COME FERMARE GLI EXTRACOMUNITARI.
COME FERMARE GLI EXTRACOMUNITARI.
L'intento e' quello di fermare la venuta di extracomunitari provenienti dall'Africa e di dare lavoro al mezzogiorno italico.
Capisco che l'intento e' cosi' velleitario che solo un millantatore o peggio uno non in grado di intendere puo' annunciare simili proposte pero' prego di seguirmi e poi, se si dovesse ritenere, alla fine del trattato, che la proposta non è realizzabile, considerare come carta straccia il trattato.
A un tiro di schioppo dal mezzogiorno italico (zona priva totalmente di possibilita' lavorative), vi si trova il Nord Africa con una popolazione di 209, 5 milioni di abitanti tra i quali si sono formate circa 80 milioni di famiglie medie.
Queste popolazioni, solo per sentito dire, non sanno cosa sia una lavatrice, una lavastoviglie, rubinetterie miscelatrici a temperature controllate, pompe dosatrici a portate microvariabili, cuoci vivande ad alta tecnologia, forno, condizionatore a 2 funzioni (apporto refrigerazione e calore), asciugacapelli, stiratura panni, igienizzante a vapore, macchina per preparazione caffe , ecc. Se dovessimo parzialmente aiutare tali popolazioni appartenenti al Marocco, Algeria , Tunisia, Libia, Egitto nella costruzione di caseggiati per famiglie corredate su quanto serve per supportare con energia green tutte le varie fasi domestiche siano esse manuali che automatiche, sono certo che nascerebbe, per nostra richiesta, un muro aleatorio, etereo, invisibile che si estenderebbe dall'Oceano Atlantico fino al mare Rosso in appoggio sul bagnasciuga marino mediterraneo con funzioni di freno per gli extracomunitari dalle nazioni affacciate al Mediterraneo o provenienti dal Sud Sahara. Pur essendo fittizio l'arresto, il muro avrà una funzione di gran lunga superiore rispetto a quanto è stato eseguito con il muro di Berlino.Il Fulcro all'ottenimento ad una fattibilità concreta nel supportare gratis et amore Dei le famiglie medie Nord africane per il disbrigo delle fasi domestiche è data dalla presenza del Sahara che si trova ad una spanna al confine sud dei 5 stati affacciati al mare. In tale deserto ci sono una media di 335 giornate soleggiate/y in grado di erogare una energia termica per 7 ore/gg. Oltre a questo vantaggio occorre sapere che nelle totali primarie Utenze, quella che richiede in Italia, così come nel resto del mondo intero, una quantità di energia la più alta in assoluto tra le tutte Utenze primarie è quella che viene consumata per il disbrigo giornaliero delle fasi domestiche. In Italia, il 35,7% della totale richiesta annuale di energia elettrica viene assorbita dalle 19 milioni di famiglie medie italiane. La sommatoria delle fonti generatrici italiane di E.E. viene così suddivisa: 180,7 TWh/y è prodotta dai siti termoelettrici, 34,0 TWh/y viene importata dalla Francia e dalla Svizzera, 44,8 TWh/y proviene dai siti idroelettrici (circa il 50% di tutta l'energia green), il 5,8 TWh/y viene data dai siti geotermici, il 14,7 TWh/y viene prodotta da sistemi eolici, il 24,7 TWh/y da sistemi fotovoltaici. Totale di 304,7 TWh/y.Qui nasce la più eclatante incongruenza dovuta che il vapore saturo secco dei siti termoelettrici che attiva le turbine con in esse calettate i generatori elettrici, non ha alcuna possibilità di flessibilità ed inoltre (ai mali seguono ulteriori mali) non vi è alcuna possibilità di accumulare l'energia elettrica per il motivo di trovarsi in a.,c. Per mancanza di un accumulo energetico, posso assicurare che un sito termoelettrico produce, per supportare il fabbisogno domestico di una famiglia media italiana per il disbrigo delle fasi domestiche, una quantità di energia che è pari al 57% in più rispetto a quella usata dalla famiglia per usi domestici. Per ulteriore sproporzionato utile da incrementare a tali siti, si è tentato di sopperire la mancanza di accumulo energetico con il cosi detto accumulo grid (energia ricavata dal fotovoltaico che, non poteva essere che un sonoro fallimento (vedere l'enorme distesa di pannelli fotovoltaici accanto alla centrale termoelettrica a combustione carbone di fiume Santo (Porto Torres Sardegna) posta accanto al sito termoelettrico in stato attuale di totale disuso.
