Scomodando Einstein
Grazie a Leïla Haddad per l'ispirazione

Scomodando Einstein

Ho finito un libro molto bello in questi giorni, intitolato “Il principio del cavatappi”. Parla della grande avventura della fisica, da Galileo ai giorni nostri. Un libro molto interessante che fa capire benissimo qual è sempre stato l’obiettivo di tutti i fisici nel corso dei secoli: ridurre il funzionamento del mondo a una sola e unica teoria. 

Ora, io non sono un fisico, ma il loro approccio mi piace e ho deciso di adottarlo per fare un po' di chiarezza e cercare di ridurre l’incertezza che ci ha investito in questo periodo complicato. Questo senso di precarietà tocca svariati aspetti delle nostre vite e il lavoro è sicuramente uno di questi. “Riusciremo a rialzarci e andare avanti più forti di prima?”, “Potremo ancora crescere professionalmente?”, “Perché pensare a una crescita quando tutto è così fragile intorno a noi?”.

Io mi sono fatta aiutare proprio dalla fisica. Partiamo dalla formula più famosa: E=MC². Se si riceve una spinta da una massa, si produce energia e aumenta la velocità. La quantità di energia che si deve incamerare per andare sempre più veloci, aumenta con la velocità. Più questa è elevata e maggiore dovrà essere la massa che imprime la forza. Tutto è correlato.

Ho pensato di applicarla al concetto di CRESCITA.

Anche noi abbiamo bisogno di una spinta per avere l’energia necessaria ad accelerare, altrimenti rimarremo sempre a velocità costante. La nostra crescita professionale (accelerazione) deriva, sia da un supporto esterno (massa) sia dalla nostra motivazione intrinseca (energia). 

Il supporto esterno può essere un corso di formazione, coaching, libri, articoli, scambi interdisciplinari tra colleghi… insomma ci sono tante azioni che possono essere messe in campo per accrescere la nostra massa. Il problema vero è l’energia. Quanta ne dobbiamo utilizzare per crescere?

Il nostro nuovo approccio, però, ci fa andare ancora più in profondità e quindi ci dovremmo chiedere per prima cosa, “ma alla fine, cos’è per me la CRESCITA?”.

Ho letto alcuni articoli in questi giorni per aiutarmi in questo esercizio di semplificazione (in onore dei fisici) e ho scelto le mie 8 parole chiave, prendendo spunto dalle lettere che compongono la parola CRESCITA.

C – Coraggio. Sicuramente ci vuole coraggio. Il coraggio di mettersi in discussione, superare la propria comfort zone e portare passione in quello che si fa. 

R – Responsabilità. La crescita impone anche prendersi delle responsabilità e rischi in più. 

E – Esperienza. Bisogna pur iniziare da qualche parte. Si cresce solo se si inizia a fare, sporcandosi le mani. All’inizio si commetteranno errori che diminuiranno nel tempo e con l’esperienza maturata. 

S – Selling proposition. Ho barato inserendo una parola inglese. Dobbiamo cercare di differenziarci con strumenti e soluzioni innovative che permettono di migliorare la vita ai nostri clienti, ai nostri colleghi.

C – Comprensione. La comprensione implica in primis una predisposizione all’ascolto, capire il nostro interlocutore o target (quali sono i reali bisogni e cosa cerca).

I – Intraprendenza. L’intraprendenza serve per essere proattivi nel proporre sempre soluzioni e approcci nuovi. Fare ricerca, esplorare nuovi territori, tenersi informati il più possibile sulle novità.

T – Traguardi. Avere la volontà di fissarsi dei traguardi / obiettivi che aiutano a segnare delle tappe di crescita all’interno del processo.

A – Autorevolezza. Questa è una parola complicata. Se mettiamo insieme tutte le altre lettere, l’autorevolezza (stima, credito, fiducia) è ciò che si costruisce attraverso questo percorso.

Spero di avervi aiutato a riflettere sulla quantità di energia da utilizzare, che varia per ciascuno di noi. Ovviamente servono anche tempo e spazio, ma non vorrei cimentarmi anche nella teoria della relatività ora.

Sonia B.

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4 anni

Ho trovato questa semplificazione semplicemente geniale. Mi piace quando le mie amiche riflettono e mostrano la luce dei loro ragionamenti. Molto interessante e, a mio parere, di "massa". Intesa qui come "buono da leggere e ragionarci su per tutti"! Spesso ci fermiamo nella nostra crescita proprio per questo: c'è troppa energia necessaria per procedere. Ma quando riusciamo a farlo è come aver piegato lo spazio-tempo!!! i love it!

Emanuela Carimati

Brand expert manager

4 anni

interessante grazie

Valerio Regiroli

Strategy Director @ AKQA

4 anni

Grazie Daniela, ottimo spunto. Faccio una provocazione: proviamo a dire che la massa è il nostro background/imprinting. È quello che siamo, frutto di attività e comportamenti stratificati nel tempo. È il risultato della crescita. E diciamo che in questo momento quello che è cambiato è C, la velocità. Questa crisi, come tutte le crisi, smuove le carte in tavola, cambia le regole. Diciamo che sono cambiate le regole fisiche di base: oggi C è il doppio di prima. Con C che cresce significativamente, il risultato finale (E) sarà in funzione della nostra massa, cioè del risultato della nostra crescita: più siamo arrivati "pronti" (cioè preparati e solidi sulle 8 parole chiave che indichi), più alta sarà l'energia che produrremo. Vista così, le implicazioni di una crescita (costante) solida e robusta sono impressionanti, soprattutto in tempo di crisi.

Francesca Zoe Zanini

Trend & Insight Manager presso Publicis Groupe

4 anni

Complimenti Daniela Rossetti!

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