Coaching: dalla mitologia ai risultati
[16 episodi inclusi]
Ogni tanto ricevo un po’ di domande sulla professione di Coach da chi vuole fare questo come unico mestiere (il che implica essere un professionista).
Vi porto la mia esperienza, che ormai inizia ad essere significativa sia in termini di ‘ore di volo’ (o meglio ‘anni di volo’) che in termini di quantità / tipologia dei clienti a cui ho erogato del Coaching.
Molte idee le ho racchiuse nelle prime 16 puntate del podcast Scuola per Coach.
Questi sono i link per ascoltarlo sulle diverse piattaforme:
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Cercherò di riassumere le idee davvero importanti in pochi punti.
1- POTETE fare Coaching. Se sapete farlo è meglio ma il coaching è una disciplina regolata non attraverso ordini professionali, quindi È SBAGLIATO dire che il Coaching non è normato. È regolato da una legge che lo disciplina in maniera non ordinistica (ed è giusto che sia così).
Il Coaching è una consulenza personale che utilizza alcuni strumenti specifici, e la frase ‘se sapete farlo è meglio’ l’ho messa apposta per sottolineare che si studia Coaching per imparare a fare Coaching sul serio - non per avere il pezzo di carta che vi abilita a farlo.
2- Questo non è un 'tana libera tutti e ognuno faccia quello che gli pare' proprio perché è una disciplina con una bassa barriera all’entrata.
Il 90% dei coach e formatori di Coach sono improvvisati, con esperienze professionali ridicole, nella maggior parte stanchi del loro lavoro in azienda o messi da parte dall'azienda. Ad un certo punto hanno l'illuminazione, leggono un libro e si convincono di poter aiutare il mondo. Quando un po' di questi disperati si riunisce insieme crea una 'certificazione' e va alla ricerca di persone che credano alla storiella.
Saper fare è molto più complicato che prendere il pezzo di carta che dice che sai fare. Perché MOLTO il pezzo di carta - in quasi tutte le scuole - te lo danno solo perché hai frequentato o perché rispetti alcuni standard ‘formali ‘ di lavoro (fai le domandine scritte sul libro - ascolti le risposte e fai le domandine successive’, zero attenzione ai risultati).
3- Occorre studiare un modello di Coaching che FUNZIONA. Il Coaching non è tutto uguale, e non è il pezzo di carta A che ti rende migliore rispetto a chi ha il pezzo di carta B. I pezzi di carta nel Coaching sono tutti legalmente identici e hanno lo stesso valore. Quello che fa la differenza è A. Il modello che usi B. Come sai usarlo
4- Perché nel mondo reale della consulenza personale/Coaching quello che ti renderà un professionista è LAVORARE con le persone che ti sceglieranno con il proprio portafoglio, e cioè in base ai risultati che sei in grado di generare per loro, non per il pezzo di carta di cui non sanno niente e a cui non sono interessanti. Stampatelo bene in mente e ripeti con me: i clienti mi pagheranno SOLO per i risultati che sono in grado di generare per loro.
5- Esiste un grado non indifferente di millanteria nel mondo del Coaching. Ogni volta che senti frasi come
Noi siamo gli unici abilitati a fare Coaching in azienda...
Noi siamo i più titolati...
Noi ti diamo l’unico certificato che ti permette di...
Nelle aziende vogliono solo i Coach di questa parrocchia...
Devi sapere che PER CERTO sono sciocchezze, dette con il solo scopo di farci cascare qualcuno che per insicurezza o per paura ci crede. C’è invece una altra probabilità che proprio chi dice così proponga modelli/materiali/idee piuttosto datate e non più adatte a fare Coaching nella realtà odierna, molto più complessa di quella degli anni ’70 in cui il Coaching è nato.
La prova? i 'marchi' federativi e associativi di Coaching importati in Italia dagli USA negli USA li conoscono a malapena (basta fare una ricerca su Google Trends, non serve una laurea in fisica nucleare per verificarlo da soli).
6- Se non mi credi adesso ti renderai conto di quanto tutto questo sia vero quando esci dalla scuola. SARAI SOLO con le tue abilità e il tuo pezzo di carta. Se avrai strumenti spuntati ti renderai conto di andare inutilmente alla ricerca di clienti a cui non interessa minimamente quale inutile pezzo di carta hai e che non vogliono sentirsi dire le solite cose che hanno sentito da altri 10 coach che non hanno funzionato, ma vogliono idee fresche che li mettano in grado di vedere quello che non vedevano prima e di fare le cose che non facevano prima.
7- Chi sono io per dire tutto questo? Sono 20 anni che faccio questo lavoro, ho investito l’equivalente di un paio di appartamenti in centro per formarmi, vivo di questo facendo Coaching, formando Coach, insegnando e facendo Coaching in una business school italiana. E NESSUN cliente ha sempre e solo badato ai risultati che erano in grado di ottenere dopo il lavoro fatto insieme.
Ti dico anche che sono uno dei pochissimi italiani che potrebbe formare Coach con uno famosissimo ‘marchio internazionale’… e che non lo faccio perché secondo me quel marchio usa un modello di Coaching sorpassato e poco efficace.
Ho visto tutto (davvero tutto) quello che c’è nel settore, e ti invito ad iniziare ad osservare la differenza che c’è tra la fantasia e le mitologie.
Ti invito ad osservare i risultati e la realtà.
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