Più ne hai e più ne metti, non è finita, occorre sapere che per l'87% dell'energia consumata per usi domestici è una pura energia termica apportando conseguentemente che da una energia termica viene prodotta energia elettrica la quale, dopo fasi intermedie (innalzamento tensione, perdite per effetto joule durante trasporto energetico,, ritorno alla tensione nominale,), dopo avere raggiunto l'abitazione, avviene un nuovo ritorno ad energia termica (ad ogni trasformazione energetica vi sarà sempre una sostanziale perdita). Un concentratore parabolico solare da 1 mq installato sul bordo del Sahara inclinato rispetto all'Orizzonte di gradi pari a quelli della latitudine del luogo di installazione meno 10 gradi e confinante con i 5 stati Nord Africani bagnati dal Mediterraneo, è in grado di erogare una energia nell'unità di tempo, una media, nell'arco dI 1 anno, pari a 0,53 kW. corrispondente a 0,127 Cal. Avendo il complesso un sistema per inseguire il sole in orizzontale per essere in galleggiamento in un piccolo bacino idrico (attrito quasi inesistente) e per surriscaldamento di un attrezzo ad imbuto appiattito in alluminio anodizzato a colorazione grigio scuro in grado di surriscaldarsi con il sole emettendo aria calda in ascesa che dall'uscita ristretta dell'imbuto invaderà lamine atte a far ruotare il complesso in senso orario fino a quando il sensore a fibra ottica rileverà nuova presenza di piena luminosità. Non appena la fibra ottica non rileverà più presenza di luminosità, il PLC darà un input per riattivare le lamine con aria calda al fine di riavere un nuovo ciclo attivo. Con tale sistema , la parabola inseguirà il sole in orizzontale apportando che lo 0,53 kW salirà del più 17% = 0,62 kW = 0,155 Cal.
il sistema produttivo del vettore termico acqua potabile alla temperaratura di 65 °C e operativi 60 °C opererà per 7 ore giornaliere (dalle ore 9,30 alle ore 16,30) genererà una energia di 4,34 kWh/gg corrispondenti ad una unità di potenza paria a: 1,04 Cal/h. L'opera inedita contempla nel suo totale insieme, il produrre con 2 concentratori parabolici in grado di produrre il primo un vettore termico acqua potabile alla temperatura di 65°C ed il secondo un vettore termico alla temperatura di 300°C. entrambi i vettori saranno in grado di attivare per l'87% le varie fasi domestiche di una famiglia media.
In aggiunta ai 2 sopra riportati generatori verrà installato una nuova parabola con propria caldaia sul fuoco al fine di generare vapore saturo secco alla temperatura di 374°C avente lo scopo di attivare una turbina con calettato un generatore elettrico per sostenere la irrisoria mancanza di energia, il 13% dell'intera richiesta di una famiglia media italiana con l'aggiunta di una ulteriore e insignificante energia elettrica per PLC, Elettrovalvole, sollevatore panni, sensori ecc.
Per non compromettere la possibilità di brevettare l'innovativa, per il momento verrà riportato il sistema sul come produrre il vettore termico H2O potabile alla temperatura di 65 °C e in quantità pari a 60 litri nell'arco di 25200 secondi giornalieri al fine di ottenere il funzionamento giornaliero della lavastoviglie (new design) con 25 litri di acqua calda, 31 litri di acqua calda da usare il giorno dopo per: eventualmente riempire alcune stoviglie per cuocere le vivande, per pulizia personale mattutina, per pulizia verdura e frutta, per pulizia e quant'altro abitazione e 4 litri/gg di acqua calda da conservare nell'accumulo ogni giorno e per 7 giorni per l'operatività settimanale della lavatrice.
