BNS: bene rifugio alternativo?
“Stampa franchi svizzeri, macina miliardi di utili e, come se non bastasse, custodisce nei caveau oltre mille tonnellate di oro zecchino (di sua proprietà). Difficile immaginare un’attività di investimento più «sicura» nei momenti di alta tensione come quello attuale.”
Così IlSole24Ore descrive gli ottimi risultati della Banca nazionale Svizzera, quotata a Zurigo, che in un momento di difficoltà per il mercato globale è riuscita a guadagnare oltre il 13,4% rivelandosi ancora una volta bene rifugio.
La particolarità è data dal fatto che BNS è una delle pochissime banche centrali quotate con investimenti per oltre 1000 miliardi, riserve aurifere per 55 miliardi e utili per 26 miliardi nel 2021, oltre alla possibilità di stampare franchi.
Uno strumento ottimo da affiancare all’oro all’interno del portfolio in momenti di mercato in cui bisogna orientare le scelte verso un approccio più difensivo.
Rispetto ad altri beni rifugio può contare sulla capacità di stampare e vendere franchi, per evitare l’apprezzamento della valuta, in cambio di euro e dollari rinvestiti in bond e azioni che nei momenti di bull possono dare soddisfazione, al contrario di beni rifugio classici che invece tendono a sottoperformare in queste fasi.
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