Blocco dei social di Stato, l'AI di Musk e l'AI per i giudizi morali
Questa settimana mi è stato spoilerato il mio prossimo libro… non vi si può nascondere davvero niente! Lunedì prossimo ci sarà un’offerta fatta apposta per voi… per ora Shh, resti tra noi!
Questa volta parto con un “pippone” su un tema che vedo sempre sottovalutato: i più giovani e i social. Lo spunto nasce dal rapporto con qualche studente che ho incontrato nei primissimi incontri sull’uso dei social nelle scuole oggi e che ora ha ampiamente iniziato a lavorare …
Bloccare i social ai minori non aiuta (non lo dico)
L'age gating in Australia, cioè il divieto di utilizzo dei social media per i minori di 16 anni, non risolve il problema e potenzialmente lo aggrava. Questo approccio è complesso da implementare e facilmente aggirabile. Inoltre, non tiene conto delle situazioni in cui i genitori autorizzano l'uso dei social media ai figli.
Inutile girarci attorno: l'applicazione della legge su piattaforme globali è difficile e comporta sfide di giurisdizione e conformità. Chiedete ai cinesi che bloccano i servizi statunitensi se riescono a farlo! Queste difficoltà rendono l'age gating una soluzione inefficace e potenzialmente controproducente, spingendo i giovani verso comportamenti elusivi anziché promuovere un uso consapevole dei social media.
La legge è un lavarsi le mani per le autorità e una scappatoia per i genitori, che finiscono per perdere una parte del ruolo educativo e non facilita il dialogo familiare. Anche questo non lo dico io, ma tanti psicologi.
Questo approccio rappresenta un precedente preoccupante con l'imposizione di regole rigide sulla fruizione dei social media.
In pratica è la solita solfa: invece di investire in programmi di educazione digitale, si opta per una semplice proibizione! Ma in questi anni quante scuole mi hanno chiamato a parlarne?
Perché si proibiscono i social, cosa che di per se non è sbagliata, ma quando faccio gli incontri spiego che sono vietati fino a 13 anni da parte delle piattaforme stesse e in sala praticamente non lo sa mai nessuno!
L'approccio repressivo scelto dal legislatore rischia di essere dannoso per lo sviluppo di una cittadinanza digitale consapevole e di generare effetti controproducenti. Le piattaforme social potrebbero usare l'age gating come "scusa" per non affrontare seriamente i problemi di sicurezza e privacy degli utenti minorenni.
Ma perché non si mette nel programma di educazione civica anche il digitale?Perché non si coinvolgono i genitori? Siamo sicuri che questo ruolo appartenga allo Stato?
Ma soprattutto, quanto investono gli Stati in studi sull'impatto dei social media sui giovani?
E quanto si spende per spiegare cosa succede utilizzando la tecnologia?
Provate a trovare le risposte alle ultime domande, ma non spaventatevi, è la norma.
Nel frattempo il digitale è presente in ogni ambito, la nostra vita, professionale e personale, è sempre più “automatizzata”. Vendiamo costantemente controllati, abbiamo App che ci consigliano e condiziona su cosa guardiamo, cosa acquistiamo, che strada facciamo, cosa mangiamo, …
E non ce ne accorgiamo.
Anche TikTok pensa a limitare l’uso ai minori
Nel frattempo, ho scoperto che anche TikTok sta lavorando per mitigare l'impatto negativo della sua piattaforma sulla salute mentale degli adolescenti, annunciando modifiche imminenti. Tra queste, la decisione di impedire ai minori di 18 anni l'uso di filtri che alterano l'aspetto fisico, ad eccezione di quelli creativi e divertenti.
La nostra replica virtuale è vicina
La tua personalità potrebbe sembrare unica, ma un modello AI può creare una replica virtuale della tua personalità attraverso una semplice intervista di due ore.
Secondo un recente studio pubblicato dai ricercatori di Stanford e Google DeepMind, i modelli AI possono simulare comportamenti e atteggiamenti umani con una precisione del 85%. Questo può avere implicazioni per la sicurezza e la privacy, rendendo i deepfake ancora più pericolosi.
Anche Elon Musk avrà la sua App come ChatGPT
Non bastavano ChatGPT, Gemini, Claude, Perplexity e Mistral (tra le tante), ma anche Musk sta per presentare la sua Chat con AI generativa.
xAI, società di intelligenza artificiale proprio di Elon Musk, sta preparando un'applicazione per utenti finali che consentirà di accedere al bot di chat Grok direttamente dai dispositivi personali, simile a ChatGPT sviluppato da OpenAI.
E Musk ha anche fatto un tweet per dire che vuole cambiare, con xAI, il mondo dei videogames…
OpenAI pensa ai giudizi morali
OpenAI sta finanziando ricerche accademiche su algoritmi che possono prevedere i giudizi morali delle persone. OpenAI ha assegnato un contributo di un milione di dollari ai docenti del Duke University per uno studio dal titolo "Research AI Morality".