descrizione della parabola per H20 potabile a 65°C
Per soddisfare le operatività domestiche di una famiglia media delle 5 nazioni del Nord Africa con il vettore termico H2O potabile a 65°C, e sufficiente avere una superficie di una parabola ricoperta da specchi da 1 mq avente un diametro pari a diametro= V 1/0,785 =1,13 x 0,9 =1 m
la parabola sarà corredata da un bollitore assiemato sul fuoco della parabola, avrà la funzione di raccogliere i raggi solari concentrati allo scopo finale di riscaldare l'acqua potabile in esso contenuta nel bollitore a 65°C. Il bollitore posto sul fuoco della parabola verrà eseguito in porcellana sinterizzata ed avrà una geometria cilindrica. Sugli estremi del cilindro ed in corrispondenza dell'asse primario del cilindro verranno ricavati 2 fori dai quali verrà inserito un cilindro in Ottone all'Alluminio sinterizzato con gli estremi filettati . 2 settori in Ottone all'Alluminio non sinterizzati con filettatura femmina e a conformazione concava brunita verso l'esterno verranno avvitati con l'intermezzo 2 guarnizioni alle 2 filettature maschio dell'inserto sinterizzato che avrà la funzione di scambiatore di calore e di accumulo energetico. Le caratteristiche dell'inserto postoall'interno della calodaia con proprio asse in perfetta sovrapponibilità all'asse della caldaia con funzioni di scambiatore di calore e di accumulo energetico viene ricavato da un composto di 77,5% rame, 2,0% argento, 20% zinco, punto di fusione 935°C, peso specifico 8,3 kg/dmc, calore specifico 0,9 Cal/kg C° conduttività termica 100W/mC°.
Entrambe le 2 filettature femmine ricavate nella porcellana verranno ricoperte,tramite processo evaporazione, in materiale politetrafluoroetilene per non compromettere l'ermeticità del bollitore per dilatazioni termiche. Le coppe esterne al bollitore verrranno brunite per migliorare l'assorbimento del calore (corpo nero = 1, ideale specchio = 0). Il bollitore conterrà una quantità d'acqua che occuperà totalmente il volume interno del bollitore e penetrerà totalmente nelle porosità dell'Ottone all'Alluminio (la lega in granuli che verranno legati insieme tramite pressione in una matrice con acido salicilico) saranno piuttosto grandi, 3 - 4 mesh. Mentre una coppa brunita si troverà esattamente sul fuoco della parabola in modo da raccogliere totalmente i raggi solari , quella in opposizione, avrà lo scopo di riscaldare l'acqua potabile all'interno della caldaia tramite dardo ottenuto dalla combustione di una miscela di Idrogeno, Ossigeno, Azoto che entrerà automaticamente in funzione con sole assente. Il bollitore così come l'ugello per il dardo ottenuto dalla combustione idrogeno, saranno racchiusi in una sfera in quarzo altamente trasparente; tra il bollitore e la sfera verrà creato vuoto spinto. Il bollitore sarà corredato da una tubazione con relativa elettrovalvola atta a riempire con acqua potabile proveniente dall'acquedotto, da altra tubazione per l'evacuazione dell'acqua potabile quando avrà raggiunto la temperatura di 65°C da condurre all'accumulo. All'interno del bollitore verranno installati il sensore di livello e il termostato. Per un periodo di soleggiamento attivo di 7 ore corrispondenti a 25200 secondi, occorrerà considerare il sistema produttivo terminerà il totale lavoro in 15 fasi (fabbisogno vettore termico H20 = 60 litri che fratto 15 = 4 litri mentre il periodo di ogni fase produttiva sarà di 25200/15 = 1680 secondi). Tenere costante il tempo di ogni fase è del tutto teorico per la semplice ragione che la quantità energetica erogata dalla parabola non sarà costante. Sarà il PLC (programmable Logic Controller) che con l'input del termostato indicante 65°C, aprirà l'elettrovalvola per evacuare, con la pompa dosatrice, i 4 litri d'acqua di ogni fase e alla temperatura di 65°C verso l'accumulo.
processo di base
La quantità di acqua prelevata dall'acquedotto e inserita in ragione di 4 litri presenterà una temperatura di base pari a 20°C, il peso specifico sarà di 1 kg/dmc mentre il calore specifico sarà di 1 Cal/kg C°. Lo scambiatore di calore e captante energetico presenterà un peso di poco superiore a quello dell'acqua = 4,45 kg e il calore specifico sarà pari a 0,9 Cal/kg C°. Le quantità di Calorie dei 2 elementi saranno esattamente equivalenti = 260 Cal. Secondo quanto riportato il mix di 4 kg d'acqua e 4,45 kg del sinterizzato alla temperatura di 65°C presenteranno un calore specifico di 0,9467 Cal/kg C°. Come prima cosa consideriamo, all'inizio operativo, di avere portato a regime la temperatura operativa dello scambiatore di calore (65°C) con il sistema della combustione idrogeno o avviando il sistema dalle ore 8,00 alle 9,30 con il bollitore privo di acqua. Con l'entrata dell'acqua potabile a portata costante e alla temperatura di 20 C ° nel bollitore avverrà uno scambio termico tale che i due elementi si troveranno a temperature equivalenti (42,5°C) la quale con un calore specifico del mix pari a 0,9467 troveremo quante calorie occorreranno affinché i 2 elementi raggiungeranno ala temperatura di 65°C. Quantità di calorie che la parabola dovrà erogare sarà data da 8,45 (peso acqua + peso sinterizzato) x 0.9467 x (65 - 42,5) = 180 Cal che per 15 steps = 2700 Cal che per scambio e dispersione diverranno 3600 Cal (75%) contro una erogazione di una parabola da 1mq di superficie che per per 7 ore di soleggiamento erogherà 1,04 Cal/h =3744 Cal.
