Banca d'Italia Piano strategico 2023-2025
Banca d’Italia
Piano strategico 2023-2025
Contrasto all’illegalità nel settore finanziario
Banca d’Italia a cadenza triennale elabora un Piano strategico che sintetizza ed esplicita le sue priorità e le principali innovazioni che intende promuovere.
Il Piano Strategico della Banca d'Italia per il triennio 2023-2025 delinea la visione, gli obiettivi da perseguire e i piani di azione da realizzare.
Per il triennio 2023-2025 sono stati individuati cinque obiettivi strategici, articolati a loro volta in diciassette piani d’azione, che riguardano i diversi ambiti di intervento della Banca e coinvolgono tutte le funzioni e la rete territoriale:
1. un sistema finanziario stabile e sicuro, con azioni focalizzate su:
- il presidio dei rischi e la stabilità
- lo sviluppo del Fintech e l’evoluzione del mercato dei pagamenti al dettaglio
- il contrasto all’illegalità nel settore finanziario
- la resilienza cibernetica del sistema finanziario;
2. l’impegno per l’innovazione economica e finanziaria nel Paese e in Europa, con piani d’azione volti a:
- contribuire attivamente alla possibile introduzione dell’EuroDigitale e al progetto dell’Eurosistema Integrated Reporting Framework (IReF)
- promuovere l’innovazione nelle infrastrutture di pagamento
- potenziare la funzione statistica
- rafforzare la ricerca a sostegno delle politiche economiche in Italia e in Europa
- sistematizzare e valorizzare il rapporto e la propria presenza sul territorio;
3. la tutela dei clienti dei servizi bancari e finanziari e il dialogo con l’esterno, rafforzando la vigilanza di tutela e l’educazione finanziaria a supporto del pubblico e ampliando la conoscenza diffusa e specialistica delle diverse attività della Banca e la propria capacità di comunicare con il pubblico e gli altri interlocutori;
4. l’impegno della Banca per la sfida insita nella transizione energetica e ambientale, rafforzando le iniziative complessive in tema di finanza sostenibile e di contrasto ai cambiamenti climatici e riducendo l’impronta ambientale della Banca attraverso la definizione di un obiettivo e di un programma puntuale di lungo termine di azzeramento delle proprie emissioni nette;
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5. una Banca inclusiva, efficiente e capace di innovare, attraverso:
- il potenziamento delle competenze per le nuove sfide e la valorizzazione delle diversità
- l’impiego esteso di tecnologie digitali
- il consolidamento e l’utilizzo a fini innovativi del nuovo modello di lavoro ibrido
- la razionalizzazione continua dei propri assetti organizzativi e processi operativi anche rafforzando il monitoraggio dei fenomeni aziendali
- l’integrazione del sistema di gestione dei rischi.
Tra i “Fattori istituzionali e normativi” prosegue l’evoluzione del quadro istituzionale e normativo a livello europeo e nazionale; tra i cambiamenti con più dirette ricadute per la Banca d’Italia emergono:
- la ripresa della riflessione sulla governance economica europea e sulla creazione di una capacità di bilancio comune;
- la costituzione dell’Autorità europea per l’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo;
- i significativi cambiamenti previsti al quadro regolamentare nell’ambito della strategia europea in materia di finanza digitale e di pagamenti al dettaglio (PSD3) e nell’ambito delle criptoattività;
- gli effetti dell’adozione in Europa di Basilea 3 che comporterà un progressivo rafforzamento del quadro regolamentare per il presidio dei rischi;
- l’inclusione degli aspetti legati ai rischi climatici nella normativa primaria e secondaria.
Nel par. 1.3 del Piano rubricato “Contrasto all’illegalità nel settore finanziario” viene evidenziato che il rischio di criminalità nel settore economico e finanziario resta elevato.
In Europa sono in corso i lavori per rivedere il quadro normativo e istituzionale in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo; l’obiettivo è aumentare il grado di armonizzazione delle regole, accentrare in parte le funzioni di vigilanza presso una nuova Autorità europea per l’antiriciclaggio e il contrasto al finanziamento del terrorismo, e istituire un sistema di controlli antiriciclaggio integrato a livello UE, in stretto raccordo con le autorità nazionali.
Per affrontare queste sfide Banca d’Italia:
Banca d’Italia vuole continuare a fornire un contributo incisivo sui tavoli europei e rendere più efficace e tempestiva l’azione di supervisione dei profili di antiriciclaggio e contrasto del finanziamento del terrorismo nei confronti degli intermediari vigilati, in un quadro di massima cooperazione con la vigilanza prudenziale e con l’UIF.
Linee d’azione: