"Cosi' mia figlia autistica ha imparato in classe ad aprirsi al mondo"

Fonte: La Repubblica del 12 dicembre.



L'accoglienza a scuola di mia figlia Emma con sindrome autistica non è mai stata messa in discussione, ma per la sua patologia il rapporto uno a uno è

stato fondamentale, soprattutto nei primi anni, quando le competenze e le autonomie erano davvero limitate e tutto era ulteriormente complicato dalla sua

impossibilità di comunicare. Grazie all'insegnante di sostegno e all'educatore (fondamentali!), Emma ha acquisito competenze e autonomie e ha imparato

ad interagire con i compagni. La prima volta che ho visto la mia bambina "confondersi" in mezzo agli altri è stato a un saggio di pattinaggio. Da allora

ho la certezza che Emma sia felice ogni volta che riesce a condividere un'esperienza con i suoi compagni. Da piccola era indifferente all'approvazione

altrui, oggi per molte cose cerca il consenso delle persone che le stanno accanto.

Purtroppo difficilmente prende iniziative, a parte per la pittura: la sua passione. Ma la preoccupazione è il futuro: per questo stiamo cercando di renderla

il più possibile autonoma.

Una mamma Labella testimonianza di questa mamma mette a fuoco il tema scuola e disabilità. Per una persona disabile affetta da autismo sono davvero importanti

le figure degli insegnanti di sostegno e dell'educatore. Spesso i bambini affetti da autismo soffrono anche di gravi ritardi mentali, per cui l'affiancamento

di figure di questo tipo può aiutarli ad acquisire competenze utili per la loro vita quotidiana. Per esempio, se un ragazzo autistico lancia oggetti oppure

è violento verso i compagni, sarà importante lavorare su questi aspetti. In questo modo potrà stare in mezzo ad altre persone senza far loro del male o

spaventarli. Credo sia più importante per un ragazzo autistico con problemi mentali gravi imparare a stare con gli altri, piuttosto che imparare a memoria,

come un pappagallo, i nomi dei sette re di Roma. Insomma bisogna pensare a degli obiettivi adeguati alla disabilità in questione. Io, avendo solo una patologia

di tipo motorio, ho sempre svolto il programma del la classe, magari con tempi più lunghi perché, non potendo scrivere e dovendo dettare, necessitavo di

più tempo.

Se uno studente può svolgere il programma degli altri è giusto pretendere che lo faccia, altrimenti è meglio che svolga un programma personalizzato. Educatore

e docente di sostegno sono importanti anche per facilitare l'interazione con i compagni di classe e per spiegare alla classe che cosa comporti la patologia

del proprio compagno. Un aspetto molto importante e molto bello che sottolinea la mamma di Emma è che prima sua figlia era indifferente all'approvazione

da parte degli altri, invece adesso cerca spesso questo riscontro.

Cercare l'approvazione degli altri per bambini autistici è molto importante perché significa che hanno imparato a dare valore alla relazione, hanno capito

quanto anche quello che pensano gli altri sia importante. Farli arrivare ad avere questa consapevolezza è un grande successo. Questi bambini hanno molte

abilità, ma la difficoltà è riuscire ad individuarle e in questo la scuola può aiutarli.

Purtroppo oggi gli insegnanti di sostegno specializzati sono pochi rispetto alla richiesta, per questo vengono scelti insegnanti che sono in graduatoria

per altre materie, a cui vengono affidati casi gravi che non sanno proprio come gestire.

Spero che in futuro si cerchi di specializzare più insegnanti di sostegno, perché il loro ruolo è davvero importante. Un ultimo pensiero: quando noi disabili

riusciamo a svolgere un'attività insieme ai nostri coetanei, è una grande soddisfazione sia per noi che per i nostri genitori, perché non restiamo chiusi

ed isolati nella nostra malattia ed è quindi un momento di vera integrazione.

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