti della serva:

  • L'immagine che si abbina al post è sempre molto importante (la stazione di Mestre ha portato qualcosa come 3000 visualizzazioni)
  • Taggare molte persone porta visualizzazioni, a patto che non vengano taggate così tanto per spammare: se queste commentano e mettono like, il sistema deduce che non stiamo spammando.
  • Anche se avete tante view su LinkedIn non è detto che il link nel post ne abbia (anzi quasi certamente saranno una percentuale infima).
  • Attenzione i link esterni hanno un evidente malus.
  • Ricordiamoci sempre che con le visualizzazioni non ci paghiamo le bollette: del totale delle visualizzazioni che ho nell'arco dell'anno una bella fetta sono di contenuti fatti per essere “diversamente utili” (sì insomma, quelli giusto per ridere).
  • All'interno di queste statistiche non ricadono gli articoli: dando un'occhiata ai numeri che fanno i miei articoli, Non sono esattamente il massimo, Quindi anche questo contenuto finirà che non lo vede nessuno. Pazienza, c'est la vie.
  • Gli articoli fanno meno view dei post, e nonostante questo lo pubblico così perché questo contenuto mi servirà in futuro.

Conclusioni finali

Se vi servono view per cose veramente importanti, pagate il sistema di advertising e buona notte: la visibilità organica va bene per creare un personal brand nel medio periodo, ma se la necessità impellente è arrivare a persone nuove, tirate fuori 2 soldini.

Fabrizio Costanzo

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1 anno

Molto bene! Non ti conoscevo. Allora il sondaggio è servito a qualcosa! 😁

Marco Siniscalchi

Formulente - Formatore & Consulente per persone nel business. Facilitatore e guida nella trasformazione aziendale e nello sviluppo del mindset.

1 anno

Grazie della condivisione Helder, analisi condivisibile. Per le ipotesi mi affido alla tua visione. Conclusione chiara. Grazie. 🙏🏼

Francesco Russo

Consulente in azienda costi da distrazione | Formazione aziendale | Benessere (stress ansia burnout) | Divulgatore scientifico e autore di libri | Speaker LVDM | 道人

1 anno

Helder, concordo con le tue riflessioni. Ho più o meno tratto le stesse conclusioni in questi anni, sia lavorando con i profili/pagine dei clienti che con il mio profilo. Personalmente, uso LinkedIn per entrare in connessione con potenziali clienti, costruendo una relazione con essi. In questo il social è molto efficace. Il tema è forse sempre il solito: il piacere di vedere tante "reazioni sociali" di ciò che scriviamo. Personalmente credo che per il lavoro che svolgo è meglio avere una "rete" di contatti "ridotta" ma che è reale, solida, a cui posso "chiedere qualcosa". È chiaro che in base al modello di business il social va usato con approcci differenti (io ho bisogno di pochi clienti all'anno, altre realtà imprenditoriali hanno magari esigenze differenti). Devo solo osservare che qui su LinkedIn, le payperclick costicchiano...

Silvia Pelucchi

Brand Designer | Visual Identity | Costruisco le basi per far crescere la tua identità, si ma...solo per business ambiziosi e aziende che vogliono comunicare seriamente. ★ Ah...la sera faccio stand-up comedy! ★

1 anno

Articolo parecchio interessante Helder! Me lo salvo!

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