A che punto è il puzzle dell'innovazione digitale?
C’è un mondo in fermento che lavora per il futuro del cloud e dell’Internet of Things, tecnologie che utilizzeremo in modo sempre più diffuso, che necessitano di essere rese sicure e affidabili per rispondere al crescente e articolato numero di bisogni aziendali.
I dati pubblicati dall'Osservatorio Industry 4.0 del Politecnico di Milano sono chiari- 9 su 10 le aziende disposte a puntare sulla trasformazione digitale.
Ma il valore connesso a queste tecnologie è realmente percepito?
Gli investimenti riguardano lungimiranti strategie di management o sono azioni intraprese solo per spalmare gli avanzi di budget annuale?
Non è dato saperlo.Tuttavia, in questa partita a dama di "innovazione", è fondamentale per le imprese spingersi verso nuove aree di business per incrementare la redditività attraverso l'integrazione di tecnologie abilitanti, che non si risolvono solo in software o sensori.
Progettare piattaforme che siano il braccio destro dell' utente per gestire i processi e le informazioni, personalizzando le dashboard per ottenere un duplice vantaggio:
- sul fatturato aziendale;
- sul fattore tempo dell' user.
Che si tratti di diagnostica, di analisi degli eventi, di manutenzione predittiva o di gestione dei processi lo scacco matto potrà essere raggiunto solo realizzando ecosistemi digitali realmente funzionanti, efficienti e collaborativi.
Sarà, infatti, la scelta e l'integrazione della più adatta tecnologia abilitante a permettere di non perdersi nella corsa all'innovazione per incasellare correttamente il tassello mancante nell'ampio puzzle della digital innovation. Occorre "solo" trovarlo.
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