Challenge "Film importanti MAI visti": giorno 1 "Il buio oltre la siepe"
Ho rimandato la visione di questo film per un bel po' di anni. Ricordo di aver conosciuto l'esistenza dell'opera entrando in una libreria Feltrinelli durante una notte bianca.
Mi attirò l'immagine di copertina e lessii la sinossi, indecisa se comprarlo o no dati i temi presenti perché in quel periodo avevo bisogno di un po' di leggerezza. Non lo comprai ma tuttavia quel titolo rimase impresso nella mia mente e ogni tanto me lo ritrovavo davanti lo schermo del pc in alcune ricerche online come un post-it dai colori sgargianti.
L'autrice del libro è Harper Lee e la stesura del racconto (dai contorni autobiografici) nasce sotto l'insistenza dell'amico Truman Capote, autore di "Colazione da Tiffany".
Questo bestseller, patrimonio nazionale statunitense pluripremiato - divenuto anche un'opera teatrale - e pubblicato nel 1960, arriva per la prima volta in Italia nella sua trasposizione cinematografica del 1962. E fu proprio il film adattato in italiano a modificare il titolo originale "To Kill a Mockingbird " in "Il buio oltre la siepe" da alcune battute reinventate che verranno pronunciate sul finale poco prima dei titoli di coda. Nonostante quest'azione, il titolo originale viene rispettato e spiegato prima a livello teorico e poi a livello pratico tramite alcuni dialoghi tra i personaggi principali. Una spiegazione chiara e immediata per chiunque.
Il buio oltre la siepe vincerà nel 1963, tre premi Oscar tra cui "Migliore sceneggiatura non originale", "Migliore scenografia" e "Migliore attore protagonista".
Non ho intenzione di fare spoiler riguardo alla trama ma voglio semplicemente spiegare perché questo film andrebbe visto e perché è importante.
1) Il protagonista Atticus Finch, interpretato dal bravissimo Gregory Peck, è iconico. Lo definisco "bravissimo" perché mi è capitato di vederlo in un altro ruolo qualche giorno fa e la sua trasformazione qui era fin troppo evidente. La sua bellezza viene nascosta dalla personalità di Atticus, dal suo modo di muoversi e dai suoi intenti. Non è imbruttito da trucco o altro ma connota in una maniera estremamente realistica la figura di un padre dai forti principi morali ed etici. Un uomo che vive una situazione difficile, in cui potrebbe avere momenti di crollo o di fragilità ma che minimizza il tutto per dare ai figli sicurezza ed educazione. Una figura salda, capace di dialogare con tutti, di farsi rispettare e di rispettare gli altri. Un avvocato che riesce a mantenere lucidità e distacco professionale all'interno del tribunale, a ricostruire le dinamiche di un caso e i comportamenti delle persone coinvolte e poi a manifestare simpatia, appoggio e disponibilità al di fuori. La sua figura è così buona e pulita, che riesce a offuscare qualsiasi personaggio negativo, limitato dall'ignoranza o dall'impulsività con cui viene a contatto. Non è mai eccessivo, non è mai caricaturale e addirittura il suo modo di camminare fece piangere di commozione Harper Lee che rivide in lui, il padre defunto.
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2) I bambini sono coloro che descrivono tramite le loro azioni e le loro parole, ciò che il mondo adulto non dice o non vuole ammettere. Sono figure necessarie e non di contorno perché ci permettono di conoscere ancora di più Atticus e i suoi concittadini, i loro atti di coraggio e la loro istintività sono il motore che attua gli insegnamenti ricevuti ma anche le loro trasgressioni sono in grado di apportare miglioramenti inaspettati.
3) I temi del razzismo e della violenza sono raccontati con una delicatezza per cui la storia non diventa mai pesante e lo spettatore può soffermarsi a osservare gli atteggiamenti anche di personaggi minori e a provare il brivido di rivedere volti e comportamenti di persone conosciute nella vita reale.
4) Viene spiegato tutto e nulla viene lasciato in sospeso
5) Ci sono una serie di frasi significative e di insegnamenti pedagogici.
6) Il finale è così inaspettato e sorprendente che è un delitto fornire alcun particolare che possa rivelarlo.
7) Nel contrasto della pellicola girata in bianco e nero, ci sono momenti in cui la luce si concentra sugli sguardi e l'oscurità diventa il passaggio attraverso una prova.