“Bombardamento FAD”: per distinguersi serve qualità

Scopo principale della formazione è, da sempre, l’accrescimento e il consolidamento di conoscenze e competenze nel fruitore dei contenuti proposti. Definizione accademica e quasi banale ma di grande attualità: la “nuova normalità” post-pandemica si appresta a ritagliare un ruolo di sempre maggiore rilevanza alla qualità dei progetti sottoposti ad un pubblico sempre più stimolato da un crescente numero di proposte formative.

L’azienda erogatrice di eventi si trova oggi a dover fare i conti con un contesto totalmente mutato rispetto a meno di due anni fa. Allo stato attuale i player di settore si sono moltiplicati e differenziarsi dalla concorrenza può risultare impresa assai ardua.

La parola d’ordine è, come spesso accade, qualità. Come incrementare sensibilmente la qualità, e quindi l’efficacia, dei propri corsi di formazione?

Per agevolare una riflessione sul tema ci viene in soccorso la teoria del “cono” del pedagogista Edgar Dale. Secondo il pensiero dello studioso statunitense, le varie esperienze formative lasciano nel discente una “percentuale di ricordo”, a distanza di due settimane, variabile secondo quanto esposto nella tabella seguente.

Ecco dunque una conferma di quanto si può sperimentare nella vita di tutti i giorni, non solo lavorativa: quando qualcosa viene spiegato e contestualmente eseguito davanti ai nostri occhi o con il nostro diretto coinvolgimento l’apprendimento si fa attivo e il ricordo dell’esperienza sarà più nitido.

Chi organizza ed eroga formazione deve dunque porsi come obiettivo il rendere indimenticabile l’esperienza vissuta dal discente e quindi, anche nel caso di eventi asincroni composti da materiale durevole (slide, video, ecc.) è consigliabile progettare contenuti che “spostino l’asticella” il più possibile dalla fruizone passiva verso quella attiva.

Anche per progettare e creare formazione…possono risultare utili corsi di formazione specifici: seguire specifiche sessioni di training permette ai professionisti del settore di accrescere le proprie competenze e massimizzare l’impatto che i propri contenuti avranno sui fruitori della formazione, siano essi clienti diretti o “portati in dote” da eventuali sponsor.