Come usciremo dall'impatto del #coronavirus? Idee e contributi di un architetto.
Viviamo in giorni molto difficili, in cui la quotidianità è stravolta, radicalmente cambiata da un'emergenza inedita.
A essere stravolta, però, non è solamente la vita di tutti i giorni. Non sono solo la paura del contagio e - purtroppo - i numerosi lutti ad essere le cifre di questo momento. Il Covid-19 sta impattando duramente sul sistema economico.
Come hanno evidenziato drammaticamente, nella giornata di ieri, le reazioni alle dichiarazioni di Christine Lagarde, ogni parola - in questo tempo - pesa: la presentazione di un piano ambizioso della BCE per la risposta a questa crisi è stata funestata da una espressione mal calcolata, dalla grave inadeguatezza della risposta ad una domanda.
Per questo motivo vorrei dare, almeno a parole, un contributo positivo. Non ho la pretesa che questa mia riflessione sia eretta a verità assoluta (non sono un economista, ho competenze limitate al mio ambito di imprenditorialità), ma vorrei che contribuisse ad un dibattito, che stimolasse persone con idee e competenze diverse a mettere in campo il loro sapere.
Cosa possiamo fare? Come può ciascuno di noi investire in questo tempo per dare un contributo al nostro Paese e al sistema Europa affinché, dopo questa tempesta perfetta, ci si rialzi? Magari più forti di prima, più uniti? La sfida deve essere raccolta da tutti e da ciascuno.
Proprio qui su LinkedIn ho letto un interessante articolo che parla dell'impatto del Covid-19 sull'infrastruttura di rete in Italia, con lo sviluppo dello Smart Working (il link è qui sopra, vi consiglio la lettura, soprattutto perché contiene riflessioni interessanti - e l'offerta di una importante occasione per chi vuole iniziare fin da subito a muoversi).
Le parole chiave? INNOVARE, FORMARE, IMPLEMENTARE.
INNOVARE, ovvero investire una maggiore percentuale delle risorse dello Stato in ricerca. spingendo sia sugli istituti di ricerca pubblici che sulle aziende innovative e sulle Startup, perché danno un contributo essenziale alla creazione e alla messa in circolo di nuove tecnologie e competenze. La Cina, nella battaglia al Coronavirus, sta utilizzando estensivamente l'Intelligenza Artificiale (vd. link sopra): questo fatto da la misura di quanto le tecnologie informatiche possano essere determinanti in svariati ambiti per ottimizzare e potenziare processi e produzioni. Nel mio campo riscontro continuamente come i grandi database accessibili tramite internet (Big Data), stiano consentendo efficientamenti energetici degli edifici che fino a qualche tempo fa erano impensabili. Un esempio alla portata di tutti? I nuovi termostati intelligenti come Nest, Netatmo o Tado°: attraverso la costante connessione internet questi termostati migliorano le prestazioni dell'impianto (e fanno risparmiare in bolletta) studiando, comparando ed ottimizzando il funzionamento dell'impianto in base alle caratteristiche dell'involucro e alle abitudini di vita degli abitanti della casa. Ad oggi Intelligenza Artificiale e Big Data sono utilizzati estensivamente nel direzionamento delle azioni di marketing - soprattutto online; immaginate quale grande potenziale avrebbero se applicati a tutti i processi produttivi?
FORMARE la nostra classe dirigente affinché padroneggi senza tentennamenti tutti gli strumenti digitali di collaborazione e di organizzazione del lavoro oggi disponibili. Parole come smart working, lavoro per obiettivi, network collaborativi devono entrare a far parte del lessico imprenditoriale ed aziendale. Faccio qui un esempio: un paio d'anni fa mi è stato chiesto, in qualità di progettista, di lavorare ad un possibile layout per i nuovi uffici di una realtà italiana di consulenza aziendale nel campo dell'Information Technology. Nell'incontrare la dirigenza di quell'azienda e nell'ascoltare la descrizione della loro organizzazione aziendale è emerso come il 60% circa dei lavoratori non necessitasse di un ufficio, ma di postazioni di lavoro flessibili, perché lavoravano per la gran parte del tempo fuori sede. Il mio progetto ha dovuto pensare e strutturare le varie aree di lavoro in accordo a questa peculiarità. Ecco, questo tipo di riflessione dovrebbe essere condotta da ogni struttura manageriale. In un'intervista ascoltata in radio agli albori della crisi che stiamo vivendo si parlava delle esperienze Italiane di smart working: ecco, si stima un aumento della produttività tra il 15% e il 20% delle aziende che lo applicano correttamente. Per non parlare delle esternalità positive che tale processo avrebbe: meno automobili, quindi meno inquinamento; meno stress da parte dei lavoratori per raggiungere le sedi di lavoro; meno tempo perso in spostamenti e quindi più tempo per la famiglia, le amicizie, le attività non lavorative: tutti questi aspetti formano un patrimonio essenziale per l'integrità di ogni persona ed una forza lavoro integra e soddisfatta è più produttiva.
IMPLEMENTARE le innovazioni in ogni area, sia pubblica che privata. In questo, nei prossimi anni, dovranno essere messe in rete tutte le competenze disponibili per assistere ed accompagnare imprese ed istituzioni in questo passaggio. Da qualche tempo seguo una realtà, Twig (https://twig.agency/), che si occupa proprio di strategia digitale e di digital transformation. I case history che di frequente leggo sui loro canali sono la migliore testimonianza di quanto questo processo di trasformazione digitale sia determinante. Fino a ieri questo processo era utile a dare un vantaggio competitivo alle aziende che lo intraprendevano; oggi è un passaggio vitale per consentire la sopravvivenza del sistema economico nazionale ed europeo.
Nel mio piccolo lancio un appello: che si effettui una mappatura di tutte le migliori realtà di trasformazione e strategia digitale in Italia, le si metta in rete e le si finanzi, affinché possano integrare competenze da rilasciare poi sul mercato. Io credo che, usciti da questa emergenza, sarà vitale che a questa trasformazione - già in grave ritardo nel nostro Paese - sia impressa un'accelerazione estrema.
Per riassumere, investimenti: in INNOVAZIONE - per l'ottimizzazione e il potenziamento di tutti i processi; in FORMAZIONE della nostra classe dirigente a tutti i livelli - per spingere un radicale cambio nell'odierna cultura del lavoro; nella IMPLEMENTAZIONE della Digital Transformation - per fornire strumenti concreti per l'aumento della competitività ad ogni realtà pubblica e privata.
Questi, secondo me, gli strumenti per affrontare le sfide che questa crisi ci presenterà.
Cosa ne pensate?
Analizzo i bisogni di efficientamento energetico dei miei clienti e studio il contesto normativo per proporre le migliori soluzioni possibili.
4 anniUn dettaglio - che non è un dettaglio - che non ho inserito nell'articolo. La trasformazione digitale e l'innovazione tecnologica delle nostre imprese sarà qui molto più efficace, perché sorretta da un grande vantaggio competitivo, questo tutto italiano: la nostra creatività, le nostre idee. Quelle saranno il motore più importante della nostra ripresa.
Marketing e Design dei processi | Business Development @ Twig - Design for complexity | Docente @ Polimi e Politecnico | 💘 Excel Lover
4 anniGrazie Marco per il bellissimo articolo e le bellissime parole che hai riservato per Twig.
interessantissimo!! Grande Marco!