Automobili: elettricità o gasolio?

Automobili: elettricità o gasolio?

L’antagonismo esistente tra auto a combustione interna e auto elettriche diventa più aspro ogni anno e, tra conflitti di interesse e questioni politiche, la trasparenza su questo argomento è spesso accantonata. Le questioni da prendere in considerazione sono molteplici e infatti l’articolo non si concluderà con una vittoria indiscutibile di una delle due parti messe in gioco. Una risposta definitiva ci sarà ma forse non è quella che vi aspettereste leggendo un articolo che parla della transizione ecologica nel mondo automobilistico.

STORIA 

Sarà per molti di voi interessante scoprire che le auto elettriche non sono state un’invenzione recente. Le prime auto elettriche funzionanti sono attive già dal 1890 circa. In quel periodo dominano il mercato rispetto alle auto a motore. Il loro successo dura poco perché già nei primi decenni del '900 vengono surclassate dalla potenza delle macchine a combustione interna. I motivi del fallimento sono legati ai limiti tecnologici dell’epoca, il volume e il peso occupato dalle batterie, per non parlare del loro costo. 

Le auto elettriche perdono attrattiva per i consumatori, tranne per chi può permettersi un mezzo di trasporto di lusso per compiere piccoli spostamenti. Le auto elettriche vengono subito associate ad un utilizzo da parte di un pubblico femminile: un’auto poco potente e poco rumorosa non può di certo essere utilizzata dal “sesso forte”. 

Negli anni Settanta, le auto elettriche fanno di nuovo capolino nel mondo automobilistico ma anche in quel periodo non riescono a tenere testa alle macchine a motore. Negli anni Novanta si colloca la vera riscoperta. Negli anni 2000 si riscontrano i primi successi commerciali di queste macchine. 

INQUINAMENTO 

L’auto elettrica è davvero una scelta più sostenibile ambientalmente rispetto alla macchina a motore? La risposta è affermativa senza ombra di dubbio. 

Il ciclo di vita di un’automobile spazia dall’estrazione e trasporto delle materie prime, dalla costruzione e dal suo utilizzo fino alla demolizione, allo smaltimento e al riciclo delle componenti. Per capire se una macchina è sostenibile, bisogna studiare il suo intero ciclo di vita e il suo consumo di energia per valutare l’impatto che ha sul riscaldamento globale. 

Secondo ricerche, una macchina elettrica impatta circa il 30% in meno sulle emissioni di gas serra rispetto ad altri mezzi. Rispetto all’energia consumata non risulta così competitiva, ma resta il veicolo migliore. 

ETICA E POLITICA 

Perché, se la macchina elettrica è sicuramente la miglior scelta dal punto di vista ambientale, rimane comunque dubbio il suo utilizzo? 

Innanzitutto chiariamo che si sta parlando di un utilizzo obbligatorio dell’elettrico e questo cambia le carte in tavola. Infatti come da accordi UE dal 2035 sarà necessario abbandonare le macchine a combustione interna per abbracciare l’elettrico. L’Europa è sempre stata il centro della produzione automobilistica mondiale e un cambio radicale di questa portata potrebbe portare a un crollo della nostra industria automobilistica con conseguente impoverimento e disoccupazione. Questa visione non è da etichettare come distopica, in quanto è probabile che il nuovo colosso automobilistico sarà la Cina. 

Per i più scettici approfondiamo l’argomento: 

Come già citato prima, per la costruzione delle auto elettriche, soprattutto per le batterie di queste sono necessarie delle materie prime specifiche, come il litio, il cobalto e le terre rare. Ora è importante capire come sono distribuite sul suolo mondiale queste materie prime per capire chi ne detiene anche il possesso commerciale. 

Sfortunatamente la maggior parte degli elementi minerari si trovano in Africa, in zone rurali, povere e soggette quindi a sfruttamento da parte di aziende straniere. Purtroppo più del 50% di giacimenti di queste materie preziose è controllato dalla Cina. 

La questione per l’Unione Europea si fa quindi duplice: siamo disposti per il bene ambientale a favorire il mercato automobilistico cinese, che sicuramente non si curerà delle normative ambientali nella produzione di macchine? Siamo disposti ad accettare lo sfruttamento minorile e in generale le condizioni di lavoro (sicuramente illegali in Europa) presenti nelle miniere di estrazione delle materie prime? 

Messa su questo piatto forse l’alternativa automobilistica green non sembra così sostenibile. 

Tuttavia potrebbe non essere necessario disperarsi perché la corsa all’elettrico è così permeante che è continua la ricerca di nuovi giacimenti in giro per il mondo. Questa ricerca, in cui sono stati investiti decine di miliardi di euro, ha portato alla scoperta di nuove importanti miniere in America del Sud e in Svezia. Avendo quindi la possibilità di reperire le materie prime in altra maniera, bisogna solo sperare che le case automobilistiche non pensino solo al portafoglio. 

QUINDI COSA COMPRO? 

In conclusione è possibile dire che la macchina elettrica è l’alternativa migliore, stando comunque attenti a non affidarsi a marchi automobilistici che fanno green washing. Acquistare consapevolmente è a tutti gli effetti un'azione operativamente utile per la società: ci dimentichiamo troppo spesso che sono i consumatori che definiscono il mercato e non le aziende. 

TIPS 

Per chi vive in città fornite da mezzi alternativi di trasporto rispetto alla macchina, sarebbe consigliabile dimenticare la macchina in garage, anche se è elettrica, ultra nuova e costosa. La macchina è innanzitutto un costo importante per voi e secondariamente un agente inquinante non da poco anche se la macchina è elettrica. 

La macchina a causa del suo ingombro e della sua velocità quando è in movimento provoca un importante risollevamento delle cosiddette polveri sottili dall’asfalto, che sono così sottili da poter entrare dentro i nostri polmoni e rimanerci. Il cosiddetto PM10 è un grave problema urbano e finora non è stata trovata una soluzione attuabile: è stato provato il lavaggio delle strade e la diminuzione della velocità nei centri urbani, tutte alternative che sono troppo poco efficaci rispetto al necessario. 

Quindi un consiglio è quello di spostarsi con mezzi come metro, tram, autobus, treni, biciclette (e i piedi) quando ce n'è la possibità. Andrebbe fatto sia per la nostra salute, perché gli abitacoli delle macchine tendono a concentrare le sostanze inquinanti presenti sulle strade e questo fa tutt’altro che bene agli automobilisti, e sia per l’ambiente. 

Tu cosa ne pensi? Scrivicelo nei commenti!

Autore: Lucia Forzinetti

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