#banchevenete-Fondo ristoro-Bozza in Parlamento
#banchevenete - Fondo ristoro - Bozza in Parlamento
Contrariamente ai favoleggiati rimborsi al 100% per tutti i risparmiatori, anche nella bozza del decreto attuativo della L. 205 del 27.12.2017 presentata ieri alla Camera , viene invece confermato il solo ristoro limitato al 30% (con limite di 100mila€) di quanto verrà riconosciuto da ACF (Arbitro Controversie Finanziarie) e Giudice Ordinario: somma comprensiva di spese ed onorari di avvocato
L’unica differenza con quanto previsto dal decreto cd “milleproroghe” è che potranno essere rimborsati anche quei risparmiatori che, sempre per il risarcimento dei soli danni da “misselling” (acquisto di azioni in violazione da parte della banca degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza) abbiano presentato la domanda entro il 30.6.2019 anche avanti l’Autorità Giudiziaria ordinaria oltrechè avanti l’ACF ove, per potenziarne l’attività, la bozza prevede un’ulteriore spesa per lo Stato di complessivi € 13,5 milioni di euro. Per quanto riguarda le domande presentate avanti l’ACF, la bozza rimanda a non precisate “modalità” che saranno definite dalla CONSOB: quindi a decidere le regole per il rimborso ai risparmiatori che ne hanno diritto sarà lo stesso Organo (CONSOB) che avrebbe dovuto controllare l’operato delle banche coinvolte. In ogni caso escluso l’accesso al fondo per le obbligazioni e per ogni altro danno. Ciò va detto onestamente per non alimentare i soliti facili entusiasmi (.... ed in ogni caso "spread" permettendo!)
Per quanto mi riguarda spiace solo constatare che ogni Governo che si succeda nel nostro Paese non riesca a proporre altra soluzione se non quella dell’intervento statale con i soldi di tutti noi contribuenti che personalmente considero eticamente inaccettabile. Invero, come altresì spiegato anche in un mio articolo pubblicato il 10.5.2018 sul Corriere della Sera - Veneto, un’ipotesi ragionevole andava cercata nell’ambito del mercato ossia attraverso la promozione di un “Patto Sociale” con Banca Intesa coinvolgendo i risparmiatori nella vita societaria della banca con l’offerta di warrant gratuiti o con sconti che possono essere previsti per legge oppure con dedicate emissioni azionarie riservate appunto ai risparmiatori meritevoli di risarcimento. Si tratterebbe dello stesso sistema adottato con il Banco Ambrosiano che ebbe l’obbligo di emettere azioni con lo sconto per i risparmiatori delle banche allora rilevate.
Ne ho parlato con il Collega Angelo Marzo in un’intervista pubblicata ieri da Juslaw Web Radio - la radio dell’Avvocatura.