Tutti i termodomestici e corollari: lavatrice, lavastoviglie, rubinetteria a temperature controllate, tubazioni per olio diatermico alla temperatura di 300°C, tubature per acqua potabile, cuoci vivande, condizionatore con 2 funzioni, preparazione caffé, stiratura panni, igienizzante a vapore, forno, pannelli luminescenti con la sola tensione da applicare al soffitto, ecc, sono stati già disegnati con autocad.
Secondo quanto riportato su Facebook e su Linkedin si riporta un nuovo aggiornamento che è sempre parte dell'Opera inedita: "Come fermare gli extracomunitari". La sola differenza tra il sopra riportato argomento ed il nuovo in fase di stesura è dato che il vettore termico ricavato dal sole non sarà acqua potabile alla temperatura di 65°C ma olio diatermico alla temperatura di 300°C. Il sistema produttivo di questo ultimo processualmente è identico a quello per produrre acqua calda tranne che la parabola si presenterà con un diametro di circa 2 m e che , mentre l'acqua dopo il lavoro compiuto verrà evacuata a disperdere, l'olio diatermico verrà recuperato per riciclarsi. L'accumulo primario (raccolta olio caldo proveniente dalla caldaia della parabola, verrà eseguito in quarzo il quale sarà, avvolto da un nuovo contenitore in acciaio con il 30% di Nichel (dilatazione termica quasi inesistente e conduttività termica 10,5 W/m°C). Tra la guaina esterna e quella in quarzo vi sarà vuoto spinto. il secondo accumulo (raccolta olio diatermico che avrà compiuto il proprio lavoro) sarà identico al precedente.
Molteplici saranno le utenze supportate dall'olio. Verrà riportata una delle più importanti tralasciando la descrizione delle rimanenti per non compromettere la brevettabilità. L'utenza considerata sarà il cuoci vivande che avrà il compito di portare a giusta cottura le vivande da consumarsi per la colazione, pranzo e cena.
La prima zona di cottura avrà una nominale di 1,2 kW, la seconda 0,8 kW, la terza 0,7 kW e l'ultima 0,5 kW. Il cuoci vivande avrà la possibilità di funzionare solo se la potenza nominale in fase lavorativa sarà uguale o inferiore a 2 kW. Esempio: se dovessimo avere bisogno di fare funzionare la prima e la seconda zona di cottura, la terza e la quarta non potranno operare; se si dovesse avere bisogno di fare funzionare la seconda, la terza e la quarta zona di cottura, la prima non potrà essere attivata. Tutte le varie energie nominali ottenute nel tempo unitario, potranno variare di intensità agendo sulla portata dell'olio che verrà spostato tramite una pompa dosatrice (new design) che eseguirà il ciclonel tempo di un secondo; il movimento rettilineo dell'attivatore (stantuffo) pompa sarà ottenuto tramite il contatto di questo con la superficie esterna di una camma. La pompa verrà assemblata su una slitta ad avanzamento manuale e micrometrico così da contattare lo stantuffo a piacimento tratti di superfici esterne della camma variando conseguentemente la portata dell'olio.
Ogni zona di cottura avrà un proprio set di batteria da cucina, le stoviglie avranno tutte indistintamente lo stesso diametro mentre l'altezza di queste potrà variare. Esse saranno in alluminio con all'interno una ricopertura in polietrafluoroetilene ottenuto con il processo di evaporazione. La stoviglia assemblata sulla propria superficie attiva del cuoci vivande verrà racchiusa quasi a contatto con la superficie esterna della stoviglia da un cilindro in vetro Pirex che potrà spostarsi manualmente in altezza a secondo dell'altezza della della stoviglia, un unico coperchio sempre in vetro pirex sarà di corredo ad ogni punto di cottura, esso invaderà il cilindro coibentante in vetro pirex e si aggancerà alla circonferenza superiore della stoviglia agevolando sia il posizionamento che l'estrazione della stoviglia dal piano cottura (le stoviglie saranno prive di manico).
