Ancore e performance

Ancore e performance

C’è chi sostiene a ragione che un colpetto sulla spalla è uno stimolo più efficace di una puntura di spillo.

Viviamo costantemente in uno stato condizionato da stimoli e risposte:

Il caffè, per chi fuma, di solito è seguito da una sigaretta, studiare per un compito crea facilmente stress, vedere un volto sgradito fa sentire subito a disagio.

Ognuna delle affermazioni appena citate racchiude in sé un ancoraggio negativo (magari per un fumatore il primo no ma c’è tempo per capire meglio anche questo…anzi, sbrigati a capirlo…)

In pratica è scientificamente provato che quando ci si trova in uno stato emozionale intenso (EES) se viene applicato uno stimolo sensoriale al momento di massima intensità emozionale dell’esperienza, allora si crea un ancoraggio che è una neuro-associazione tra emozione e stimolo.

Le Ancore quindi fanno rivivere i momenti legati a una determinata situazione.

Quelle positive ti permettono di ri-collegarti quando vuoi alla sensazione desiderata per stare meglio. Ad esempio il suono delle onde del mare che si infrangono dolci sulla riva… il profumo di una persona amata, la scena di un film divertente oppure come quelle di prima, creare emozioni sgradevoli.

Le Ancore possono essere di diverso tipo: visive, auditive, cinestesiche, olfattive, gustative e possono essere utilizzati più sensi contemporaneamente.

Per definizione l’Ancora positiva, richiamando sistematicamente l’emozione alla quale è associata, dà accesso a risorse potenzianti.

Addirittura anche un colore può essere un’ancora e molti atleti ne fanno uso inconsapevolmente.

Nelle mie esperienze come Mental Coach ci sono tanti aneddoti suggestivi anche nell’ambito sportivo anche se, per questo argomento, mi viene in mente quello che mi disse tanti anni fa Renzo, il Capo Area della multinazionale per la quale lavoravo all’epoca:

“Vedi Luca, con quella cravatta ho fatto il mio primo contratto oltre i 100 milioni e l’ho conservata perché ogni volta che la guardo sto bene e vado più felice al lavoro”.

Pensate davvero che un pezzo di stoffa colorato appeso al collo con un nodo, possa avere questo potere?

Ebbene sì! Se vuoi puoi dargli assolutamente questo potere e in modo perpetuo per cui, perché non scegliere consapevolmente qualcosa a cui dare un potere così forte da infondermi energia vincente ogni volta che lo desidero?

Posso scegliere un gesto con la mano, un certo colore, un saltello all’ingresso in campo, un paio di calzini, una canzone, un alimento… ad esempio io amo lo zenzero e quando faccio gli speech ne tengo sempre un po’ a portata di mano… (beh.. ovvio che se ami cipolle o cocomero potresti incontrare delle difficoltà 😉),

Comunque, dicevamo, puoi dare potere a qualsiasi cosa che si trasforma in un’ancora che quando vuoi riattiva in te ciò che ti serve in quel momento.

Immagina adesso e torna indietro con la mente a qualche situazione vincente che hai vissuto, vedrai che è associata a qualcosa di particolare e che se ci ripensi stai già meglio

Insomma quando torni con la mente a certe situazioni passate, ti renderai conto che l’uso delle ancore, seppur inconsciamente, lo hai già fatto un sacco di volte anche tu.

Adesso hai anche la consapevolezza che le puoi usare quando vuoi puoi attivarle per stare meglio ed essere la miglior versione di te, che sia una gara, un allenamento o un incontro di lavoro.

Un Ancora positiva può farti switchare la giornata e se non la trovi subito, chiudi gli occhi, immaginala ora con me e la magia si avvera! 😊

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