Come costruire e redigere un Curriculum Vitae e le regole base da seguire per la candidatura ad un lavoro
La prima cosa che si fa quando si vuole trovare un lavoro, è creare il proprio Curriculum Vitae. In molti, però, sottovalutano l'importanza del redigerlo nella maniera corretta. Io stesso appartenevo a questo gruppo, ma dopo aver mandato diversi curriculum e non aver mai ricevuto risposta, ho riveduto e corretto la mia strategia e trovato un lavoro in poco tempo! Ora che sono passato dall'altra parte della barricata e che di curriculum ne ricevo e ne scarto quotidianamente a decine, vado sempre più a confermare che la mia ultima strategia è indubbiamente migliore.
Il Curriculum Vitae rappresenta, in realtà, l'unico punto cardine sul quale verte la possibilità di essere assunto e l'unico modo in cui ci si può presentare ad un'azienda.
Ecco qualche consiglio per aumentare sensibilmente le possibilità di ottenere un colloquio lavorativo.
1- Non fare un Curriculum su Europass o similari.
La cosa più sbagliata è rivolgersi a servizi gratuiti quali, ad esempio, Europass. In molti casi l'impaginazione è pessima, i caratteri sono troppo piccoli o troppo grandi e, nel complesso, sono l'anti-estetica per eccellenza. Apri Word (o il programma di text editing che avete sul pc) e inizia a buttare giù qualche idea di quello che devi inserire: educazione, lingue parlate, esperienze pregresse, skill, corsi di formazione, passioni, ecc. Ora che hai qualche idea su cosa devi scrivere, racconta la storia della tua vita, ma non dilungarti troppo. Un Curriculum non deve essere un romanzo, ma dare l'idea di chi sei e cosa fai.
2- La lunghezza è essenziale
Un curriculum troppo corto non dice niente, uno troppo lungo, nel remoto caso in cui venga preso in considerazione, stanca chi lo legge e rende pesante la mail nella quale viene inviato. Una facciata di un foglio A4 è una lunghezza giusta: né troppo lunga, né troppo corta. Una facciata, inoltre, dà la possibilità di scrivere su due colonne senza perdere in leggibilità.
3- Scrivere in italiano!
A meno che non sia espressamente richiesto nell'annuncio di lavoro, il curriculum deve essere redatto in italiano. E' severamente vietato inerpicarsi nell'uso di lingue che non si padroneggiano alla perfezione. Usare inglesismi va bene, ma solo se necessari. Bisogna ricordare che per ogni inglesismo esiste la corretta traduzione in italiano. Se l'inglesismo è un termine tecnico, invece, bisogna assicurarsi di scriverlo nel modo corretto. Un altro punto da ricordare è che il plurale di un termine inglese, in italiano, non esiste. Skills, ad esempio, è errato, come benefits, websites, socials, ecc. Stessa cosa vale per gli acronimi. Se si è obbligati a scriverli, bisogna assicurarsi di sapere il loro significato e di scriverli correttamente. Ci vuole un attimo a passare da CMS (Content Management System) a CSM (Consiglio Superiore Magistratura). Ci può stare un errore di battitura, però, se si reitera l'errore, non è più una svista... è una brutta figura garantita!
4- Sviluppare una grafica che lo contraddistingua
Una volta che si è scritto qualche riga descrittiva su se stessi, è ora di pensare alla parte grafica. Il curriculum deve differenziarsi dalla massa e rimanere nella mente di chi lo guarda e lo legge. Io personalmente leggo più volentieri un curriculum che è colorato (colorato con gusto... non imbrattato) rispetto ad un foglio bianco dove il contenuto sembra buttato lì per dispetto o, peggio ancora, senza un filo logico. C'è un logo che ti raffigura? Usalo! Vuoi usare un grafico colorato per mostrare i livelli delle skill? Fallo! L'importante è che il foglio A4 dove si scrive venga movimentato. E' da ricordare, però, di avere sempre un filo logico e, soprattutto, buon gusto! Bisogna usare una palette di colori adeguata, un font che si addice alla stesura di un Curriculum, ecc. Ci sono molti modi gratuiti per creare grafiche particolari e personalizzate. Io personalmente mi sono affidato a www.canva.com per provare semplicemente il servizio e, posso garantirlo, è facile, veloce ed intuitivo.