Essenzialmente i 4 piani cottura saranno in porcellana sinterizzata ed avranno una geometria a vista circolare di diametro equivalente a quelle delle proprie stoviglie. Durante la compattazione in una adeguata matrice dei granuli di porcellana legati tra loro da acido salicilico, oltre alla forma circolare del piano e di spessore adeguato, verrà creata una scanalatura elicoidale e avente una sezione trasversale quadrata da 4 mm x 4 mm in modo che possa perfettamente alloggiare una tubazione in argento a sezione trasversale quadrata da 4 mm x 4 mm e avente all'interno un passaggio olio diatermico avente come sezione trasversale 2 mm x 2mm = 4 mmq. Dopo la presinterizzazione per eliminare parte del legame granuli e per mantenere costante le dimensioni originarie ricavate con la pressatura, verrà eseguita la sinterizzazione.
Conoscendo la potenza nominale di ciascun piano cottura e con la conoscenza delle caratteristiche tecniche dell'olio diatermico (Densità a 300°C = 0,875 kg/dmc, Calore Specifico a 300°C 0,6 Cal/kg C°, 1 kg di olio diatermico = 1,143 dmc) possiamo ricavare quale lunghezza dovrà avere la scanalatura in ciascun piano cottura.:
Piano cottura da 1,2 kW pari a Cal 0,288, 0,288 Cal = kg x 0,6 x 290 °C da cui kg = 0,288/174 = 0,001655 Kg = 0,00189 dmc = 1,890 cmc = 1890 mmc che fratto 4 mmq, L= 472,5 mm.
Piano cottura da 0,8 KW pari a Cal 0,192 0,192 Cal = kg x 0,6 x 290 °C da cui kg = 0,192/174 = 0,00110 kg = 0'0012573 dmc = 1,2573 cmc = 1257,3 mmc che fratto 4mmq L=314,33 mm.
Piano cottura da 0,7 KW pari a Cal 0,168 0,168 Cal = kg x 0,6 x 290 °C da cui kg = 0,168/174 = 0,0009655 kg = 0,00110 dmc = 1,1 cmc = 1103,5mm c che fratto 4mmq L= 276 mm.
Piano cottura da 0,5 KW pari a Cal 0,12 0,12 Cal = kg x 0,6 x 290 °C da cui kg = 0,12/174 = 0,0006896kg = 0,0007882 dmc = 0,788,2 cmc = 788,2/4 che fratto 4mmq L=197 mm.
Terminato l'assemblaggio delle varie condotte in argento sui rispettivi piani circolari in porcellana sinterizzata, sulla zona a vista (in evidenza tubazione a conformazione elicoidale) verrà spruzzato rame fuso (1083 °C) in modo da ricoprire uniformemente la superficie della porcellana con uno spessore di circa 3 mm che sarà, in seguito, lucidato a specchio raggiungendo uno spessore del rame non superiore ai 2 mm. L'operatività verrà completata depositando in bagno elettrolitico sul rame uno strato di cromo di spessore non superiore ai 2 - 3 micron/m.
In aggiunta a quanto sopra riportato, per ottenere maggiore credibilità su quanto fino ad ora riportato, si desidera descrivere sia pure in succinto per non compromettere la brevettabilità, il termodomestico lavatrice che dovrà essere supportato da acqua potabile calda alla massima temperatuira di 60°C proveniente dall'accumulo o con temperature inferiori miscelando l'acqua calda con quella proveniente dall'acquedotto.
Il complesso sarà eseguito in materiale termoplastico al fine non sottrarre la temperatura di lavaggio panni avente come massimo 60°C.
Il termodomestico sarà formato da tre parti primarie; le prime 2 sovrapponibili verranno ricavate per stampaggio con materiale Termoplastico (Polietere Etere Chetone o PEEK) ISO 1935/2004 EL 2023/2006 ad elevate caratteristiche meccaniche, resistente fino alle temperatura di 300 °C sia pure non continuative e non contaminabile se viene a contatto con qualsiasi alimento. la terza parte sarà costituita da materiale in quarzo ad elevata trasparenza con funzioni di coperchio e di reattività nel periodo relativo ad eliminazione acqua dai panni i quali saranno trascinati linearmente e in alternanza in senso ascendente e discedente. Nei momenti in cui i panni impregnati da acqua saponosa o da acqua pura potabile abbisognano di essere privi di umidità pesante, il cestello a base concava e in materiale termoindurente corredato da una rete di materiale PEEK per trattenere i panni da lavare, si sposterà verso l'alto in modo che la propria concavità forzatamente entrerà in contatto con la parte convessa del coperchio così da sottrarre l'acqua dai panni per strizzatura. Per quanto riportato il sistema centrifugo in dotazione a tutte le attuali lavatrici non esisterà apportando una notevole positività (drastica diminuzione della massa, aumento della resistenza meccanica, inesistenza della attuale sottrazione della temperatura dell'acqua per assenza di parti metalliche, ecc.).
