Comunicazione e urbanistica: a lezione da Kevin Lynch
da Play Time di Jacques Tati 1967

Comunicazione e urbanistica: a lezione da Kevin Lynch

Leggibilità, significato, identità, figurabilità, struttura. Non sono queste le caratteristiche di una buona comunicazione? Sì. E sono anche le qualità di una città in cui le persone amano vivere.

La comunicazione è un ambito privo di margini definiti, praticamente confina con tutto. E così è facile incontrare esperienze, teorie punti di vista di settori diversi che possono contribuire a fare nuovi pensieri sulla comunicazione.

Kevin Lynch è l’urbanista americano che negli anni ‘Sessanta ha studiato i modi attraverso cui le persone si orientano nelle città. Il suo libro più famoso è L'immagine della città, pubblicato nel 1960, dopo cinque anni di ricerca su tre città statunitensi (Boston, Jersey City, e Los Angeles). Il libro non tratta la forma urbana in sé, bensì i modi attraverso cui lo spazio urbano viene percepito, fruito e vissuto dagli abitanti o dai visitatori. Lynch valuta la qualità di uno spazio urbano basandosi sull’esperienza che i singoli individui (o gruppi di individui) fanno dei diversi luoghi e sulle mappe mentali individuali a cui danno vita. 

Per valutare la qualità di esperienza proposta da uno spazio urbano, Lynch individua cinque caratteristiche: leggibilità, significato, identità, figurabilità, struttura.

A ben vedere, queste stesse categorie possono essere indicatori molto utili anche per valutare la comunicazione aziendale nel suo insieme o nelle sue singole parti. E questo non è strano, perché, come una città, anche la comunicazione è un sistema complesso e in continua evoluzione, che si interfaccia con gruppi di utenti diversi.

  • Leggibilità. Un impianto urbano leggibile facilita l’orientamento, presenta caratteri funzionali e morfologici comprensibili e identificabili, agevola il controllo fisico da parte degli abitanti. La leggibilità si esprime attraverso la chiarezza del disegno della rete degli spazi pubblici, di strade, piazze e giardini. — Nello stesso modo, una comunicazione ben fatta è comprensibile, chiara. Fa sentire chi legge ben orientato, in controllo. 
  • Significato. Riconoscere a un luogo un significato permette di sviluppare senso di appartenenza. E crea una relazione affettiva tra persone e luoghi. Perché questo accada ci devono essere elementi simbolici, riferimenti alla vita comunitaria, punti dove sia possibile costruire rapporti sociali. — Anche la comunicazione può avere più o meno significato. Dipende da quanto riesce a entrare in contatto coi destinatari, collegandosi ai loro valori e interessi.
  • Identità. È legata all’insieme dei fattori locali che rendono un luogo diverso da tutti gli altri. Dipende da come le qualità sociali, ambientali, paesaggistiche e storico-culturali presenti vengono assimilate e valorizzate. Dando luogo a una proposta specifica e non confondibile con altre. — Per le aziende non è facile creare una comunicazione identitaria forte e ben delineata. Ci vuole la capacità di abbandonare il conformismo e la voglia di sembrare "belli" per dare invece spazio a un certo livello di trasparenza, mostrando soprattutto le differenze di cui si è portatori.
  • Figurabilità (imageability in inglese). È la qualità che conferisce a un contesto urbano la capacità di evocare un’immagine forte. Una città figurabile sollecita l’attenzione di chi la abita o la visita e interagisce con la sfera emozionale: i luoghi suscitano emozioni, risvegliano memorie, creano relazioni affettive. — Parlando di comunicazione, questa è forse la caratteristica più difficile da ottenere: la creazione di un’immagine forte e persistente nella mente del destinatario è quello che tutti vogliono e che pochi ottengono. 
  • Struttura. Un ambiente che possiede una struttura formale forte è un ambiente in cui si distinguono centralità, assi portanti, componenti diverse. Una buona struttura evidenzia le gerarchie e suggerisce i percorsi per passare da una parte all’altra. — Una comunicazione ben strutturata richiede metodo e pazienza. Ma la struttura - come la leggibilità - è un obiettivo raggiungibile.

Alla fine, ogni cittadino immagina la città secondo una propria logica, determinata dalla storia personale, dagli interessi, dalle necessità. Compito della progettazione urbana è quello di ideare un ambiente piacevole e riconosciuto come tale da più persone. 

Nello stesso modo, ogni azienda si trova di fronte gruppi di utenti diversi: clienti, potenziali clienti, pubblici interni… Pensare i destinatari della comunicazione di un’azienda come cittadini o turisti che fanno esperienza di una città, può essere un buon modo per produrre contenuti consapevoli e utili.

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