BUSINESS INTELLIGENCE.
Amazon, Google, Facebook, Apple e Microsoft: le aziende a maggior capitalizzazione sul mercato mondiale, utilizzano la Buisness Intelligenceper la raccolta e l'analisi dei Big Data.
Non sono solo i colossi dell'e-commerce a sfruttare i Big Data però, ma anche le compagnie telefoniche, i soggeti pubblici (i ministeri) che censiscono la popolazione o le società che gestiscono le carte di credito riescono in questo modo a conoscere i loro clienti e in base alle loro esigenze riescono ad offrire servizi di maggiore utilità. Ormai tutto ciò che facciamo genera consumi registrati.
I Big Data vengono definiti da molti "il nuovo petrolio", possono essere interrogati in tempo reale, analizzati e verificati ancor prima che finiscano nei database; sono composti da diversi formati (immagini, hashtag, dati di geolocalizzazione, etc...) e si diffondono molto facilmente, la Business Intelligence è quindi chiamata ad individuare le fonti di dati ed analizzarne la diffusione.
L’attività di Business Intelligence consiste dunque nella raccolta, pulizia ed infine elaborazione dei dati con le tecniche di data analysis ed estrazione dei dati. Si tratta di un lavoro estremamente specialistico. Può essere certo oneroso introdurre un tale sistema in azienda, ma una volta inserito esso consente di sviluppare il proprio business orientandosi con i dati raccolti permette di monitorare in tempo reale l’efficacia delle decisioni strategiche assunte dal management, i manager possono condividere dati univoci sull’andamento del mercato, dell’azienda e sulle eventuali criticità da affrontare, consentono di assumere decisioni veloci e fondate su elementi certi e rende più sicura la gestione e la raccolta dei dati, proprio come il Regolamento europeo richiede, nel rispetto della privacy.