Content Marketing: il mal di testa dei responsabili Marketing.
La tecnologia digitale e i motori di ricerca cambiano in continuazione.
Così come le strategie di responsabili #marketing per creare una relazione on line con i clienti.
Il rischio è di non essere sempre aggiornati nei progressi del #contentmarketing facendo perdere terreno al brand.
L'essere sempre all'avanguardia è uno sforzo che richiede attenzione continua, a volte con la sensazione di non essere mai veramente aggiornati.
Il #marketingmanager deve continuamente fare uno sforzo mentale per ricercare, aggiornarsi, verificare, testare le nuove tecniche e calmare i colleghi che esigono risultati immediati.
Nel retailing la digitalizzazione è più lenta che in altri settori.
Nel 34% dei casi il responsabile marketing trova resistenze interne e nel 33% un risposta organizzativa lenta. I marketer hanno altre gatte da pelare come il #multichanneling, la crisi degli shopping center piccoli e medi, la vendita assistita, le campagne promozionali. Per non citare il far digerire i pagamenti digitali per chi è abituato al cassetto!
Ma la #personalizzazione/CRM del rapporto con i clienti è una richiesta che proviene da quest'ultimi.
Nella maggioranza delle PMI e attività piccole questa attività viene delegata all'esterno ad agenzie specializzate.
Definizione di Content Marketing
Secondo il Content marketing Institute , la definizione di content marketing più appropriata è la seguente:
"Il Content marketing è un approccio strategico focalizzato nel creare e distribuire contenuti rilevanti, di valore, e coerenti per attirare e trattenere un pubblico specifico, e in ultimo, provocare un'azione d'acquisto proficua da parte del cliente.”
Gli ultimi dati indicano che l' 89% dei marketer B2B e l'86% dei B2C usano tecniche di content marketing per aumentare i lead per sostenere il proprio brand.
Video, Video, Video
Ora mai è verificato che i #video oggi sono lo strumento più efficace per attirare l'attenzione e l'interesse dei clienti. Ma c'è chi insiste nel postare solo fotografie dei prodotti.
Circa il 45/50% dei responsabili marketing ha pianificato di aggiungere video su You tube e altri canali.
Per le piccole attività non sempre serve un'agenzia specializzata.
Per un clip professionale non servono sofisticate apparecchiature. Basta un buon smartphone, un tripode e un account sul social media prescelto.
Ci sono software come #Magisto che possono essere utili per editare video in poco tempo su piattaforme di social media.
Il coinvolgimento dell'audience su un video è maggiore del 178% rispetto a quello generato da un post ed è doppio il numero di interessati raggiunti.
Per i marketer che vogliono iniziare questa strategia, è opportuno iniziare con video dal contenuto educativo sul prodotto o servizio, mettendo in evidenza sia i vantaggi per il cliente, sia le performance del prodotto/servizio.
Il video deve spiegare perché al cliente serve il tuo prodotto/servizio. In seguito ci si cimenterà in contenuti più di intrattenimento ed emozionali.
Non bisogna dipendere sempre e comunque da terze parti per diffondere i propri video, anche perché le recenti vicissitudini dei social media quali Facebook, hanno portato un momentaneo disincanto verso questi mezzi.
Anche se non esiste un'alternativa a FB e, a parte qualche nome che per motivi etici non fa più pubblicità sul social di #Zuckerberg, molte attività continuano a esservi presente perché funziona.
Costruire il proprio #Database
Molto meglio, comunque, impegnarsi anche per costruire una relazione diretta con la propria audience, utilizzando e-mail, news letter, siti riservati ai supporter ed eventi.
L'e-mail marketing vale per qualsiasi brand, gli altri strumenti per nicchie di mercato.
Stumenti per fare tutto in casa
#DRIP è uno strumento utile per azioni di remarketing visuali e per tenere i clienti coinvolti affinché compiano un atto di acquisto.
In quest'ottica è vitale accrescere costantemente la propria mailing list.
Per ottenere una mail dal prospect o potenziale cliente è fondamentale regalargli “valore”.
Come? Scaricando, ad esempio, un #e-book, un video, un articolo, una ricerca in cambio dell'indirizzo di posta elettronica.
Se il numero di mail diminuisce o non cresce occorrerà rivedere il target a cui ci si rivolge.
Questa della definizione precisa del target è una delle fasi di marketing più importanti, qualsiasi mezzo si usi: blog post o video.
Per ottenere l'interesse dell'audience il responsabile marketing deve concentrasi su contenuti che interessino il cliente, non tanto sull'ultima fiera fatta, l'ultimo premio vinto, o altri argomenti autoreferenziali.
Occorre creare contenuti che i clienti vogliono leggere, guardare e ascoltare. I clienti vogliono essere coinvolti.
Una media attività, azienda o studio professionale, non ha i mezzi per creare set cinematografici per creare contenuti. Cosa che i big player possono permettersi.
Post sponsorizzati, email brandizzate e annunci tradizionali non sono più così efficaci come sino a pochi anni fa.
Per fortuna ci sono strumenti e app che permettono di creare contenuti ottimi, che sembrano realizzati da veri professionisti.
#Skitch per articoli ed e-book da scaricare in cambio della mail del cliente.
#Snappa che permette di creare immagini velocemente e in modo facile.
#Promo di Slidely utile alle pmi e piccole attività per creare slideshow video con colonna musicale.
Si inizia dalle cose più semplici e senza l'ossessione di vedere immediatamente risultati di vendita.
La giusta #mentalità
La giusta mentalità è creare qualcosa di utile e coinvolgente per il target. “Cosa posso fare per attirare interesse e spingere, poi, all'azione?”
Soprattutto i nuovi brand, per posizionarsi nel mercato e distinguersi dalla concorrenza devono usare i mezzi più efficaci.
Evitando la dipendenza dai social media, devono costruirsi il proprio database di mail e creare video che coinvolgano.
Il processo è a fasi successive.
Ricordando la regola doro:” Come può essere utile il mio contenuto per il mio pubblico?”.
Il professionista di marketing si trova così a dover acquisire competenze di analisi dei dati, di creazione di contenuti, di mezzi di comunicazione digitali, di linguaggi specifici per target diversi.
Deve decidere quanto spendere on line e dove.
Capire quali social funzionano per i diversi target di clientela
Assumere rischi e verificare con test le proprie assumption
Analizzare i concorrenti e differenziarsi nella comunicazione on line per farsi notare
Far condividere una strategia digitale di medio periodo, ovvero passare anche ai #pagamentidigitali
Lavorare in team con le altre funzioni, sempre che siano davvero disponibili nei fatti.
In sintesi, il responsabile marketing deve avere le qualità per innestare il #DNA della crescita nel business.