Alessandro Orlandi, un Maestro, da leggere in religioso silenzio
Nel corso del XXI secolo c'è da aspettarsi che la rivoluzione dei mezzi di comunicazione finisca col favorire la nascita di nuove forme di spiritualità capaci di unificare masse di persone provenienti da realtà culturali e geografiche lontanissime tra di loro. Né le montagne, né gli oceani, né la mera distanza spaziale o le differenze linguistiche e culturali sono più sufficienti a determinare “sistemi chiusi”, impermeabili alle influenze esterne.
Certo, fino ad oggi la sola forma di culto che abbia fin qui assunto le caratteristiche dell’universalità è la pubblicità, l’adorazione dei beni di consumo e delle immagini ipostatizzate degli uomini e delle donne di successo, di coloro che possiedono gli status symbol, con cui tutti vorrebbero identificarsi. Nulla, apparentemente, è più lontano dalla spiritualità e dalla tensione verso il sacro, eppure è la pubblicità ad orientare i desideri e gli orientamenti di miliardi di individui in tutto il mondo, a scandire le loro vite e il senso delle loro scelte… Ogni sera milioni di famiglie, dalle favelas brasiliane alle baraccopoli intorno al Cairo, dal Greenwich Village di New York alla periferia di Bombay, dalle verdi campagne irlandesi ai deserti australiani, si riuniscono attorno al totem - TV o si collegano ad internet e, a intervalli regolari, vengono bombardate da messaggi che riguardano il loro “dover essere”, il modo in cui dovranno utilizzare il loro denaro e le loro energie, disciplinare i loro desideri e la loro sessualità… Qualsiasi forma di spiritualità in grado di rivolgersi al mondo intero dovrà fare i conti con questo formidabile "avversario" e averne ragione. E' quindi indispensabile fare i conti con la realtà che è alla base dell'esistenza stessa dei messaggi pubblicitari: un mondo in cui la crescita incontrollata del P.I.L. è il massimo dei beni possibili, un mondo in cui il valore di scambio ha sostituito il valore d'uso, in cui il vuoto sentimentalismo ha sostituito l'intelligenza del cuore, la velocità dei viaggi ha sostituito la capacità di trasformarci, una sterminata piantagione di computer ricorda tutte le cose inutili e lascia cadere nell'oblio quelle importanti, tutte le civiltà umane mai esistite sono presenti e accessibili, ma gli uomini si perdono nella Babele dei linguaggi simbolici e nel labirinto dei supermarket spirituali, un mondo in cui la tecnologia è sempre più in grado di materializzare le nostre forme - pensiero e rovesciare sul mondo il secchio della spazzatura dell'inconscio, in cui si è dimenticato che per attingere alla Forza e alla Bellezza ci si deve rivolgere alla propria interiorità, un mondo in cui siamo continuamente incoraggiati a disperdere, a frammentare, a dividere, a creare muri e solchi tra uomo e uomo, tra popolo e popolo, nel disperato tentativo di difenderci, di ritrovare una identità e un senso nelle nostre vite. Si, se nascerà mai una forma di spiritualità in grado di unire il genere umano, la stella cometa che la rivelerà dovrà dissipare con la sua luce tutti questi orrori.
(Alessandro Orlandi: Editore de "La Lepre", Professore di Matematica e Fisica, Esperto di Alchimia ed Esoterismo, Scrittore e tanto e tanto altro ancora, incarichi e conoscenze culturali di cui non si vanta. Un intellettuale a 360°)