Capannoni, schei e altre cose: storia dei cappellai matti che fecero l'impresa

Capannoni, schei e altre cose: storia dei cappellai matti che fecero l'impresa

Tutte le storie meritano di essere raccontate, anche se a volte il finale non è quello che ci aspettavamo.

Quella che sto per narrarvi incorpora in sé due elementi: resilienza e serenità.

Lascio che siano le parole a parlare per loro, con voi.

"C'erano una volta, non troppo tempo fa - parliamo di pre-covid, quando il mondo sorrideva ignaro di quello che sarebbe successo di lì a poco - due ragazzi, con tanta esperienza sulle spalle, voglia di creare qualcosa che non fosse il solito pacchetto di servizi e pochi schei.

Eh sì, perché i nostri protagonisti provengono dalla terra del prosecco, dei capannoni e degli aratri che camminano in strada durante le stagioni della vendemmia, occludendo il passo a chi ha fretta di andare a lavoro (con le bestemmie che si sentono nonostante i finestrini chiusi).

Si erano incontrati per caso, su questa piattaforma che spesso ti riserva sorprese positive.

Avevano iniziato a chiacchierare, prima guardinghi, poi, finalmente, sciolti e tranquilli.

Volevano creare qualcosa, solo che non sapevano esattamente dove arrivare.

Un giorno, un terzo professionista (che chiameremo Figuro) contattò uno dei due (Alice), per ricevere alcune informazioni riguardo eventuali collaborazioni che potevano nascere.

Figuro e Alice decisero quindi di incontrarsi, per parlare meglio.

Zoom, Meet e Team non erano ancora di moda, lo sarebbero diventati l'anno dopo; le vetuste strette di mano erano ancora ben viste.

Parlarono, mentre pranzavano a base di tramezzini e acqua naturale ("niente prosecco, stiamo lavorando!") e si raccontarono.

Figuro disse di lavorare come account manager, che aveva con sé un pacchetto clienti e non sapeva come svilupparlo.

"Saresti per caso capace?" domandò ad Alice.

"Certo!" risposte questi, mentre, con la mente, già costruiva i primi pezzi di un qualcosa ancora senza forma.

Si salutarono, con la promessa di risentirsi.

Alice, pensando a come avrebbe potuto sviluppare un progetto così ambizioso, decise di rivolgersi a Stregatto, per tastare il terreno.

Stregatto rispose positivamente; anche lui aveva trovato appetibile la possibilità di iniziare qualcosa di complesso e appassionante.

"Siamo in missione per conto del Coniglio!"

Cominciarono con il pensare alla squadra da mettere assieme, a che tipo di figure professionali sarebbero potute servire.

Attraverso i loro canali, scrissero ad alcune persone, che potevano fare al caso loro.

Parlarono, spiegarono, con l'entusiasmo alle stelle.

Figuro chiese loro se il designer poteva creare il logo dell'azienda, perché aveva deciso di darle un'impronta di un certo tipo.

Era libero di ideare qualcosa in totale creatività.

Il designer, contento di poter lavorare senza nessun limite, realizzò parecchi prototipi, partendo da quel nome particolare che era stato dato all'impresa (la chiameremo "Moonlight"), si sbizzarrì.

Intanto, Alice progettava la mole di lavoro, studiando, scrivendo, telefonando e presenziando al primo, vero appuntamento di lavoro, con un grosso imprenditore.

Decisero che per Figuro era arrivato il momento di conoscere anche "the other side of the moon", cioè Stregatto.

Insieme a Stregatto, arrivò anche un terzo personaggio, Humpty Dumpty, il quale millantava di essere un grande direttore commerciale.

"A mi me piase laorar col paron grando, chel ga el capanon grando!"

E su queste note, dopo aver messo giù, nero su bianco, come si sarebbe svolto il lavoro futuro, chiusero l'incontro.

Sweet home Moonlight?

Progetti, idee, tempo: tutto per la causa.

Dalla mattina alla sera, messaggi, mail, entusiasmo e tanta fatica.

Così per mesi, finché qualcosa non cambiò.

Cosa, esattamente? All'inizio, piccoli dettagli, come ad esempio i messaggi meno frequenti, fino a scomparire per tutto, mail che non arrivavano, telefonate diradate.

Il panico!

Finché lo stesso Figuro non decise di scomparire.

Puff, andato, volatilizzato, kaput.

Nessuna spiegazione, nessuna chiamata, nulla di nulla.

Alice e Stregatto si chiesero il perché, mille supposizioni presero forma nella mente.

Avrà trovato altro? Sarà morto? O scappato in Romania o a Cuba, con i soldi dei clienti?

Le chat e le mail di richiesta venivano rispedite ai mittenti con giustificazioni vaghe, dal sapore amaro di scuse senza senso.

Il designer che non aveva ricevuto il suo compenso, Alice e Stregatto che avevano lavorato per niente.

Capirono che, in tutto quel tempo, Figuro aveva giocato con la loro buonafede.

Il classico falso imprenditore, improvvisato e superficiale.

Colui che getta discredito su una categoria che ogni giorno lavora duramente e onestamente per lasciare la propria impronta nel mondo.

Due quindi erano le scelte che si paravano di fronte ai due: sciogliere tutto, fingendo che nulla fosse mai esistito, oppure continuare, magari fondando qualcosa di inedito, di "figo" (parola di Stregatto).

Scelsero la seconda strada, sapendo che non sarebbe stata semplice; ma quando mai le cose sono facili, all'inizio?

Nulla li spaventava e, proprio per questo motivo, decisero di chiamarsi come la figura che porta Alice a scoprire una parte di sé che non avrebbe mai pensato di custodire, quella parte che le servirà per crescere.

Il Cappellaio Matto, come matti sono i personaggi di questa storia.

Benvenuto team di The Hatters!


Gigi Lusetti

Sr. copywriter / creative director || Advertising | Visione strategica | Formazione | Disponibile per consulenze

4 anni

Viviamo in un’epoca di grande disponibilità emotiva e di grandissima impudenza

Claudio Gussini

Progettista Creativo 🎨 di Gioielli 💍 e Sognatore 💎 Visionario 3D

4 anni

Bellissima storia Chiara ! Bene, vi é stato dato un "centimetro cubo di opportunità" per giunta ricoperto di apparente cioccolato, che poi si è rivelata sordida pupú. Voi, giustamente e con notevole acume, avete sfruttato QUEL centimetro cubo. Prosit ! Salute a voi ! "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior" A meno che non si sia...beh ecco... Capisc'ammè 😉

Alessandro Baracco

Web, Social & Graphic Designer

4 anni

Comunque il Designer continua a scrivere al Figuro, per i pochi euro che avanza, per una questione di principio. Secondo il Figuro, da gennaio, la sua attività non ha ancora incassato 1 euro, causa coviddí. Su Linke si possono organizzare collette per dare un tozzo di pane al povero Figuro? Io spero solo che non ci sia 2 senza 3... e Alice capirà cosa intendo 🤗

Stefano Todeschi

Public speaking pratico - consulente e formatore ▶︎ Per parlare in pubblico con sicurezza e autorevolezza

4 anni

Cara Chiara, senza Figuro nulla sarebbe stato, soprattutto senza la sua uscita di scena. Ecco, le uscite di scena sono le svolte dei racconti. Complimenti e in bocca al lupo!

un viaggio lungo una vita..non basta più..noi siamo oltre...altrimenti matti per cosa?

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