5- La foto
E' bene sapere che la foto in un curriculum non è obbligatoria (a meno che non sia esplicitamente richiesta nell'annuncio). Nel caso si volesse inserire una propria foto bisogna seguire le seguenti regole:
- il candidato deve essere da solo e ben riconoscibile. NO foto di gruppo o dove il candidato è in lontananza;
- NO selfie. Va bene una foto fatta da un amico/parente/passante, ma non va bene un selfie. Ho ricevuto foto di persone con la testa deformata dall'obiettivo del cellulare o, peggio ancora, con la famigerata "duckface";
- evitare di ritagliare la propria figura nella fotografia se non si è in grado di usare Photoshop o similari almeno ad un livello buono;
- la foto deve essere chiara (ho ricevuto foto quasi totalmente nere fatte probabilmente in discoteca).
6- Creare copie diverse del Curriculum
Creare delle copie diversificate del proprio è utile per i casi in cui ci si vuole candidare per mansioni di tipologia differente. Una versione più "colorata" e ardita nella grafica si addice ad un ambito creativo, una più "monochrome" (non monocromatica, ma con le sfumature di una tonalità) e schematica è più adatta ad un lavoro analitico. Naturalmente anche il testo va modificato in questi casi, puntando di più sulle esperienze correlate alla tipologia di lavoro per il quale ci si candida. Si potrà, eventualmente, in sede di colloquio andare a mostrare tutte le esperienze fatte durante la carriera.
7- La candidatura
Una volta creato il curriculum si può passare alla candidatura vera e propria. Nel caso di questa tipologia di curriculum, la lettera di presentazione non è strettamente necessaria. Nelle righe biografiche, infatti, si dovrebbe aver riassunto tutto quello che andrebbe scritto nella lettera di presentazione. Lavori per i quali candidarsi ce ne saranno moltissimi, su moltissimi siti e aggregatori. Le cose fondamentali da ricordare sono le seguenti:
- non candidarsi MAI per un lavoro per il quale è richiesta esperienza se non si ha quella effettiva esperienza. Se io cerco un Esperto di Booking Aereo e tu hai fatto il camereiere, il gelataio, il barista e il commesso (con tutto il rispetto che ho per queste categorie), non sei sicuramente un Esperto di Booking Aereo (anche perché i voli che ti prenoti per le vacanze non vengono considerati esperienza). Purtroppo, in molti casi, le aziende non hanno più il tempo per formare da zero una risorsa;
- avere il buonsenso di candidarsi per una posizione che rispecchi la propria conoscenza nell'ambito del lavoro. Esempio: se io avessi solo esperienza nella pulizie delle camere di albergo, non mi candiderei come General Manager di un hotel, ma potrei candidarmi come responsabile del settore pulizia delle camere. Va bene il detto "Sky is the limit", ma non per questo bisogna candidarsi per posizioni da top manager se non si hanno le esperienze necessarie;
- segnarsi per quali posizioni in quali aziende ci si è candidati. In molti, infatti, mandano per la stessa posizione più di una candidatura semplicemente per il fatto che trovano lo stesso annuncio su piattaforme differenti. Questo fa notare a chi riceve la mail la disattenzione da parte del candidato.
Ho scoperto un "trucco" bonus nelle ultime settimane in cui ho aperto posizioni lavorative per l'azienda dalla quale sono stato assunto: i primi giorni dopo l'inserzione arriva di tutto (anche un centinaio di curriculum al giorno)... è meglio aspettare un paio di giorni almeno prima di mandare una candidatura. Se continuano ad arrivare mail con cv, il tempo dedicato per ogni curriculum scende drasticamente. Nei giorni successivi, quando il traffico si è ridotto, il tempo dedicato alla lettura di un curriculum cresce. Non bisogna aver paura che la candidatura venga chiusa repentinamente. Di solito, infatti, le ditte preferiscono tenere aperte le candidature e avere tanti buoni curriculum fra i quali scegliere.
Spero che questa piccola guida possa esservi utile!