5 consigli per ridurre lo stress

5 consigli per ridurre lo stress

Con l’occasione della settimana dello stress da lavoro (dal 11 al 15 novembre) vorrei condivicere con voi 5 tecniche efficaci per ridurre lo stress.

1. Prendere una pausa dallo stressor 

Lo stressor è la persona, la cosa, l’evento che ci causa stress. Se possibile, allontanarsi per un (breve) periodo di tempo dall’evento che ci ha causato stress, puà aiutare a vederlo da un altro perspettivo e sentirci meno sopraffatti dalla situazione.

2. Esercizio fisico 

Un’attività fisica regolare fa bene sia alla mente che al corpo. E non serve avere molto tempo a disposizione. Si è visto infatti che anche venti minuti passati a camminare, correre, nuotare, danzare possono dare un beneficio immediato che si prolunga per diverse ore.

3. Ridere 

Il nostro cervello è strettamente interconnesso con le nostre emozioni e con le nostre espressioni facciali. Quando una persona è stressata si vede dalla faccia. Ridere o anche sorridere può aiutare a rilasciare le tensioni e migliorare lo stato d’animo. Inoltre, secondo alcune ricerche, il fatto di ridere aumenta la quantità di aria ricca di ossigeno nel nostro corpo, stimolando così il cuore, i polmoni e i muscoli, un effetto che aumenta l’endorfina rilasciata dal cervello.

4. Chiedere una mano 

Telefonare a un amico, mandare un messaggio o una email per condividere le nostre preoccupazioni con altri aiuta ad abbassare il livello di stress, ma è importante che la persona con cui parliamo sia una persona di fiducia e che siamo sicuri che ci possa capire.

5. Meditazione 

La meditazione è una tecnica che aiuta la mente e il corpo a riconoscere e ad accettare la nostra condizione attuale. Per osservare da distanza i nostri pensieri, emozioni e comportamenti per poterli cambiare meglio. 

Ogni nuova ricerca lo conferma. Siamo sempre più stressati. O almeno così ci sentiamo, secondo una ricerca promossa da Assosalute. L’85 % degli italiani intervistati dice infatti di aver sofferto negli ultimi sei mesi di almeno un disturbo legato allo stress. Quasi il 20 % della popolazione, ha riscontrato un disturbo d’ansia, una patologia spesso legata allo stress. Mentre un lavoratore su cinque è a serio rischio burnout. Del resto, qualche anno fa la l’ Organizzazione mondiale della sanità ha definito lo stress l’epidemia del XXI secolo.

Per riportare l’interessa delle persone su questo problem, l’ISMA, International Stress Management Association, ha indetto a novembre la settimana dello stress (dal 11 al 15 novembre).

Ma che cos’è lo stress? Secondo H. Selye, lo stress è la risposta aspecifica del nostro organismo a una situazione di pericolo. Non si tratta quindi di una malattia, ma piuttosto di un’importante reazione di difesa e adattamento del nostro organismo a delle richieste ambientali. Deriva quindi dall’evoluzione e in questo senso possiamo parlare di un meccanismo di sopravvivenza: lo stress preparava l’organismo dei nostri antenati alle reazioni di fuga o di lotta quando si trovavano davanti a una minaccia, come un animale feroce. Tuttavia, oggi che le minacce che incontriamo sono spesso più simboliche che fisiche, più previste che reali, e che vengono continuamente anticipate dal nostro cervello, può capitare che lo stress abbia effetti negativi sull’organismo stesso.

Per capire meglio di cosa parliamo bisogna pensare che lo stress può essere acuto o cronico. Il primo, che segue un evento di ‘pericolo’, dà luogo a un picco di reattività dell’organismo: il cortisolo in circolo aumenta di 5-6 volte, il battito cardiaco accelera, la pressione sale. È uno stato che dura circa mezz’ora, un’ora e poi si placa. In questo caso lo stress può essere definito “fisiologico” e non danneggia un organismo sano. Il secondo si verifica quando gli stimoli durano nel tempo: la morte di una persona vicina, conflitti continui sul lavoro o in ambito sociale, incertezza sul lavoro, problemi importanti, una separazione o un divorzio, problemi finanziari, disoccupazione, … La reazione dell’organismo in questo caso non è intensa, ma perdura e sollecita l’organismo a volte per mesi o anni. In questo caso parliamo di stress cronico ed è la vera fonte di alcuni disturbi fisici (infarto, ipertensione, disturbi gastrointestinali) o mentali (disturbi d’ansia, disturbi del sonno,...)

Imparare a gestire lo stress e a prevenirlo è un buon investimento nel benessere fisico, mentale e sociale di una persona.


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