Comunicare o non comunicare, questo è il problema
Il mondo di oggi viaggia ad una velocità tale che è impossibile stargli dietro e contemporaneamente riflettere su quello che sta accadendo intorno a noi. Allo stesso modo anche la comunicazione ha sviluppato nuove forme, nuovi modelli, nuove direzioni.
La comunicazione è la base della vita sociale, che si tratti di ordinare un caffè, di chiedere aiuto ad una commessa per la scelta di un vestito o di fare pubblicità ai propri prodotti.
Diceva Paul Watzlawick che il primo assioma della comunicazione è "Non si può non comunicare" e quindi che tu lo voglia o no, anche se stai in silenzio, stai comunicando che non vuoi comunicare! Quindi, visto che non puoi non comunicare, meglio scegliere cosa, come, quando e soprattutto perché comunicare qualcosa.
Nell'era digitale la comunicazione efficace sui social è uno dei presupposti per un business di successo. Non è più sufficiente la mera pubblicità o l'attuare vecchie strategie di vendita; serve entrare in comunicazione diretta con il tuo pubblico, individuo per individuo, delineando una comunicazione sartoriale e partendo da una concezione push-pull, bidirezionale, in cui non soltanto proponi il tuo prodotto, ma sei anche pronto e ricettivo a ricevere feedback dai tuoi consumatori nell'ottica di migliorare il prodotto o il servizio stessi, senza prescindere dalla componente emozionale, che porta all'effettivo acquisto. Comunicazione efficace e marketing emozionale. Il resto possiamo lasciarlo al secolo scorso!
Se quindici anni fa mangiavi male in un ristorante, a chi potevi dirlo? Sicuramente ai tuoi familiari, magari anche agli amici, ma il tuo spazio d’azione si fermava lì. Ora con i portali web, come TripAdvisor ad esempio, è possibile dare e ricevere un contributo informativo più ampio alle persone che ne fanno uso.
Il punto focale è che non si deve pensare che sia ancora sufficiente conquistare il proprio target una volta e poi buttarlo lì, come un insieme di numeri, come una rete nella quale i pesci pescati hanno solo una funzione quantitativa, anche perché il processo di comunicazione parte proprio dall'instaurare ed alimentare la relazione con loro.
Per instaurare una buona relazione devi saper comunicare con i tuoi clienti, non solo nel senso di offrire loro un prodotto, ma anche di saper venire incontro alle loro richieste, alle loro idee, alle loro critiche: in pratica il punto di partenza è l'ascolto. Solo in questo modo si può creare un rapporto reciproco di crescita e miglioramento, partendo dalla comprensione dell'altro.
Se vuoi portare avanti il tuo business, devi saper fare del tuo target un organismo vivente che si riproduce e che si autoalimenta. E per farlo, entrambi i livelli di comunicazione devono essere ottimali: solo così sarà possibile una comunicazione efficace.
Ma ricordati sempre che per ottenere un risultato, nella comunicazione devi avere un obiettivo chiaro da raggiungere che contenga al suo interno non solo il tuo interesse, ma anche l'interesse di chi dovrebbe "comprarlo" e poi un pubblico pronto ad ascoltarti e a relazionarsi con te.
La comunicazione non è solo la caratteristica peculiare di ogni società, ne è il presupposto ed è un presupposto ineliminabile.
I social network sono a tutti gli effetti amplificatori di relazione; è qui che oltre 29 milioni di italiani si incontrano più volte al giorno per parlare, discutere, comunicare ed è qui che oggi puoi trovare un nuovo pubblico disposto ad ascoltarti, a patto che tu riesca a raggiungere il maggior numero di persone e ad essere per loro rilevante.
Comunicare o non comunicare? A te la scelta!
Consulente manageriale e di supporto alle organizzazioni, coach, trainer competenze gestionali e comportamentali
8 anniCome hai giustamente detto, non c'e' scelta. Comunicazione e' comunque. Sono allineatissima con I tuoi ragionamenti, aggiungo una riflessione: per I meno "digitali" ( per eta', per tipologia di Lavoro Ecc ) e' faticoso stare dietro a un mondo che cambia cosi' rapidamente i suoi paradigmi comunicativi. E' una corsa costante contro il tempo... Ma vale la pena buttarsi!