CEO e yes-man
Immagina di essere al comando di una nave che attraversa un oceano sconosciuto. Il cielo è coperto, e la vista è limitata a pochi metri. Se il tuo equipaggio ti fornisse solo informazioni che confermano la tua percezione di sicurezza – ignorando scogli sommersi o correnti pericolose – rischieresti di naufragare. Questo è esattamente ciò che accade quando un CEO si circonda di yes-man: la navigazione diventa cieca e le possibilità di successo si riducono drasticamente.
Per guidare un’azienda verso il futuro, è necessario costruire una leadership che valorizzi la diversità di pensiero e che sia capace di affrontare il confronto, anziché evitarlo.
Una leadership efficace si fonda, dunque, sulla capacità di prendere decisioni che bilancino innovazione, collaborazione e visione a lungo termine. Tuttavia, molti leader, anche tra i più esperti, cadono nella trappola degli yes-man: circondarsi di collaboratori che confermano le proprie idee anziché sfidarle.
Comprendere e affrontare questo fenomeno è essenziale per costruire team più resilienti e orientati al successo.
Vediamolo insieme 👇
Il bias di conferma: perché è difficile sfidare le proprie idee
Il bias di conferma è una tendenza psicologica che spinge le persone a cercare, interpretare e valorizzare informazioni che confermano le proprie convinzioni, ignorando quelle che le mettono in dubbio. Per un CEO, questa inclinazione può sembrare una scorciatoia per ridurre incertezza e stress decisionale. Tuttavia, se non viene gestita, limita la capacità del team di proporre idee innovative e di affrontare le sfide in modo strategico.
Cosa succede nel cervello quando ci circondiamo di yes-man
Le neuroscienze offrono una spiegazione del perché gli esseri umani, compresi i leader, tendano a preferire chi li asseconda:
I rischi di una squadra di yes-man
Un team composto prevalentemente da yes-man presenta rischi concreti:
Un leader che non affronta questi problemi rischia di condannare l’organizzazione a un percorso stagnante e prevedibile, lontano dal potenziale di crescita e successo.
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Strategie per superare la trappola degli yes-man
Applicare le strategie nella pratica
Per trasformare queste strategie in azioni concrete:
Un invito all’autoriflessione: domande per stimolare la crescita
Per evitare la trappola degli yes-man, è utile porsi alcune domande che aiutano a esplorare il proprio stile di leadership:
Queste domande non servono solo a identificare aree di miglioramento, ma aiutano a costruire un percorso di leadership più inclusivo e orientato alla crescita.
Un CEO che sceglie di ascoltare, accogliere sfide e valorizzare il confronto non solo migliora la qualità delle decisioni, ma diventa un esempio per il proprio team, ispirando innovazione e resilienza.
Articolo interessante Francesca Camponara. Mi ricorda, con amarezza, che quando ho provato io ad essere fuori dal coro come Sale Manager nella ditta in cui lavoravo due anni fa, dopo poco, mi hanno chiuso il contratto. A mie spese ho molto capito che, molti imprenditori, non vogliono essere contestati e cercano yes-man. Ne hanno bisogno perché devono accarezzare il loro Ego e le loro convinzioni. E vedono chi fa notare il contrario come una minaccia che, prima o poi, è meglio eliminare. E così è stato.....
principal at qdesys
2 settimaneGli yes man non vanno assunti. Se non sai individuarli durante il colloquio di lavoro direi che oramai è troppo tardi.
EX Responsabile sviluppo nuovi Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) in Italia
2 settimaneMolto istruttivo Francesca Campora Sul piano del management tutti sanno che il Sol Levante ha molto da insegnare, per lo più in positivo. Ma i due più gravi scandali recenti nella Corporate Japan fanno riflettere sul versante negativo delle pratiche aziendali Made in Japan e sollevano un problema generale per la gestione delle imprese. Una icona del settore manifatturiero come Toshiba ha rischiato il collasso e ha dovuto varare una pesantissima ristrutturazione, cedendo gioielli di famiglia come il settore medicale, in seguito alla scoperta di bilanci “abbelliti” per almeno sette anni. La casa automobilistica Mitsubishi Motors è andata in crisi per la vicenda dei test truccati sui consumi e per fortuna ha trovato un salvatore in Nissan. In entrambi i casi è emerso che la radice del problema sta nei rapporti perversi tra top management, dirigenti di medio livello e tecnici. In sintesi: il top management stabilisce obiettivi irrealistici, la fascia media non osa sollevare obiezioni e, nell’ansia di non deludere i piani alti, preme sui tecnici (contabili in un caso, operativi nell’altro) perchè accettino di dichiarare il falso garantendo loro una copertura interna.
Attira talenti e trova lavoro con un video...presto su apple store e google play -- "Il talento è come una luce: se lo nascondi dietro un foglio di carta, nessuno lo vedrà. Se lo mostri, brillerà per ciò che è.
3 settimaneOttimo articolo Francesca .. Un tema cruciale per ogni leader! Circondarsi di persone che hanno il coraggio di esprimere opinioni diverse è fondamentale per crescere e innovare. Gli yes-man possono sembrare rassicuranti, ma è nel confronto autentico che si trovano soluzioni migliori e visioni più ampie. Una leadership forte si costruisce sulla fiducia e sulla capacità di ascoltare voci diverse.
Helping Software Company in the Sales Process
3 settimaneInteressante