COMUNICAZIONE PARLATA
A COSA DOBBIAMO PRESTARE ATTENZIONE?
È scontato, saper parlare per comunicare con gli altri è importante, oltre che necessario ed essenziale. Ognuno di noi ambisce ad essere ascoltato, riconosciuto e percepito come una persona capace e credibile in ogni occasione.
Quante volte è accaduto di doverci far ripetere una frase da qualcuno? E non è mai capitato di non percepire il messaggio che un manager voleva comunicarci in un intervento aziendale? E di addormentarci ad un corso di formazione, dove il formatore aveva un eloquio “monocorde”?
E invece, quante volte ci siamo domandati come alcune persone riescano a comunicare così chiaramente i propri argomenti? Come fanno ad essere così incisivi, così autorevoli e convincenti? Hanno un dono innato?
Molte volte sì, esistono persone predisposte naturalmente a tutto questo, ma nella maggioranza dei casi, è molto probabile che queste persone abbiano studiato e si siano preparate scrupolosamente per diventare così “interessanti”.
La buona notizia è che può farlo chiunque!
Bisognerebbe iniziare a considerare il fatto che, migliorando la nostra voce e le modalità con le quali ci rapportiamo agli altri, miglioriamo di conseguenza la nostra comunicazione e risultiamo più efficaci.
Non basta sapere cosa dobbiamo dire, o sapere di avere dentro di noi delle buone intenzioni mentre comunichiamo, dobbiamo soprattutto essere capaci di comunicare. Credendoci sinceramente.
La voce è un elemento fondamentale per la comunicazione, eppure, nella maggior parte dei casi, non la prendiamo in considerazione e/o non ce ne prendiamo cura. Il perché penso risieda nel fatto che la si dia per scontata. Lei c’è, punto. E invece no! Lei c’è, virgola, quindi dobbiamo migliorarla e prendercene cura, proprio perché c’è ed è fondamentale.
Quando vogliamo correre una maratona o arrivare in cima a un monte, dobbiamo allenarci. Concetto scontato, vero? Quindi, se vogliamo diventare comunicatori efficaci, dobbiamo allenare anche loro: la VOCE e le MODALITÀ DI COMUNICAZIONE.
La voce e le modalità con cui comunichiamo, rivelano ogni nostra caratteristica, dipendono da come le usiamo e, se vogliamo, possiamo migliorarle. È solo una questione di metodo, di allenamento. È una questione di abitudine.
Le abitudini sono quelle azioni che facciamo ogni giorno, quelle alle quali quasi non sappiamo dire di no, come lavarci, fermarci al bar per fare colazione al mattino, leggere il nostro quotidiano preferito, fare sport, ascoltare le notizie alla radio o guardare la nostra serie televisiva preferita. Le facciamo perché sono cose che riteniamo giuste, che ci fanno stare bene e, più le facciamo, più ci viene naturale ripeterle.
E come migliorarle in maniera semplice e veloce?
Partiamo dalla Voce. Uno dei metodi più semplici ed efficaci per capire come risuona la nostra voce negli altri, è chiedendo un feedback diretto proprio ai nostri interlocutori, domandando loro quali siano le caratteristiche piacevoli e, di conseguenza, cosa potremmo migliorare di essa per risultare più piacevoli ai loro orecchi. Spesso, grazie a queste semplicissime ma potentissime domande, si scoprono importantissimi dettagli su come veniamo percepiti dagli altri e, nella maggior parte dei casi, rimarremo sbalorditi dalle differenze tra il nostro percepito e quello degli altri...
Le Modalità di Comunicazione invece, sono quelle che possiamo definire come i nostri "modi di fare", quelle che, insieme alla voce, racchiudono tutto il mondo della comunicazione paraverbale e non verbale.
Possiamo quindi concentrare la nostra attenzione su questi aspetti: si dividono in due macro aree, POSITIVE e NEGATIVE.
Le modalità negative, ovviamente da evitare, ci mettono nella condizione di essere percepiti come persone poco credibili, con poco stile e che, spesso, ci fanno perdere la stima di chi ci ascolta.
Sono classificate come: Rabbia, Apatica e Autoritaria.
Tutti noi conosciamo persone di questo tipo, che utilizzano queste modalità e, la domanda più utile da porci in questo caso, è: “Sono sicuro che anche io non utilizzi una di queste modalità quando comunico?”.
Di queste modalità e delle implicazioni negative che si generano durante la nostra comunicazione, parlerò in un articolo futuro, per ora decidiamo di soffermarci su quelle positive.
Le modalità positive, al contrario di quelle negative, sono quelle con cui riusciamo ad entrare in connessione con le persone, quelle che creano empatia e ci rendono agli occhi degli altri persone piacevoli, competenti e rispettabili.
Sono classificate in:
- SIMPATICA (che solitamente si utilizza per creare un contatto con i nostri interlocutori).
- CALMA (che è la modalità più importante, quella con la quale entriamo in empatia e con la quale passiamo i nostri concetti/idee agli altri).
- AUTOREVOLE (quella con la quale dimostriamo tutte le nostre competenze e che ci regala la possibilità di differenziarci dalle persone autoritarie).
- PASSIONALE (quella con la quale possiamo entrare nel cuore di chiunque, facendo capire quanto amore proviamo per i nostri pensieri, idee, prodotti o servizi).
- ALLEGGERIMENTO (la modalità con cui possiamo interagire col prossimo per “alleggerire” argomenti altrimenti dolorosi o spinosi).
Nelle prossime settimane toccheremo punto per punto, verticalizzando ogni singola modalità, in modo che ognuno di noi possa decidere di allenarle al meglio, per migliorare sempre di più la nostra efficacia comunicativa verso gli altri e, perché no, anche verso noi stessi.
Migliorando voce e Modalità di Comunicazione, otterremo sicuramente un aumento di credibilità e autenticità nei confronti dei nostri interlocutori. Acquisiremo inoltre più sicurezza personale, che influenzerà e aumenterà di molto anche la nostra autostima.
E ancora...
Creando in maniera naturale un clima disteso, diventeremo di conseguenza dei generatori di ottimismo. E più saremo sinceramente interessati agli altri, più faremo breccia nei cuori delle persone che entreranno in contatto con noi.
Buona comunicazione a tutti!