AI Generativa e Avvocati: parere dell’American Bar Association
Quali sono gli obblighi deontologici per gli avvocati?
Per garantire la tutela dei clienti, gli avvocati che utilizzano strumenti di AI generativa devono tenere conto dei loro obblighi deontologici, tra i quali:
🔸fornire una rappresentanza legale competente,
🔸proteggere le informazioni sui clienti,
🔸comunicare con i clienti,
🔸sorvegliare i propri dipendenti e agenti,
🔸avanzare solo richieste e contestazioni meritevoli,
🔸garantire la correttezza nei confronti dei Tribunali
🔸richiedere onorari ragionevoli.
Quali sono gli utilizzi dell'AI negli studi legali?
I possibili utilizzi dell’AI negli studi legali, in generale, riguardano:
🔹la discovery elettronica nelle controversie, in cui gli avvocati utilizzano la revisione assistita dalla tecnologia per classificare grandi quantità di documenti come pertinenti o meno, e per separare i documenti di interesse;
🔹l'analisi dei contratti, che gli avvocati utilizzano per condurre due diligence in relazione a fusioni e acquisizioni e a grandi transazioni aziendali;
🔹la ricerca legale di base, dove l'AI può migliorare i risultati delle ricerche degli avvocati.
🇺🇸 Sono tipiche dell’ordinamento statunitense, che prevede la regola dello “stare decisis”, cioè l’obbligo di una Corte di seguire i propri precedenti (stare decisis con portata orizzontale) e l’obblgio di una Corte inferiore di seguire i precedenti decisi presso una Corte superiore (stare decisis con portata verticale):
🔹la previsione di come i giudici potrebbero pronunciarsi su una questione legale sulla base dei dati relativi alle sentenze di un singolo giudice;
🔹la scoperta del tasso di concessione di sentenze sommarie per ogni giudice distrettuale federale;
🔹la valutazione di come le parti e gli avvocati potrebbero comportarsi nelle controversie in corso sulla base del loro comportamento passato in controversie simili.
Avvocato, PhD UniMi | Privacy, Tech & IP | Amo le tecniche di negoziazione e l'intelligenza linguistica
5 mesiNon sarebbe male superare il modello del rate orario come standard di parcellazione del professionista.. solo che non c'è nessuno che ne ha proposto uno realmente migliore (e parimenti solido). Questo anche in relazione a quello che dice Paolo Lanciani nell'altro commento.
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5 mesiMentre i primi 3 punti mi tornano, mi sorprende il punto 4, Miriam Pedruzzi; per analogia, il fatto di usare un cellulare o il pc invece del telex o dello scrivere a mano avrebbe dovuto ridurre il valore della prestazione intellettuale? Piuttosto possiamo definitivamente smarcare la prestazione dal costo, anche in termini di tempo, sostenuto per erogarla? Infondo il margine è proprio la differenza tra costo sostenuto e valore generato (o attribuito)… non credi?