Contro la violenza di genere: in piedi signori!
Parlare di violenza di genere significa riferirsi a un fenomeno cruento, sia sul piano fisico che simbolico e sono varie le conseguenze di un abuso sia sul piano fisico che psicologico. Si tratta di conseguenze che durano nel tempo e che sono resistenti al tempo, si verificano anche nella vecchiaia.
La sezione italiana di Feminin Pluriel, associazione nata in Francia che ha l'obiettivo di sviluppare il ruolo delle donne nella società odierna, vuole aprire uno squarcio sul tema della violenza di genere e organizza "In piedi signori", gala di beneficienza contro la violenza di genere che si terrà il 26 ottobre alle 19 presso l’hotel Palazzo Parigi di Milano.
Secondo la Convenzione di Istanbul del 2011 la violenza nei confronti delle donne si riferisce a ogni atto di discriminazione, compresa la minaccia dell’atto, basato sul genere e in grado di provocare danni psicologici, sessuali, fisici, economici alla donna. Parlare di violenza significa riferirsi altresì a un evento lesivo dai confini incerti, come accade nello stupro coniugale, dove la violenza è giuridicamente praticamente indimostrabile, spesso con la donna stessa inconsapevole della portata aggressiva e abusante del gesto dell’aggressore.
Penso che ci siano una serie di stereotipi veicolati dai mass media, in grado di incoraggiare e giustificare la violenza di genere e la cui conoscenza è necessaria per avviare una riflessione culturale ad ampio respiro sul ruolo della donna nella società e sul rispetto dei diritti umani. A mio parere la scuola può fare molto contro la violenza di genere e la grande sfida dei sistemi educativi è proprio questa secondo me: tenere insieme le competenze emotive con quelle cognitive. Cosa sono le competenze se non la capacità di usare consapevolmente e efficacemente le conoscenze e le attitudini in rapporto ai contesti? Se la scuola non ha gli strumenti per sostenere un'adeguata maturazione affettiva e relazionale come può insegnare i diritti e i doveri? Come può contribuire a insegnare ai ragazzi a stare al mondo come cittadini?
Quasi tutti i paesi europei hanno predisposto in campo educativo e scolastico strumenti di sensibilizzazione, di educazione all'affettività e di lotta agli stereotipi. In Italia si affida questo compito all' iniziativa di singoli dirigenti scolastici o docenti che, nell'ambito dell'autonomia concessa a ogni scuola, decidono, con il consenso delle famiglie, di avviare dei percorsi specifici.
Di questo e altro parleremo a In piedi signori! ma, sopratutto, cari signori e care signore dateci una mano a sconfiggere la violenza di genere.
Per informazioni e sottoscrizioni scriveteci femininplurielitalia@gmail.com
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6 anniQUANDO SI PARLA DI VIOLENZA DI GENERE C'È SEMPRE UN GRANDE ASSENTE: Iniziativa lodevole, peccato che sia diffusa da una donna e che sia stata scelta un'immagine di donne... quando il tema mi sembra da rivolgere prima di tutto a noi uomini! Cercate la parola UOMO nell'articolo, non la troverete... è un po' come "cancro" che viene sempre parafrasato in "un brutto male"... o "Voldemort" che diventa "chi sai tu": cari uomini, il tema della violenza di genere è un nostro tema, dobbiamo occuparcene noi in prima battuta!