Benchmark. Presuntuosi e vincenti.

Benchmark. Presuntuosi e vincenti.

Pensate a quanto sarebbe complicato diventare un influencer senza la comparazione di dati. Pensate a quanto sarebbero complicate le valutazioni di  dati Insights di Facebook senza riferimenti. Pensate quanto sarebbe inutile il test di analisi velocità dei siti di Pingdom senza un benchmark generale. Pensate a quante cose sarebbero inutili senza un metro di giudizio per poterle comparare.

Se i social amplificano quanto avviene nella realtà, questo ne è un caso diretto.

Mesi fa un cliente è venuto in agenzia (Alternative Communication) chiedendoci una gestione spot dei social network della propria band musicale durante il periodo di release del nuovo singolo, ovviamente richiedendoci il miglior risultato possibile in termini di visualizzazioni del videoclip e di interazioni. Se avessimo voluto semplicemente ottenere risultati numerici singoli sarebbe stato tutto molto più semplice, ma abbiamo preferito mettere sin da subito un chiaro metro di giudizio, per valutare con dovuta presunzione, quanto avremmo potuto ottenere. Non posso fare nomi e non posso citare i retroscena dell'attività ma posso dirvi che questa è una scelta necessaria e coraggiosa, che molti a discapito della professionalità evitano di fare, sopratutto di fronte a clienti inesperti.

Il nostro metro di giudizio era basato su una realtà concreta che contemporaneamente stava svolgendo la stessa attività del nostro cliente. 

Abbiamo creato un piano editoriale settimanale in diretta gestione e mensile per la gestione indiretta, abbiamo sintetizzato e ridefinito tutti i canali social, rinfrescandoli e implementandoli con il materiale promozionale appositamente creato. Ogni giorno un elemento. Testuale, grafico, erano tutti aggiornamenti.
Certo, queste fasi sono fondamentali, ma come potremmo valutare positivamente il nostro operato se non avessimo scelto il metro di giudizio? Come avremmo potuto sintetizzare i risultati ottenuti al cliente? Come avremmo potuto inserire questa attività nella nostra case history?

Ma i benchmark sono digitali o no?
Non necessariamente deve passare tutto tramite la vostra tastiera. Si può pensare di non aver paura di prendere ancora un foglio di carta, fare un'analisi del contesto e scegliere analogicamente il metro di giudizio, oppure fare fede a una metrica online che però in questo caso non può essere trattata con superficialità come i libri di media marketing ci insegnano giustamente.

Come scegliere la metrica di giudizio?
Non abbiate paura di osare, sopratutto coi vostri clienti.
Se siete sicuri di quanto potete raggiungere basandovi su confronti uno a uno scegliete la sfida più complicata e cercate di superarvi ogni volta. La mediocrità sin da subito non vi spronerà.

Quali sono le migliori metriche di giudizio per una campagna social?
Non c'è una regola. Giustamente.
Voi e il cliente dovete capire in che direzione volete rivolgervi e in base a quella stabilire un risultato da raggiungere. A quel punto sarà possibile a seguito di un'analisi di contesto capire quale metrica fa al caso vostro.
Le campagne social solitamente vi permettono di avere dati "average" che già saranno in grado di mettervi in guardia su come stanno procedendo le cose.

Queste sono solo tre piccole questioni che potete porvi, ma se avete altre domande non esitate a scriverci a info@alternativecom.it e condividete con noi i vostri pensieri.

Sempre un piacere.

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