Che fatica queste video call!
Starsene per un’ora o più davanti al monitor del pc con la modalità video-on richiede un dispendio di energie notevole, e alla fine ci si sente stanchi, psicologicamente provati. Spero che non succeda solo a me, altrimenti la condivisione di queste informazioni potrebbe sembrare solamente un dialogo interiore (perché no comunque).
E allora mi sono chiesta, perché? Perché faccio più fatica a sopportare una riunione davanti a uno schermo mentre sto comodamente seduta a casa in tuta? Ve lo siete chiesti anche voi? Io ho voluto approfondire la questione più che altro per trovare qualche escamotage che mi potesse aiutare a non subire così tanta pressione. Queste riflessioni valgono principalmente per i meeting con tanti partecipanti, in caso di 2/3 persone si possono risolvere in modo più spiccio.
Vi ricordate l’approccio dei fisici del mio precedente articolo? Ormai è il mio mantra, quindi risaliamo per prima cosa alle differenze tra on e off.
Partiamo dalla prima differenza, quella per me più ovvia.
Le riunioni online attenuano la comunicazione non-verbale: un tipo di comunicazione essenziale per chi sta parlando durante un meeting, perché aiuta immediatamente a capire se gli altri partecipanti si stanno interessando, magari strizzando un po’ gli occhi per vedere meglio le chart, alzando le sopracciglia in segno di sorpresa oppure annuendo con la testa. Sono gesti che si possono cogliere anche con un rapido giro di tavolo. Con l’assenza di questa dimensione non hai la minima idea di cosa possa pensare il tuo pubblico, sfido chiunque a tenere aperta la schermata con tutti i video per captare qualsiasi segnale senza che qualcuno intervenga dicendo “mmm, tutto bene?”, perché nel frattempo si perdono minuti preziosi. Se invece, si è in pochi, tutto di guadagnato.
ACTION - Su questo primo punto ci sono due possibili azioni: (1) si può partire dal presupposto che se qualcuno non è d’accordo con quello che state dicendo, vi interrompe. Oppure, se non è un tipo da interventi a gamba tesa (Montero ve lo ricordate?), alla fine vi dirà quello che pensa. Quindi, finché qualcuno non vi ferma non autocommiseratevi mentalmente, andate avanti. Pensate a quello che dovete dire. (2) Se, invece, cercate una discussione interattiva (che è sempre cosa buona e giusta) potete interrompervi ogni tanto per chiedere l’opinione di chi vi sta ascoltando (attenzione a non far passare più di 20 secondi, che secondo il calendario cosmico online sono un’infinità).
Questo si collega al secondo punto: le pause.
Vado a comprare del Carbonio 14 per datare la tua pausa di riflessione. (Nonfaretardi, Twitter)
Durante i meeting off è possibile avere delle pause che passano inosservate perché sono “riempite” dalla presenza fisica delle persone, quindi non vengono percepite così pesanti come le pause online. Inoltre, punto fondamentale, guardando chi ci sta davanti, si possono capire le sue intenzioni, quello che sta per fare, perché controlliamo la dimensione spaziale. Se qualcuno smette di parlare e si avvicina all’erogatore dell’acqua o alla bottiglia in mezzo al tavolo, aspettiamo rilassati che finisca di bere. Se invece, durante una video call, qualcuno si alza dalla sedia e scompare o spegne il video, ecco che il nostro cervello inizia a scandagliare una serie di ipotesi che a mente fredda scarterebbe immediatamente come “assurde”, stancandoci e distogliendoci, ancora più grave, da quello che stiamo ascoltando o dicendo.
ACTION - In questo caso munitevi sempre di una bottiglia d’acqua a portata di mano oppure non preoccupatevi troppo della sorte della persona svanita, sopravvivrà.
Terzo punto: se non siete un’attrice o un attore, di certo non sarete abituati a vedervi on the screen e reagirete a questa novità continuando a guardare il vostro video. Un po’ perché vogliamo controllare il nostro aplomb e mostrarci sempre attenti, un po’ per capire se abbiamo ancora i capelli a posto, ma sono sicura che in questo caso la nostra attenzione alla riunione perderà molti punti.
ACTION - Nella maggior parte delle piattaforme c’è la possibilità di fare pin del video, cercate di pinnare il video di qualcun altro o, nel caso di condivisione di documenti, ingrandire solo quel contenuto. Vi sentirete meglio voi e (credo) farete sentire meglio anche gli altri.
La discussione è aperta… voi cosa ne pensate?
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4 anniessendo una open discussion mi permetto di intervenire (spero non a gamba tesa). Personalmente credo che più importante di qualunque cosa, siano due considerazioni: 1. quanto vale ascoltare l'altro (e quanto lo stiamo realmente facendo) e 2. la riunione/call che abbiamo chiamato o a cui stiamo partecipando è davvero necessaria? questi sono i due spunti sui quali vorrei portarmi a casa del valore aggiunto (positivo) da questo periodo. Così come vorrei lo facessero gli altri. Per imparare a considerare di più il pensiero altrui e anche il tempo altrui. Troppo spesso nella ns routine ce ne dimentichiamo (o...se ne dimenticano).