Crollo di Pianello
Ogni tanto i grandi eventi capitano anche nei luoghi di maggiore interesse come a monte delle piste ciclabili. Si pensa sempre che gli eventi casuali siano limitati a massi isolati, invece...
Una massa di roccia del volume di circa 40000 mc si è staccata improvvisamente. Il piano di scivolamento è una superficie ondulata, molto penetrativa, a franapoggio, con circolazione idrica abbondante, anche se occasionale. Il distacco è avvenuto in corrispondenza di un arco roccioso esistente che si è notevolmente ampliato. Alcuni dei massi al piede hanno volumi di alcune centinaia di metri cubi. Pista ciclabile scomparsa per circa 70-80 m. Evento grandioso e improvviso, nei confronti del quale le normali protezioni nulla potrebbero. Un'indagine geologico-geomeccanica avrebbe potuto almeno prevederlo? Non nelle sue dimensioni probabilmente, anche perchè siamo portati a non considerare mai eventi di queste proporzioni, pensando che siano potuti avvenire solo in un antico passato o in alta montagna fuori dalle normali vie di comunicazione. Nell'attività professionale comune siamo portati a pensare i distacchi riguardino solo massi isolati, o lo speriamo perchè soldi per intervenire adeguatamente spesso non ce ne sono. Questo evento insegna soprattutto che gli studi sulla stabilità non devono essere approssimativi o di visioni limitate, anche se mai veramente completi (siamo piccoli di fronte alle incognite della natura, ma ci dobbiamo provare).
Caso di Pianello del 09/04/2018