Alimenti e trasparenza: è in arrivo una nuova minaccia per i consumatori e per le imprese?
La notizia è di alcuni giorni fa: alcuni parlamentari italiani hanno proposto alla commissione europea un emendamento per eliminare dalle etichette degli alimenti i fantomatici “free from” che indicano l’assenza di additivi chimici, conservanti…
Quest’emendamento, se approvato, diventerebbe un regolamento che cambia nuovamente i paradigmi della comunicazione delle imprese ai consumatori, ma non si tratta solo di una diversa modalità di veicolare le informazioni.
Dietro questa proposta c’è una promessa mancata e una strategia fuorviante.
La promessa: i consumatori hanno il diritto di sapere esattamente cosa contiene un alimento e come è stato coltivato o prodotto.
La strategia: tante imprese hanno fatto scelte precise sul fronte della qualità e della sostenibilità e hanno investito seriamente nei loro processi produttivi per proporre al mercato un’offerta allineata con questi principi e certificata.
Come spiegarsi questa improvvisa marcia indietro sulla strada difficile e tortuosa che stiamo percorrendo verso la trasparenza dei prodotti, delle imprese e dell’intera filiera?
Voi cosa ne pensate?
In questa breve intervista l'opinione di Paola Cane, Ceo di Mia Solution e Direttore dell'Osservatorio VeganOK