Battaglie a colpi di disprezzo.
Oggi ho avuto a che fare più del solito con il disprezzo. Spesso sono soggetta a battute "pesanti" dispregiative, ma non capendone il motivo scatenate, non mi lasciano indifferente. Grazie alle porcherie che si leggono sui social posso pensare che sia un'attegiamento culturale molto diffuso. Non nascondo che resto basita dalla notizia odierna della senatrice Segre sotto scorta, ma evidentemente alla follia non c'è mai limite.
Tornado all'analisi di questioni più blande, oggi ci si rapporta tra le persone molto spesso attraverso il relativo disprezzo. Sorriso frontale, commento posteriore.
Grazie alla mia non indifferenza che mi scatena sempre molta curiosità, sono andata a ricercare tra i miei libri la definizione di "disprezzo", e posso dire che è un'emozione che sprigiona sufficienza, piena di divertito distacco; fa montare dentro ad ognuno di noi un senso di superiorità, che a tratti si tinge di derisione o disgusto.
E sul disgusto cade l'attenzione! Dopo il film della Disney - Pixar "Inside Out", tutti esperti di disgusto, ma non tutti sanno che esistono tre tipi di questa emozione fondamentale. Quella che più mi interessa è la terza, che non può essere ridotta ad "emozione fondamentale", perchè nasce dalla società, dai nostri schemi mentali dovuti all'educazione ambientale che ci circonda, provocandoci addirittura una sensazione di nause morale. In poche parole questo tipo di disgusto ci viene costruito dalle persone che frequentiamo e dagli ambienti che frequentiamo.
Oltre all'ambiente in cui si forma, il disprezzo è anche uno scudo di difesa da ciò che non riusciamo a gestire nelle relazioni, semplicemente perchè l'altra persona ci destabilizza in qualche modo.
Pazzesco! un'emozione che fa star male può essere semplicemente controllata e cambiata!