CORREGGERE GLI ERRORI
Lavorando coi genitori, insegnanti e persone che si occupano di bambini o adolescenti, capita spesso che si lamentino con espressioni del tipo:
"non sta mai fermo, non capisce nulla, gliel'ho detto già mille volte!"
Ti capisco, caro adulto! Non è sempre semplice e lineare.
Ma i ragazzi hanno bisogno di sapere come si fa.
La punizione, la messa alla gogna, la correzione con la penna rossa, non sempre aiutano.
Potrebbe invece suscitare esattamente il contrario, peggiorando la situazione.
Quando nostro figlio commette qualche pasticcio, la cosa migliore è imparare a dargli il feedback educativo (te ne parlo in un prossimo articolo), facendogli vedere il modo giusto, seguendolo mentre lo fa, dicendo dove può migliorare, valorizzando i successi.
O chiedergli anche: "era questo che volevi?" Perchè molte volte non hanno idea delle implicazioni delle loro azioni, e questo vale anche per molti adulti, ahimè!
Scorrendo in rete trovo questo bellissimo passaggio che voglio condividere.
Mia madre faceva la maestra.
Non usava la penna rossa per evidenziare gli errori, li sottolineava invece con un pastello verde chiaro, come le prime timide foglie di primavera. Le chiesi perché quel colore, invece del rosso che usavano tutte le altre maestre.
Mi rispose senza alzare la testa da quei fogli :
- È che nelle cose degli altri devi entrarci in punta di piedi,
specialmente quando hai il compito di correggerne gli errori.
Il rosso è un’accusa alla quale non si può replicare. Dice “Tu hai sbagliato!” con il dito puntato contro. Il verde è gentile, come una piantina che cresce e per farlo ha bisogno di sostegno. Il verde non demolisce, sostiene."
È vero, è "in punta di piedi"che dovremmo correggere gli errori, i nostri compresi.
M. Maggio
Ritoccatore digitale - Retoucher
5 anniChe delicatezza questa maestra! Effettivamente non ci ho mai pensato… Il rosso ricorda un errore quasi “insanabile” quindi un’accusa “Tu hai sbagliato!” La segnalazione in verde è più gentile, delicata.. è un “Ehi tesoro, fai attenzione, qui c’è un errore”. “É in punta di piedi che dovremmo correggere gli errori!” Che bella immagine! La dovremmo tenere a mente, non solo quando si parla di figli! Ottimo spunto, grazie Carla 😉