COME INVESTIRE OGGI
Siamo in una situazione dei mercati finanziari molto particolare:
- MERCATO DELLE OBBLIGAZIONI: il RISK FREE offre interessi zero o addirittura negativi. Siamo arrivati a questa insolita situazione per l’effetto del QE ("Quantitative Easing") prima in USA e poi in Europa: ora, dopo diversi anni, sembra che stiamo uscendo dalla crisi e quindi si parla di rialzare i tassi di interesse (“tapering”) sia in USA che in Europa. Il problema è che quando i tassi di interesse iniziano a salire, i corsi delle obbligazioni scendono, cioè il valore di mercato delle obbligazioni a tasso fisso comprate oggi tra un anno o due potrebbe essere più basso, con una potenziale perdita in conto capitale, tanto più grande quanto più lunghe sono le obbligazioni che si possiedono. In questa particolare situazione di mercato i fondi obbligazionari sono poco efficienti, perché a fronte di un rendimento bassissimo e spesso negativo delle obbligazioni, aggiungono anche i costi dei fondi di investimento. Spesso per cercare un rendimento positivo investono in obbligazioni ad altissimo rischio…
- MERCATO AZIONARIO: praticamente dal 2008 (quasi 10 anni) che le azioni salgono, con alcuni mercati che sono arrivati a livelli altissimi. Perciò la volatilità potrebbe aumentare a breve, rendendo inutile il comportamento da cassettista (cioè chi compra le azioni e le mantiene per tanto tempo). Certo in alcune aziende c’è molto valore e molto spesso i dividendi azionari sono molto superiori alle cedole pagate dalle stesse aziende sulle loro emissioni obbligazionarie. Ma comunque la volatilità può salire e bisogna essere abituati per sopportare salite e discese di prezzo delle azioni. Quando investiamo in titoli o in fondi azionari ci sentiamo dire che per avere un rendimento positivo bisogna aspettare un periodo che prima era di 3 anni, poi è diventato di cinque ed oggi? Alcuni titoli azionari sono ancora negativi dopo 3, 5 o più anni, forse la soluzione non è (solo) allungare l’orizzonte temporale…
QUALE OBIETTIVO PER UN INVESTITORE?
- PRIMO OBIETTIVO: NON PERDERE
Il primo obiettivo di un investitore è sicuramente la protezione e la difesa del patrimonio: bisogna assolutamente evitare “default”,”bail-in”,”burden-sharing”, tutti termini inglesi che in sostanza significano la perdita totale o parziale dei soldi investiti , a causa del dissesto finanziario dell’emittente.
I principali rimedi preventivi sono due:
1) DIVERSIFICAZIONE, il massimo della diversificazione si ottiene con prodotti di risparmio gestito, fondi, gestioni patrimoniali, polizze etc., perché al loro interno gli investimenti sono effettivamente molto frazionati e diversificati.
2) SEGREGAZIONE PATRIMONIALE, che vuol dire separare il patrimonio investito dal patrimonio di chi lo gestisce: per legge in Italia è garantita sui prodotti di risparmio gestito come le gestioni patrimoniali, i fondi di investimento etc... che devono essere depositati su una Banca diversa rispetto a chi li gestisce (cd Banca Depositaria). Ciò perché se la vostra Banca fallisce gli investimenti sono depositati su una banca diversa.
Io comunque consiglio di SEPARARE LA BANCA CHE GESTISCE IL CONTO CORRENTE DA CHI SEGUE I VOSTRI INVESTIMENTI, sono due lavori totalmente diversi e per seguire bene gli investimenti occorre una grande preparazione, competenza ed assenza di conflitti di interesse!
- SECONDO OBIETTIVO: OTTENERE UN RENDIMENTO ACCETTABILE
Dobbiamo capire qual è un livello di rendimento adeguato che ci aspettiamo dai nostri investimenti, tenuto presente che:
- il free-risk oggi in Europa rende zero;
- ad un obiettivo di rendimento più alto corrisponde un livello di volatilità e di rischio più alti.
DUE STILI DI INVESTIMENTO “total return” o “value”
Una volta definito il nostro obiettivo di rendimento, definiamo anche come vogliamo arrivarci , cioè capiamo quale stile di investimento è più adatto a noi ed ai nostri obiettivi.
- stile di investimento “Total Return”. Questo termine inglese vuol dire che l’obiettivo della gestione è quello di FAR GUADAGNARE l’investitore ogni anno, in qualsiasi condizione di mercato. Di conseguenza le scelte di investimento sono improntate a cogliere le opportunità che si presentano nei momenti “buoni” dei mercati finanziari, proteggere velocemente i portafogli nei momenti “cattivi”. Non è facile, ma con attenzione quotidiana all’evolversi dei mercati si cerca di costruire giorno dopo giorno un rendimento sempre positivo a fine anno per il cliente. I risultati ovviamente non sono garantiti, ma ci sono ottimi gestori di portafoglio che offrono prodotti validi.
- Lo stile di investimento VALUE: basato sul valore effettivo, privilegia la scelta di investimenti tramite analisi dei fondamentali di una società: seleziona azioni di società sottovalutate dal mercato, aventi prezzi bassi rispetto agli utili, i dividendi e al valore contabile della stessa azienda. In sintesi vuol dire comprare azioni solide e tenerle in portafoglio senza preoccuparsi troppo di eventuali variazioni di prezzo: nel lunghissimo periodo rende molto di più rispetto ad un investimento di tipo TOTAL RETURN, ma espone il cliente a maggiori oscillazioni del proprio patrimonio.
Ovviamente i due stili possono essere efficacemente combinati tra loro…
CONCLUSIONI
Come noto la finanza non è semplice e non è una scienza esatta, gli scenari cambiano velocemente e bisogna essere sempre informati su tutte le opportunità e su tutti i rischi che si presentano.
Nella particolare situazione di mercati di oggi io penso che bisogna puntare ad avere un rendimento accettabile col minor grado di oscillazione del portafoglio.
La soluzione TOTAL RETURN persegue questi obiettivi e per questo è adatta (nel profilo CONSERVATIVO) anche agli investitori non particolarmente esperti o con un profilo di rischio molto basso. Bisogna però scegliere i gestori migliori che hanno dimostrato di saper portare a casa buoni rendimenti con bassa volatilità del portafoglio.
Per investitori più esperti si possono utilizzare soluzioni e mix diversi, in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere.