Dati rubati, a cosa serve l'AI e molto altro

Dati rubati, a cosa serve l'AI e molto altro

Ci sono notizie che sono destinate a cambiare i destini di una nazione. Mi riferisco a quelle relative al furto dei dati. Non mi interessano le implicazioni politiche, ma vorrei riuscire a far riflettere sul fatto che l'Italia ha enormi buchi di sicurezza che hanno un impatto economico e sul di futuro a causa di decenni di pochi investimenti in tecnologia. I database della pubblica amministrazione e delle banche non sono aggiornati, ovviamente non tutti, ma tra Data Management Summit e tanti eventi a cui partecipo attivamente era chiaro che qualche problema ci sia.

I dati sono facilmente esposti, lo dice con chiarezza il Dark Web, fateci un giro per spaventarvi (senza aspettare un servizio delle Iene o di Report).

Il motivo, oltre all’investimento, è un uso della tecnologia in modo inadeguato, con poco personale, che per altro non si trova (altro problema enorme mai affrontato), e una scarsa digitalizzazione delle grandi aziende che pensano che affidandosi ai big del settore e a consulenti di livello sia sufficiente.

Se guardo le discussioni delle varie leadership intorno all’intelligenza artificiale, si comprende molto della confusione che regna sovrana su questi temi, salvo poi svegliarsi e stupirsi di fronte a fatti di cronaca.

Eppure ci sono leggi (il GDPR ha sei anni e mezzo di attività) che sembrano essere costantemente ignorate. Provate a chiedere a un manager cosa sa della NIS2 e vi fate un’idea, non serve chiedere l’ultimo regolamento passato, il CRA (CyberResilience Act, ma tu lo sapevi, per esempio?)!

Qualcuno sostiene che la mancanza di leadership tecnologica sia un’epidemia, che i CdA sono composti da “anziani”, ma da che mondo è mondo la prima preoccupazione di qualsiasi impresa è comprendere come continuare a prosperare, ma se si dimentica il digitale nel 2024 non si fa tanta strada.

Ma se pensiamo al furto dei dati, come si fa a non accorgersi che l’AI sta già cambiando la cybersecurity, così come il mercato del lavoro e l'efficienza delle aziende. E arriverà pure il quantum computing…

Perdonate lo sfogo, mi fermo qui e passo alle notizie.

Ma a cosa serve l’Intelligenza Artificiale?

Ho detto perdonate lo sfogo, ma ne ho un altro.

Vi lascio una frase

L'intelligenza artificiale non sostituirà solo mansioni ripetitive, ma consentirà alle persone di scoprire più sulla loro identità e concentrarsi sull'auto-apprendimento e le attività creative.

Possiamo dire che l'integrazione di AI nei settori sanitario, finanziario e formativo ha già dimostrato una grande opportunità di crescita economica e sociale? Non vi segnalo i tanti casi reali e concreti, anche in Italia, ma è così.

Domani nel mio Late Tech Show mi spingerò (spero di trovare il tempo) nel cercare di spiegare perché, partendo dall’incontro con Satya Nadella di Microsoft a Roma.

Per me è importante spiegare che l'avvento dell’AI sta incoraggiando un cambiamento importante, basato sulla collaborazione, prima tra uomo e macchina, ma che si sta trasformando in esperienze tra umani (che usano le macchine).

Con l'AI è già oggi più facile affrontare sfide globali come il cambiamento climatico (tra poco un esemplio), la salute delle persone e persino la giustizia sociale.

Lo sviluppo responsabile, le regolamentazioni e l'uso etico possono assicurare che l’AI porterà benefici alla società senza compromettere i valori fondamentali come la privacy, ma bisogna usarli bene.

E questo è il PROBLEMA su cui tornerò sicuramente (chi mi vedrà su qualche palco in questi giorni si farà un’idea).

