Bollentini: per amministrare un comune come Novalesa occorrono visione e strategie chiare su aree interne e marginali da rigenerare

Bollentini: per amministrare un comune come Novalesa occorrono visione e strategie chiare su aree interne e marginali da rigenerare

Alcune brevi considerazioni in anticipo sul programma, del candidato sindaco al comune di Novalesa Claudio Bollentini,, primavera 2023.

Il 60% del territorio italiano è classificato come area interna e in Piemonte tale percentuale è pure più alta. Le aree interne, ancora di più se montane, sono tipicamente territori marginali, con attività economiche ridotte al minimo o declinanti, poco popolati ed apparentemente fragili. In un’ottica di sviluppo sostenibile e di miglioramento della qualità della vita, tuttavia, sono il campo ideale per la sperimentazione di politiche innovative. La strategia è in genere quella di programmare gli interventi coniugando in modo virtuoso innovazione e tradizioni locali al fine di ideare ed implementare progetti per rigenerare spazi (dove abitare, studiare, trascorrere il tempo libero, lavorare, fare impresa, innovare) secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Con un occhio di riguardo alle esigenze e alle richieste delle giovani generazioni.

Novalesa, che rientra appunto nel novero delle aree interne e marginali che necessitano di un non più procrastinabile rilancio, ha però, rispetto ad altri territori vicini, alcune interessanti potenzialità che possono facilmente essere trasformate in imperdibili opportunità per progettare con successo politiche di rigenerazione, rilancio e sviluppo in chiave economica, culturale e sociale. A partire da quello che c’è già e cercando di fare rete e sinergie positive con le associazioni e gli enti presenti nel territorio, le direttrici del futuro programma sono tre: a) Il centro storico: antico e quasi intatto borgo di passaggio sulla via Francigena con una pregevole chiesa parrocchiale, due musei, una antica locanda, nucleo oggi in condizioni precarie e scarsamente fruito o fruibile; b) La montagna: il massiccio del Rocciamelone, gli alpeggi, le cascate, i sentieri, il rifugio Stellina, le aree attrezzate, le cappelle rurali, un contesto ideale per un turismo slow e sostenibile, oggi non sviluppato a dovere o lasciato al caso; c) L’antica abbazia della Novalesa: l’elemento di maggior richiamo turistico della val Cenischia. Un Bene monumentale pubblico, di proprietà della Città Metropolitana, ma oggi poco o per nulla integrato nel contesto di Novalesa.

La promozione e lo sviluppo dei territori montani passa anche, o sempre di più, attraverso un migliore utilizzo dei fondi europei, regionali e nazionali disponibili e volti appunto alla rigenerazione dei processi di sviluppo locale in chiave smart e green. Per ottenere tale risultato, realizzeremo fin da subito le condizioni affinché il comune possa rappresentare correttamente e proficuamente i propri interessi nei confronti di Governo, Parlamento, Stato e Regione mediante una attività continuativa di relazioni dirette di alto livello in tali ambiti istituzionali.

Quanto più sopra descritto lascia facilmente intendere che oggi i nemici del buon governo di Novalesa siano tre: l’immobilismo decisionale, l’isolamento istituzionale e le scelte politiche di corto respiro o casuali. Comportamenti questi che non farebbero altro che agevolare il declino, lo spopolamento e l’impoverimento del territorio. La mia candidatura a sindaco e quelle dei candidati per il consiglio comunale a me collegati, hanno l’obiettivo di invertire questa deleteria inerzia.

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