Auguri, Zorro
Oggi è il compleanno di Valerio M. Visintin, sta diventando un ometto, compie 54 anni.
In molti lo detestano, però solo perché non è ricattabile: nel giornalismo e in politica è qualcosa di tremendo e impensabile, non avere le armi per ricattare e chiudere la bocca a qualcuno. Robe del tipo “parla lui che veniva qui a mangiare gratis con gli amici”, oppure “vergogna, ha chiesto sconti un sacco di volte e ora ne scrive male”, "si è autoinvitato cento volte".
E’ un hombre vertical, ama il giornalismo e soprattutto rispetta i lettori, che forse vi sembra una banalità e invece non lo è, perché ormai nessuno pensa al lettore, bensì al torna conto personale, a non disturbare uno o altro (il giornalismo è morto esclusivamente per colpa dei giornalisti, mica dei lettori).
Puoi essere d’accordo con le sue recensioni oppure no, il punto è un altro: scrive quello che pensa per davvero. Non mente, non si vende, non fa il ruffiano e in più scrive anche bene, in maniera ironica e frizzante, lontano anni luce dalle ninne nanne saputelle, grigie e noiose dei tanti che si autoproclamano esperti, palloni e pallonese gonfiate caricaturali, fenomeni da baraccone ridicolissimi.
Certo, in pochi conoscono il suo volto, alle varie presentazioni arriva mascherato, il che forse fa troppo Zorro, ma fa parte del personaggio.
Auguri Zorro.