Sembra comunque che l’AI sia la panacea per tutti i business, ma bisogna tenere presente che la produttività tende ad aumentare significativamente quando utilizziamo l'intelligenza artificiale (generativa) in ambiti e settori che conosciamo bene e in cui abbiamo già esperienza. Al contrario, quando ci confrontiamo con argomenti o tematiche che non padroneggiamo o che ci sono estranee, la nostra produttività finisce con diminuire notevolmente. Questo avviene perché la familiarità con il contenuto ci consente di sfruttare al meglio le capacità della tecnologia, mentre l'ignoranza o la mancanza di competenza in un determinato campo possono ostacolare il nostro lavoro e la nostra efficienza, esponendoci a figuracce epiche.

Le startup italiane vanno a gonfie vele

Non tutto è negativo se pensiamo all’innovazione in Italia.

Per esempio, gli investimenti dei venture capital in Italia mostrano una crescita, con il terzo trimestre del 2024 che ha registrato 524 milioni di euro, il doppio rispetto al trimestre precedente. I primi mesi del 2024 hanno già visto volumi di finanziamento superiori al 2023, con 247 round di finanziamento. Le filiere di software, Smart City, Fintech e le Biotech sembrano essere quelle maggiormente interessate dalla piccole imprese.

Come cambia il rapporto tra gli umani e le macchine?

Massimo Chiriatti, con Marianna Ganapini, Enrico Panai, Mario Ubiali e Giuseppe Riva hanno recentemente pubblicato su Nature Magazine un paper per raccontare come sta cambiando l’approccio alla relazione tra umani e macchine. Vi consiglio la lettura perché molto interessante. Non condivido tutto, ma è uno spunto di riflessione che fa pensare.

Apple, le foto e l’editing con l’AI

Craig Federighi, capo software della casa di Cupertino, si dice preoccupato che i tool di editing AI possano aprire a "informazioni di fantasia" e "rovinare la nostra capacità di riconoscere l'autenticità delle foto”. iOS 18.1 ha introdotto le modifiche con l’AI, per cancellare oggetti con "Clean Up". Le discussioni anche interne su questa funzione non sono più un segreto, ma è evidente che quando parliamo di “responsabilità dell’AI” dobbiamo pensare anche a questi sistemi veramente semplici, che però producono immagini sintetiche e non più reali.

Come l’AI aiuta la ricerca

Nel mio sproloquio iniziale accennavo a come l’AI sta procurando dei vantaggi per la ricerca. Qui un videoche racconta come l’Istituto Curie sta cambiando davvero l’approccio alle scienze e alla produttività (contemporanemente), oltre che tagliare i tempi e risparmiare tantissimo!

La scoperta scientifica accelera a causa delle reti neurali che identificano modelli complessi e anticipano le previsioni. Gli studiosi della Microsoft stanno applicando i "modelli di base" alle discipline scientifiche: modelli che sfruttano le novità dell'AI e sono in grado di eseguire diverse mansioni. Questi modelli possono produrre risposte molto più velocemente del previsto ed aiutare a risolvere problemi complessi. Le discipline scientifiche come la scienza dei materiali, la scienza climatica e la medicina e le scienze della vita sono molto promettenti. Il futuro è quindi dei modelli personalizzati, non solo e non necessariamente specializzati.

Google si prepara per Gemini 2.0

Google sembra prepararsi a sorpassare OpenAI nello sviluppo di intelligenza artificiale. Secondo diverse fonti, il prossimo dicembre vedrà il lancio di Gemini 2.0, un modello più avanzato rispetto alla versione attuale.

Nel frattempo OpenAI si sta muovendo per la prossima generazione, sempre da quanto si legge in giro.

Insomma, l’AI generativa non si riposa mai!

La nuova versione di Claude

E proprio in questo senso, Anthropic ha presentato Claude 3.5 Sonnet, il suo modello d'intelligenza artificiale più avanzato, che ha anche una funzionecon la quale può utilizzare autonomamente il computer, osservando lo schermo, spostando il cursore e digitando testo. Questa funzionalità, denominata "computer use", è disponibile in versione beta pubblica attraverso l'API dell'azienda.

