COME GESTIRE PATRIMONIO E INVESTIMENTI IN SCENARI INCERTI - SPUNTI PRATICI
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COME GESTIRE PATRIMONIO E INVESTIMENTI IN SCENARI INCERTI - SPUNTI PRATICI

Stai per leggere alcune considerazioni sulla gestione dei rischi in ambito patrimoniale. Se ti interessa approfondire il tema con una introduzione teorica, vai al link SPUNTI TEORICI - GESTIRE LE MINACCE E COGLIERE LE OPPORTUNITÀ

SPUNTI PRATICI: LA MAPPATURA DEI RISCHI PER IL PATRIMONIO

Per affrontare con serenità il proprio futuro patrimoniale occorre cambiare approccio. Accogliere l’incertezza senza esserne travolti e senza pretendere un controllo assoluto.

L’aspetto fondamentale per impostare una strategia di valorizzazione nel tempo del proprio patrimonio è fare chiarezza in sé stessi. Questa è la conclusione degli spunti teorici. In uno scenario di incertezza occorre affidarsi a un processo personalizzato per:

  • fare chiarezza sui propri obiettivi
  • conoscere i rischi ed essere consapevole di opportunità e minacce
  • accogliere l’incertezza
  • elaborare una strategia per raggiungere i propri obiettivi che tenga conto di tale incertezza


I rischi patrimoniali: conoscerli per gestirli

Negli spunti teorici sono state trattate le opzioni di gestione del rischio (Evitare, Accettare, Trasferire, Mitigare), ora è il momento di capire conoscere minacce e opportunità correlate al patrimonio familiare e decidere come gestire – nell’ambito della propria specificità – questi rischi. Ecco i principali classificati in due aree.

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Area Patrimonio e Investimenti:

  1. Rischio volatilità del prezzo degli strumenti
  2. Rischio liquidità e liquidabilità degli strumenti
  3. Rischio concentrazione
  4. Rischio inflazione

Area Pianificazione e Scenario Futuro:

  1. Rischio eventi accidentali
  2. Rischio trattamento fiscale
  3. Rischio sostenibilità del tenore di vita
  4. Rischio evoluzioni familiari
  5. Rischio sistemico (crisi estesa e profonda del mercato dei capitali)

Ognuno di questi rischi può rappresentare, nella specifica situazione patrimoniale e familiare, opportunità e minacce, talvolta ben identificabili, talvolta di tipo più generico.

La tabella qui sotto elenca i rischi identificati e ne analizza il lato negativo della medaglia, cioè la minaccia che rappresentano per la protezione ed evoluzione del patrimonio. Per ogni minaccia viene indicata - come azione principale - la via che nella nostra esperienza viene percorsa per gestirla al meglio. Segue una rapida descrizione della principale modalità di applicazione. L’ultima colonna propone un approccio alternativo o di secondo livello.

Mappatura dei rischi by Luca Lupotto

Come detto la tabella si concentra sulle minacce; alcuni rischi, come ad esempio gli eventi accidentali o il rischio sistemico, sono essenzialmente considerati nella sola accezione negativa. Esistono però alcuni rischi che più di altri possono essere valutati, in fase di pianificazione patrimoniale, come opportunità da cogliere. Ad esempio:

  • La volatilità degli investimenti può essere sfruttata per opportunità di trading quando uno specifico strumento abbia avuto un andamento estremamente positivo e, in coerenza di strategia, possa essere venduto e sostituito da un altro caratterizzato da migliori condizioni.
  • La concentrazione di quote rilevanti di patrimonio su pochi strumenti espone a un rischio di incremento di valore relativamente elevato quando uno di questi abbia un andamento estremamente positivo. Non esistendo sfere divinatorie per trovare il “titolo da comprare” senza esporsi ad una minaccia, una scelta per cogliere questa opportunità esiste quando si opera direttamente e si ha una reale influenza sulle potenzialità di una iniziativa o società, tipicamente nel caso di un imprenditore che investe nella propria azienda.
  • Accettando l’inflazione, si accettano anche gli impatti positivi di uno scenario di deflazione, quando i prezzi dei beni di consumo calano e il tenore di vita ne può beneficiare; gli impatti si invertono considerando invece la presenza di redditi da lavoro.
  • Sulle opportunità di un miglior trattamento fiscale, verrebbe da commentare che le speranze sono vane. Sono comunque difficili da anticipare e possono portare a soluzioni temporanee, solitamente legate più alla tassazione personale rispetto ai capitali.
  • Tenore di vita: sembra strano, ma spesso rileviamo che le spese familiari prospettiche in fase di pianificazione vengono sovrastimate. Questo può significare avere più denaro a disposizione per il futuro.
  • Evoluzioni familiari: un figlio che si rende indipendente prima del previsto, una donazione inaspettata, un immobile non più necessario alla famiglia utile a generare liquidità o reddito aggiuntivo: in questi casi poca pianificazione, ma una sorpresa gradita.


Una mappatura integrata personalizzata di rischi e costi

La tabella sopra riportata identifica diverse tipologie di “rischi patrimoniali” che possono coesistere nelle situazioni patrimoniali specifiche. Grazie all’utilizzo di tattiche di mitigazione del rischio si può operare una ottimizzazione di base.

La gestione dei rischi in ambito patrimoniale non è però la mera applicazione di regole predefinite, considerando che:

  • La propensione al rischio è soggettiva; viene rilevata obbligatoriamente nella consulenza in materia di investimenti, ed è opportuno rilevarla con attenzione anche per una pianificazione sul patrimonio complessivo.
  • Sono soggettive – come scritto negli spunti teorici – anche la percezione dell’impatto, il differente peso relativo dato a opportunità e minacce, lo stato emotivo con cui si vive la probabilità del verificarsi del rischio.
  • La magnitudine della minaccia in proporzione al patrimonio complessivo è un ulteriore fattore da considerare: concentrarsi sui soli rischi che il proprio interlocutore conosce bene e sui quali sa fornire consulenza, tralasciandone altri ritenuti minori ma che a posteriori possono determinare future perdite, mancati guadagni o costi extra, potrebbe avere impatto rilevante sul patrimonio e anche sulla serenità familiare.
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Per questo motivo il primo passo nella pianificazione patrimoniale dovrebbe sempre essere una panoramica completa e accurata di tutte le componenti patrimoniali attuali e una mappatura dei rischi ad esse correlati.

Solo a quel punto sarà possibile decidere quali contromisure prendere, includendo nella valutazione i costi di tipo sia monetario sia psicologico. Facendosi guidare dagli obiettivi di lungo periodo, senza dimenticare di “accogliere l’incertezza”.


In ALFA SCF, per evidenziare la necessità di questo processo, abbiamo sviluppato un servizio chiamato Check-up Triangolo Patrimoniale.

Sono previste attività di raccolta di tutte le informazioni sul patrimonio individuale e/o familiare, sul quadro reddituale, di esigenze ed obiettivi di vita, e sullo scopo del patrimonio.

Uno degli output forniti è un documento che in forma sia testuale sia visuale permette di prendere consapevolezza sui propri specifici rischi patrimoniali e di impostare delle azioni di miglioramento per vivere il presente più sereni.

Luca Lupotto

Consulente Finanziario Indipendente @ALFA SCF | Money Planner | Affianco investitori a creare e seguire un piano su misura per il patrimonio familiare

5 anni

Una evoluzione del presente articolo, rielaborata per includere parte degli spunti teorici, è stata pubblicata sul sito di ALFA SCF a questo link https://www.alfaconsulenza.it/2019/06/la-mappatura-dei-rischi-elemento-chiave-della-tua-serenita-patrimoniale/

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