Come smettere di essere ossessionati dal futuro e viversi (finalmente) il presente

Come smettere di essere ossessionati dal futuro e viversi (finalmente) il presente

Come smettere di essere ossessionati dal futuro e viversi (finalmente) il presente

I maestri di spiritualità lo sostengono da sempre: il respiro e la fiducia sono la chiave per imparare a vivere il qui e ora ed essere felici

Negli ultimi anni si sono diffuse tantissimo le sedute di yoga e meditazione provenienti dalla tradizione orientale, il cui focus è il respiro per vivere il momento presente. Una tematica che invece nel mondo occidentale risulta piuttosto sconosciuta. Sarà perché la nostra cultura e le tradizioni sono molto diverse da quelle oltre oceano, sta di fatto che il tema della consapevolezza di sé sta diventando sempre più caldo e sentito anche in Europa e in Italia.

I maestri di spiritualità che insegnano lo yoga in tutte le sue forme e le pratiche meditative sostengono che incanalare il pensiero attraverso il respiro è davvero funzionale per allontanare le preoccupazioni future. Infatti anche uno studio della facoltà di Psicologia di Harvard ha dimostrato che spendiamo l'80-90% del nostro tempo a pensare al futuro. Un dato che nel 2010 risaliva al 50%, quindi aumentato quantitativamente. Concentrarsi sul futuro senza godersi l'attimo presente causa maggiore infelicità.

La pratica di consapevolezza stabilisce l'intenzione di spostare i nostri pensieri dal passato e dal futuro nel momento presente. Naturalmente, ci sono momenti in cui il pensiero rivolto al passato o al futuro può essere utile per aiutarci a imparare o pianificare. Riflettere sulle esperienze trascorse per vedere se c'è qualcosa da imparare e poi lasciare andare: questo può essere un esercizio molto prezioso, essenziale per una vita autocosciente. La maggior parte di noi, però, rimane poi bloccata in quel passato: i momenti, le sensazioni, i comportamenti di ieri influenzano quelli di oggi e così non ci evolviamo, ma non solo, così facendo trascuriamo il presente.

Lo stesso vale per il pensiero futuro. Certo, è importante guardare al domani, pianificare, fare progetti, prevenire. Ma spesso questo si trasforma in un'ossessione che ci rende infelici, non sereni, eternamente preoccupati e angosciati. Dobbiamo sempre ricordarci che non possiamo controllare tutto. Smettere di pianificare incessantemente ogni cosa, dalle vacanze estive ai progetti di vita, ci farà capire piuttosto quanto è importante il momento presente. Anche se non pianifichiamo costantemente tutto, non necessariamente le cose andranno per il verso sbagliato. Naturalmente qualcosa andrà storto. E qualcosa andrà giusto. Questa è la natura dell'essere umano e questa è la realtà, una realtà che abbiamo il dono di vivere in prima persona.

"Funzioniamo" in un mondo strano, noi "occidentali", come direbbero i seguaci del buddismo: creiamo strane fantasie nella nostra testa, immaginando cose che ci danno l'illusione di controllo. E impediamo a noi stessi di vivere il qui e ora. Quando le nostre menti sono piene della fantasia del futuro, mancano le attrattive, gli odori e i suoni del presente. Ci perdiamo tutto ciò che le relazioni che abbiamo ci stanno dando, per paura o desiderio che cambino. Perdiamo di vista le nostre vite, vite impegnate, incasinate, concentrate sull'andare avanti. Ma andiamo davvero avanti così?

Come concentrarsi sul momento presente e smettere di preoccuparsi del futuro

Secondo i guru orientali, famosi nel mondo per la loro spiritualità libera, le soluzioni sono due e molto semplici.

Respirare

Focus sul respiro, come si anticipava qui sopra. Mettere tutta l'attenzione sull'attività del respirare: inspirare ed espirare, sentire l'aria che entra nei polmoni e poi esce. Sentire che il nostro corpo è legato alla terra grazie alla forza di gravità, sentire che abbiamo delle gambe, dei piedi e delle mani. Muovere le dita e sentirle. Essere qui e ora, senza condizioni sociali, culturali, psicologiche, solo i nostri corpi e le nostre menti in quel preciso momento esistono.

Avere fiducia

Lasciare andare il nostro ossessivo desiderio di controllare il futuro incontrollabile può essere terrificante. Ma anche liberatorio. Crediamo che se smettiamo di cercare di pensare ad ogni possibile risultato, il mondo smetterà di girare? Oppure possiamo avere fiducia che il tempo trascorrerà per la natura dell'universo e tutto si svilupperà di conseguenza. Le nostre menti beneficerebbero di molta più produttività se facessimo quotidianamente degli esercizi di respirazione e di fiducia.

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