La bufera (tutta italiana) sul Bitcoin e le cryptovalute

Da un lato abbiamo personaggi come Larry Fink, CEO di BlackRock, uno dei fondi d’investimenti più importanti a livello mondiale, che considera il Bitcoin come una nuova classe di asset che rivaleggia con l'oro, grazie al suo potenziale di rendimento non correlato specialmente in periodo di incertezza economica e politica, e capace di offrire una protezione contro l'inflazione. Ma dall’altra, una tassazione per il 2025 in Italia davvero enorme.

Infatti, le aliquote sui guadagni da plusvalenze sugli investimenti in Bitcoin balzeranno in cima alle classifiche mondiale. Va detto che queste tassazioni variano significativamente tra nazioni. Negli Stati Uniti, l'aliquota varia tra 0% e 20% a seconda del reddito e della durata. Negli altri Paesi si hanno diversi scaglioni, partendo da zero tasse se detenuti per più di un anno, o nel Regno Unito e in Germania che si va da 10% al 14% fino ad arrivare. In qualsiasi caso tranquillizziamo il Ministero: il Canada vince a mani basse!

Wallmart insiste sul commercio del futuro

Walmart sta investendo sulla tecnologia innovativa nel proprio e-commerce. Alcune novità includono l'aggiunta di un chatbot per la gestione del servizio clienti e la vendita di prodotti Walmart sulle piattaforme di gioco Roblox.

Una barra di ricerca standard non è più il percorso più veloce per l'acquisto, quindi dobbiamo utilizzare la tecnologia per adattarci alle preferenze e alle esigenze individuali dei clienti", ha affermato Suresh Kumar, CTO e CDO di Walmart.

Di fatto è anche una strategia di internazionalizzazione.

Studenti senza insegnanti: insegna l’AI!

Il David Game College di Londra sta sperimentando un nuovo modo di imparare grazie all'intelligenza artificiale. Studenti utilizzano piattaforme di AI e visori realtà virtuale per ricevere un'educazione personalizzata. L'AI monitora le abilità di ciascun studente e aggiusta i piani di lezione in base alle sue esigenze.

Il modello prevede la creazione della prima classe "senza insegnanti" dell'UK. 20 studenti studieranno senza l'aiuto tradizionale di un insegnante, affidandosi all'AI per guidare la loro formazione. Saranno presenti dei tutor per vigilare e offrire supporto. Molto graditi i corsi sull'arte e l'educazione sessuale.

E sempre per imparare con la tecnologia

Vi lascio un video su come la realtà aumentata sta entrando nelle aule di dell’Università di medicina. Un piccolo esempio.

L’ultima puntata del Late Tech Show

L'episodio esplora l'applicazione dell'intelligenza artificiale nelle aziende, evidenziando l'impatto sulla sicurezza informatica e l'importanza delle normative come NIS2. Si discute l'integrazione dell'AI nei dispositivi locali per migliorare la produttività aziendale, con esempi di utilizzo pratico nei settori della salute e dell'energia. Inoltre, si sottolinea l'importanza della formazione e della consapevolezza per affrontare le sfide della sicurezza informatica e massimizzare i benefici dell'AI nel mondo degli affari. Ospiti: Donato Testa di Genetec , Simona Panseri di Google , Alessandro Passadore di ASUS .

In versione Youtube con i capitoli delle interviste.

SmartBreak e Vita da Ufficio

Faccio molta fatica a fare le live degli Smartbreak… vi lascio comunque il podcast qui sotto.

I miei libri

E’ uscito un mio nuovo libro, una breve guida per spiegare in modo semplice l’AI Act ad imprenditori e manager.

Vi lascio anche un link per i miei libri, caso mai vi venisse voglia di leggere, vi ricordo che Phyrtual è giunto alla seconda edizione, con nuove interviste.

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