La creazione di un'intelligenza artificiale (AI) "morale" è un obiettivo ambizioso, poiché la moralità varia da società a società e manca di regole universali. I pregiudizi sono all’interno dati, legati a culture dominanti e ci si pone interrogativi sulla possibilità di creare un'AI che condivida i valori umani.
Sarà possibile (in tempi decenti)? Ma soprattutto, vogliamo che l’AI riconosca dei valori morali?
Il mini modello AI di Nvidia sembra ottimo
NVIDIA ha introdotto Hymba, un modello di linguaggio con 1,5 miliardi di parametri che esalta la comunità di AI. La sua architettura ibrida combinata rende Hymba efficiente come Mamba e veloce come i meccanismi di trasformazione. Un punto di forza è il processamento parallelo, che esegue contemporaneamente Mamba e le teste di attenzione, rispettando prestazioni e efficienza.
Ascoltare i testi letti dall’AI sarà la norma!
ElevenLab ha creato ElevenReader, App per Android e iOS che offre un'esperienza di lettura unica, rendendo ascoltando i testi grazie all’AI. Scaricando l'app si possono ascoltare i classici, le newsletter e gli articoli in modo realistico e personalizzato con centinaia di voci in alta definizione.
La personalizzazione dello stile di testo in Claude
Anthropic Claude aiuta a personalizzare le risposte in base alle esigenze e alle preferenze di ogni utente, grazie alle nuove opzioni di stile personalizzabili. Dallo stile di scrittura tecnico alla comunicazione privata, in base alle preferenze dell'utente.
E intanto Alibaba…
Un videogame per l’HR per prepararsi ai colloqui
Un videogioco interattivo e immersivo promosso dal Club Dii dell'Università di Padova ha aiutato a verificare la compatibilità tra azienda e nuovi talenti. Il progetto "Troviamo la tua strada" è nato dall'evento di due giorni Hackathon Hr, promosso dalla Fondazione UniSmart e dal Dipartimento di Ingegneria Industriale. 35 partecipanti hanno lavorato in sette team di lavoro sviluppando progetti utilizzando strumenti del Design Thinking. La giuria ha valutato i progetti di un'edizione vincente fortemente apprezzata e ricca di feedbacks.
Lo scopo dell’Hackathon era quello di lanciare una maratona creativa di due giorni in cui gruppi misti di studentesse e studenti e referenti HR sviluppano assieme processi e servizi innovativi per il recruiting di profili ingegneristici e STEM utilizzando gli strumenti visuali del Design Thinking.
Auto a guida autonoma anche a Hong Kong
Baidu, leader cinese nella tecnologia dell'intelligenza artificiale, ha ottenuto una licenza per testare veicoli autonomi con il suo servizio di robotaxi Apollo Go a Hong Kong. La licenza è stata rilasciata dall'ufficio dei trasporti dopo l'approvazione della legge che permette la conduzione di test sulle strade pubbliche. La prima fase del progetto prevede l'uso di una sola vettura autonoma per volta e un operatore di riserva in abitacolo, pronto a prendere il controllo del mezzo se necessario. Baidu intende lanciare il servizio anche in Singapore e nel Medio Oriente. Per la società, questa è un'importante svolta verso la globalizzazione, come dichiarato da una sua rappresentante.
Un corso gratis (con certificato) in AI e marketing
Me lo chiedete in tanti, perché capire l’evoluzione del marketing con l’AI è un tema che incuriosisce molto.
Il corso "Artificial Intelligence in Marketing" offre un'education di alta qualità, con un aiuto finanziario disponibile. Il corso si compone di 4 moduli che permettono di approfondire un argomento e conoscere i fondamenti del settore, con un livello di difficoltà adatto a principianti. Si può accedere in qualsiasi momento e completare il corso al proprio ritmo, con circa 10 ore di impegno richieste. Le recensioni non mancano: "95% dei partecipanti hanno apprezzato il corso".
L’ultima puntata del Late Tech Show
Una puntata per approfondire temi cruciali come il ripensamento delle strategie cloud, il governo dell'hype attorno all'AI e una sua applicazione reale per aiutare le vendite, le grandi potenzialità dell'Italia nella transizione energetica e come una grande casa farmaceutica sta utilizzando davvero l'intelligenza artificiale per orchestrare il proprio business.
Ospiti: Mario Derba di Broadcom, Umberto Stefani di Chiesi Farmaceutici, Fabio Betti di Cegeka ed Emilio Manzoni di Sungrow.
SmartBreak e Vita da Ufficio
Faccio molta fatica a fare le live degli Smartbreak… vi lascio comunque il podcast qui sotto.
I miei libri
E’ uscito un mio nuovo libro, una breve guida per spiegare in modo semplice l’AI Act ad imprenditori e manager. Gratis per gli utenti di Kindle Unlimited.
Vi lascio anche un link per i miei libri, caso mai vi venisse voglia di leggere, vi ricordo che Phyrtual è giunto alla seconda edizione, con nuove interviste.
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General Manager Newscast
3 settimaneMolto interessante, Gigi!