Cafè Europa - Svolta a destra - Nr. 42

Cafè Europa - Svolta a destra - Nr. 42

L’editoriale: svolta a destra

L’annuncio del Premier ungherese Orban di unirsi alla famiglia politica dell’ECR ha fatto il paio con quello della nipote di Marine Le Pen, Marion Marechal, che ha portato il suo neonato movimento tra le braccia dei Conservatori. Due mosse che portano con se un gran significato politico. La decisione di Orban, già nell’aria da qualche mese, non è di poco conto. Il premier ungherese, dopo essere fuoriuscito dal Ppe nel 2019, è rimasto senza una casa europea. Una condizione che ha portato la sua delegazione al Parlamento europeo all’isolamento politico ed istituzionale. Una situazione che non poteva durare a lungo e che, dopo diversi corteggiamenti, è sfociata con l’approdo nella famiglia guidata dalla premier italiana Giorgia Meloni. L’ECR quindi, recupera quel seggio in Consiglio europeo perso con la sconfitta del PiS polacco alle elezioni parlamentari dello scorso ottobre. Il partito di Orban Fidesz dovrebbe , poi, eleggere dai dodici ai quindici deputati. Una truppa non indifferente che contribuirà ad incrementare i ranghi dei Conservatori, già proiettati a 86 seggi. A questi vanno anche aggiunti i neo-acquisti di Marion Le Pen che ha annunciato la settimana scorsa a Strasburgo la volontà di lasciare il gruppo Identità e Democrazia a favore dell’ECR. I movimenti tra i due gruppi politici di estrema destra non sembrano terminare qui. Si inseguono rumors su malcontenti all’interno della famiglia di Identità e Democrazia, soprattutto da parte del Fronte National di Marine Le Pen. Dopo la fuoriuscita della nipote non è peregrina l’ipotesi che ad abbandonare il gruppo possa essere anche la rivale di Macron, infastidita dalle sortite fin troppo estremiste dell’AfD tedesca. Secondo le ultime proiezioni, poi, c’è anche un nutrito gruppo di nuovi partiti politici a livello nazionale che guarda dove accasarsi durante la prossima legislatura. Molti di questi sono corteggiati da Ppe ed ECR, e soltanto in pochi finiranno nell’arco a sinistra dell’Eurocamera.

Ciò significa che la prossima Commissione europea, a probabile guida Von der Leyen, dovrà virare decisamente a destra e dovrà farlo sin da subito. E non è infatti un caso che, a seguito delle proteste degli agricoltori degli scorsi giorni, la Von der Leyen abbia annunciato un’esenzione per gli agricoltori sulle misure previste per raggiungere il traguardo di riduzione delle emissioni di Co2. Considerando che gli agricoltori rappresentano un settimo delle emissioni, si tratta di un bel regalo pre-elettorale. Un regalo che fa rima con sintomo: quello di dove è probabile che viri la grande nave Europa nei prossimi cinque anni. Se nel 2019 l’onda verde elettorale aveva portato il partito dei Verdi ad essere il quarto gruppo all’Eurocamera e ad imporre un’agenda progressista sui temi ambientali, oggi la prospettiva è ben diversa. Dopo un quinquennio di legislazione “green”, con paletti e scadenze che sono sembrati talvolta eccessivamente restrittivi, è il momento di cambiare rotta, di fare fiato alle imprese e di sacrificare qualche obiettivo sull’altare della crescita e della concorrenza.

E se a destra si festeggia, con il Ppe che insegue nuovi partner di governo rischiando di lasciarsi scippare il pallino del gioco, al centro e a sinistra si cerca di non imbarcare troppa acqua. I Verdi hanno eletto i propri candidati alla presidenza della Commissione europea durante il congresso a Lione. Si tratta di due parlamentari europei del Gruppo. La formazione di stampo ecologista sarà quella che subirà più perdite e fatica a riposizionarsi a livello europeo soprattutto dopo aver visto gran parte dei propri obiettivi essere messi in agenda in questo quinquennio, ma anche sotto accusa di un’ideologia eccessivamente dottrinale. I Socialisti cercano una propria identità che gli consenta di riconnettersi alla base: la scelta di candidare l’attuale Commissario europeo al Lavoro e ai Diritti sociali va in questa direzione. I Liberali, dopo l’exploit dell’enfant prodige Macron, soffrono la perdita di consensi del Presidente francese e si interrogano sul proprio posizionamento futuro: non più ago della bilancia, temono e non poco la svolta a destra del prossimo Parlamento europeo che potrebbe lasciarli all’opposizione o comunque con un ruolo molto ridotto rispetto a quello attuale.

Molti caveat sussistono all’ipotesi di un governo europeo di destra: in primis, all’interno di ECR e ID siedono partiti che sono incompatibili con l’idea di Europa che hanno i Popolari, e questi ultimi sono necessari per formare una coalizione di governo di destra. Ma la politica europea ha anche tempi molto stretti: già a luglio si dovrà votare un nuovo Presidente dell’Eurocamera. Un voto che sarà indicazione se davvero ci sarà una svolta a destra e quale inclinazione questa avrà.

Lavori in corso – L’agenda della settimana europea:

12 – Riunione informale dei ministri dello Sviluppo

13 – Consiglio europeo sulla partnership Ue-Armenia

14-15 – Riunione informale dei ministri della Competitività

Monday – Lunghe letture per una lunga giornata

Greece’s Mitsotakis makes progressive pivot with same-sex marriage bill – Chi si sarebbe aspettato da un governo conservatore di promuovere una legge per i matrimoni fra persone dello stesso sesso? Succede in Grecia ad opera del Premier Kyriakos Mitsotakis.

Von der Leyen can delay, not avoid, climate showdown with farmers -  Ne abbiamo scritto nel nostro editoriale, di come la Presidente Von der Leyen abbia “salvato” gli agricoltori dagli obblighi cui adempiere per raggiungere gli obiettivi sul cambiamento climatico. In questo editoriale di POLITICO si critica la decisione della Von der Leyen in quella che è sembrata solo una mossa pre-elettorale.

This time, the far-right threat is real – I sondaggi danno in crescita costante i gruppi politici di estrema destra al Parlamento europeo. Le proiezioni, rispetto allo spauracchio già paventato nel 2019, sembrano proiettare una crescita reale ed un rischio importante per l’attuale maggioranza “Ursula”.

Cafè corretto – Dolcificanti per iniziare bene la settimana

Non ci sono più gli impeachment di una volta

The Ultimate Workout for Pickleball Lovers

The Limits of Accusing Israel of Genocide Under International Law

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