Chi cerca, trova

Una parte molto delicata del mio lavoro è legata ai primi incontri con il candidato. Spesso disorientato, in equilibrio precario tra il proprio passato professionale ed un futuro incerto. Un sorriso nervoso. Un sorriso. Nervoso. Spesso improvvisamente spogliato di quella sana autostima che proviene dal padroneggiare un processo, dal conoscere il proprio valore e dal raggiungere un obiettivo assegnato. Quando inizia il percorso solitamente questa è la situazione di partenza. Una parte sorprendente del mio lavoro è legata agli incontri con il candidato in fase di “revisione degli strumenti”. Il lavoro che il candidato fa su di sé non è semplice, anzi, difficile e tortuoso, molto faticoso. “Cosa so fare?” “Sarò ancora capace?” “Sarò ancora competitivo?” E’ quasi un viaggio nel tempo... si torna indietro a processi, procedure, prodotti, risultati, bisogna risalire al primo giorno, al primo stipendio e ricordare, ricordare. Improvvisamente le pagine si riempiono: i successi, gli obiettivi raggiunti, i nomi dei colleghi, tutto, tutto riaffiora piano ma chiaramente. Ed ecco che prende corpo il nuovo CV e lo guarda attonito. Un sorriso stupito. Un sorriso. Stupito. Il curriculum, la messa a fuoco dell’obiettivo professionale, la strategia di promozione, l’individuazione delle aziende target, l’approccio al mercato: ogni singolo elemento va a comporre, davanti allo sguardo del candidato, il profilo di un nuovo orizzonte...magari inaspettato e che non si credeva possibile. L’opportunità di sentirsi competitivo, di sapere, e saper fare, e la rinnovata consapevolezza di avere la capacità di camminare saldo, anche a lungo, per raggiungere quell'orizzonte.

Ho la fortuna di fare un lavoro meraviglioso. Supporto le persone a cercare nuove opportunità lavorative...e a ritrovare parti di sé.

Marta Nefat - Job catcher - #contenutili