la parte inferiore in PEEK con relativo sportello in grado se aperto, di eliminare la tensione elettrica nell'interno, conterrà il PLC e altre parti di servizio tra i quali il motore elettrico in grado di far ruotare un asse in acciaio inox che si si svilupperà anche nella parte superiore del termodomestico divenendo vite senza fine allo scopo di azionare il cestello porta panni nella parte superiore (zona lavaggio). La perfetta pulizia dei panni sarà dovuta sia per la movimentazione rettilinea e in alternanza del cestello, sia per la presenza in acqua di un vibratore che agevolerà lo scopo del termodomestico.
Desidero completare l'opera , prima di divulgare, di descrivere un altro termodomestico di vitale importranza che viene impiegato nel gruppo delle attività domestiche quale quello di rendere la temperatura ambientale domestica sia nel periodo invernale e inizio primavera che nel periodo estivo. Ciò verrà eseguito in un secondo momento, per adesso mi preme fare la così detta porova del nove quando ho asserito che un metro quadro di pannello fotovoltaico attivo e assemblato nelle migliori condizioni, non è in grado di erogare una energia giornaliera nell'unità di tempo superiore a 0,015 Cal, mentre un metro quadro di captante solare a geometria parabolica e riflettente sul fuoco è in grado di erogare una energia solare nell'unità di tempo di 0,15 Cal (10 volte superiore al similare captante fotovoltaico).
Una famiglia media italiana formata da una media di 2,6 persone, secondo quanto già riportato per supportare tutte le varie operatività domestiche manuali che automatiche o semiautomatiche è in grado di essere totalmente energeticamente indipendente se sarà in possesso di una parabola di superficie pari ad 1 mq in grado di erogare, nelle 6 ore giornaliere di soleggiamento, una quantità di acqua potabile di 60 litri alla temperatura di 65°C produttivi e 60°C operativi . Di possedere una parabola da 1,85 mq in grado di erogare nelle 6 ore giornaliere di soleggiamento (dalle ore 10,00 alle ore 16,00) il vettore termico olio diatertmico alla temperatura di 300°C, ed in fine di possedere una parabola da 0,75 mq di superficie captante e riflettente in grado di produrre vapore3 saturo secco alla temperatura di 374 °C per movimkentare una turbina alla quale verrà colettato un geeratore elettrico per ottenere la rimanente energia elettrica per divenire al 100% indipendente e per supportare le esigenze dei corollari dell'intero impianto (PLC, POMPE DOSATRICI, MOTORE PER MOVIMENTARE I PANNI NELLA LAVATICE, FAN PER EROGARE ARIA CALDA O FRESCA NEL CONDIZIONATORE, SENSORI8 ECC.).
Tutte e tre le parabole varranno assemblate in unica struttura che si eleverà in altezza e che sarà in grado di ruotare in senso orario per inseguire il sole dalle ore 10,00 alle ore 16,00.
Tutta la struttura occuperà uno spazio, se assemblata sul tetto di una abitazione singola o sul tetto di un condominio pari a 4 mq contro i 45 mq di captante fotovoltaico in grado di rendere energeticamente indipendente una famiglia media italiana per esigenze domestiche senza avere conteggiato il cuoci vivande e che sta a dimostrare che la variabile di superficie occupata a favore dell'energia termica è superiore di circa 10 volte.
Non voglio dilungarmi su altre positività , mi preme fare presente però, che l'accumulo energetico per il termico avrà una vita infinita e un costo alquanto ridotto rispetto a quello richiesto dal fotovoltaico.
La più eclatante positività però, sarà che il tutto, per i 19 milioni di famiglie italiane e le infinità di famiglie del Nord Africa, verrà costruito in Sicilia e in Sardegna mentre le batterie e il silicio entreranno in Italia provenedo da Thaiwan e dalla Cina.