Anima sarda 4
Cardo Lattario

Anima sarda 4

ha una faccia appuntita, nascosta da un grande fazzoletto nero che la allontana dal mondo. La incontro seduta sui gradini dell'ingresso della sua casa, sta costruendo cestini. Mi fermo, la saluto. Mi guarda. Parliamo. Il suono della sua lingua è antico, ma la capisco benissimo. La ascolto in silenzio. Mi chiede se la sto capendo, le rispondo di si. Mi fa entrare a casa. Il salotto buono è un assemblamento di oggetti, fotografie, mazzi di fiori, tappeti, scialle, candele accese. Quel salottino è un mondo di ricordi allegri e dolorosi. Ci sono i nipotini alla prima comunione, la foto sbiadita del marito con il vestito buono da carabiniere, i matrimoni ci sono tutti, ed anche figli, i nipoti le mogli e i mariti dei figli e delle figlie. "E' una ottima invenzione la fotografia", penso , "cattura la memoria e gli da un volto". Parliamo. Mi invita da bere. Mi fa assaggiare una prelibatezza sott'olio, "la ho imparata da nonna" mi dice "il cardo lattario sott'olio; una ricetta dimenticata" Assaggio. "Il ricettacolo del capolino del cardo lessato e messo sott'olio con pepe, come si fa con i carciofi". Un sapore davvero nuovo per me. Mi dice che ha ricopiato tutte le ricette della nonna sulle erbe antiche. Parliamo ancora. Le racconto chi sono. Le spiego che cerco ricette antiche da narrare alla gente. Annoda il fazzoletto. Sorride. Dice "La conosco. La guardo in Tv. Ma pensavo fosse più grande, ecco lei che è quì davanti a me sembra il figlio di quello li" "La tv mi invecchia" le rispondo. Si alza di scatto. Toglie un quadernino dal cassetto di un comodino bulimico di oggetti in bilico. " tanga ... glielo lascio faccia fotocopie. Ma si chiama Pietro" " come ?" " si chiama Pietro perchp torna indietro" me lo riporta domani, va bene? " E che cavolo, che fortuna, mi dico. Un quadernetto di un centinaio di pagine con storie descrizioni di erbe e leggende mai sentite prima ... il manoscritto di Zia Nena. "giuro" rispondo con emozione e gratitudine. Lo ho preso, fotocopiato con cura, e glielo ho riportato. Ora ho tra le mani un viaggio di una ricchezza infinita. Imparo e non dimentico. Per esempio leggendo ho saputo che la radice di Cicerchia poroporina veniva utilizzata per curare le ferite. Ha proprietà curative lenitive... così dicono gli antichi ...

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